David Bowie, in un cofanetto l'ultima parte di carriera
Il cofanetto "I Can't Give Everything Away (2002-2016)". racchiuderà gli ultimi album e lavori di Davi Bowie fino a Blackstar
Anche la parte finale della carriera di David Bowie sarà protagonista di un cofanetto intitolato "I Can't Give Everything Away (2002-2016)".
Oltre agli ultimi album di Bowie, incluso l'addio con "Blackstar", il box set conterrà al suo interno numerose tracce inedite, rarità e registrazioni dal vivo.
"I Can't Give Everything Away (2002-2016)" è il sesto cofanetto della serie che copre tutta la carriera del grande artista britannico cominciata nel 2015 con "Five Years".
L'anno prossimo, il Victoria and Albert Museum di Londra ospiterà l'archivio di David Bowie nel David Bowie Centre dell'East Storehouse.
L'inaugurazione è prevista per sabato 13 settembre. Tra i curatori ospiti della mostra gratuita figurano Nile Rodgers e The Last Dinner Party.
DAVID BOWIE 6. I CAN’T GIVE EVERYTHING AWAY (2002-2016) è un cofanetto di dodici CD, diciotto vinili e disponibile per download/streaming digitale standard, che prende il nome dalla traccia di chiusura di (BLACKSTAR), l'ultimo album in studio di Bowie
I Can't Give Everything Away (2002-2016), il cofanetto conclusivo di Bowie
Il sesto e probabilmente ultimo cofanetto contenente le registrazioni in studio di David Bowie a partire dalla fine degli anni '60 uscirà il 12 settembre.
I Can't Give Everything Away (2002-2016), questo il titolo, segue Five Years (1969-1973) del 2015 , Who Can I Be Now? (1974-1976) del 2016, A New Career in a New Town (1977-1982) del 2017 , Loving the Alien (1983-1988) del 2018 e Brilliant Adventure (1992-2001) del 2021.
Il box set comprende gli album che vanno da "Heathen" del 2002 fino a "Blackstar", disco che concluse la carriera e la vita di Bowie, scomparso solo due giorni dopo la sua uscita, il 10 gennaio del 2016.
I Can't Give Everything Away (2002-2016) include le versioni rimasterizzate degli LP in studio Heathen , Reality del 2003 , The Next Day del 2013 e Blackstar . Include anche gli EP The Next Day Extra e No Plan , pubblicati rispettivamente in concomitanza con The Next Day e Blackstar .
Il cofanetto contiene anche "A Reality Tour" del 2010 , in versione rimasterizzata e risequenziata, e una registrazione live inedita del 2002 al "Montreux Jazz Festival" .
I Can't Give Everything Away prosegue anche la serie di compilation Re:Call , che raccolgono singoli mix, tracce sparse e altre registrazioni di Bowie che non erano incluse negli album originali con "Re:Call 6" , un cofanetto di tre CD, che include singoli non inclusi negli album, edit, versioni singole, B side e colonne sonore.
Tony Visconti ha contribuito alle rimasterizzazioni e ad un libro rilegato con appunti inediti, disegni e testi manoscritti che accompagna i cofanetti fisici.

Il David Bowie Centre realizzato dal Victoria & Albert Museum
Il David Bowie Centre aprirà il 13 settembre 2025 presso il V&A East Storehouse, nel cuore del Queen Elizabeth Olympic Park di Stratford, a Londra.
Il cuore pulsante del centro sarà l’incredibile archivio personale di David Bowie, donato dalla Bowie Estate e arricchito dalla generosità della Blavatnik Family Foundation e Warner Music.
Più di 90.000 oggetti – costumi di scena, strumenti, appunti, schizzi, manoscritti, lettere, riprese inedite – saranno resi accessibili al pubblico, per la prima volta in modo sistematico e immersivo.
Un’occasione unica nata dalla collaborazione tra i suoi eredi, la Blavatnik Family Foundation e Warner Music Group.
Parte del progetto anche una sezione curata da Nile Rodgers, produttore e chitarrista leggendario, che nel 1983 trasformò Let’s Dance in un fenomeno globale. Rodgers, con la sua sensibilità e il suo sguardo personale, ha selezionato oggetti rari che raccontano il suo rapporto intimo e professionale con Bowie.
Tra questi spiccano l’abito firmato Peter Hall indossato durante il tour Serious Moonlight, lettere private scambiate tra i due in fase di produzione di Black Tie White Noise (1993), e immagini inedite scattate durante le sessioni con Stevie Ray Vaughan.
Ma il David Bowie Centre non vuole essere soltanto una celebrazione nostalgica. Vuole parlare ai giovani, e ai nuovi artisti. Per questo, il V&A ha affidato una parte della curatela alla band femminile The Last Dinner Party, vincitrici del Brit Award come gruppo emergente e profondamente ispirate dal mondo bowiano.
Le cinque musiciste hanno scelto con cura oggetti che mostrano l’anima più sperimentale e spirituale di Bowie: il sintetizzatore EMS usato nella trilogia berlinese (Low, “Heroes”, Lodger), costumi di scena appartenenti ai periodi di Ziggy Stardust ed Aladdin Sane, e una rarissima scaletta di un concerto del tour Station to Station del 1976.
Il centro non sarà un museo tradizionale. Sarà un’esperienza immersiva e dinamica, con spazi tematici che cambieranno regolarmente per far ruotare gli oggetti e offrire nuovi percorsi narrativi. I visitatori potranno esplorare:
- Costumi originali da Ziggy Stardust ad Aladdin Sane, fino ai look astratti di Outside e Earthling
- Video rari e registrazioni audio, molti mai mostrati al pubblico
- Appunti e disegni personali, come concept di scenografie e progetti teatrali mai realizzati
- Zone interattive, tra cui uno studio virtuale dove remixare brani bowiani o esplorare la sua collezione di libri e film
Una chicca assoluta sarà il servizio “Order an Object”: i visitatori potranno prenotare l’accesso a cinque oggetti dell’archivio per osservarli da vicino, come in una sala studio, creando un contatto diretto, intimo, con la materia dell’arte.
Il David Bowie Centre aprirà il 13 settembre 2025, con ingresso gratuito, ma su prenotazione obbligatoria tramite il sito ufficiale del Victoria & Albert Museum.