09 dicembre 2020

David Crosby verso la vendita del suo catalogo: “Non ho altra scelta”

David Crosby si prepara a vendere il suo catalogo: "Lo streaming sta rubando i miei soldi”

La recente notizia della vendita da parte di Bob Dylan del suo intero catalogo (più di 600 titoli che coprono una carriera lunga oltre 60 anni) alla Universal Music per una cifra record sembra aver scoperchiato un vaso di Pandora all’interno del mondo della musica.

Sulla scia della sua dichiarazione, infatti, altri storici cantautori si sono espressi in modo favorevole e David Crosby ha persino comunicato che ha intenzione di fare lo stesso.


L’annuncio

David Crosby ha utilizzato Twitter per annunciare la sua intenzione di vendere il suo intero catalogo.

Il tweet del cantautore era proprio in risposta a un thread riguardante la recente notizia della cessione da parte di Bob Dylan del suo catalogo completo alla Universal per una cifra che parrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di dollari.

"Vendo anche il mio", ha twittato Crosby.


Le motivazioni?

“Non posso lavorare, e lo streaming sta rubando i miei soldi. Ho una famiglia e un mutuo da pagare: devo prendermi cura dei miei cari, quindi questa è la mia unica opzione. Sono sicuro che anche altri siano nella mia stessa situazione” ha spiegato Crosby.

Al momento Crosby non ha rivelato la società con la quale è in trattativa per la cessione.

L’unico indizio fornito riguardo il procedimento è stato dato a un fan che, sempre attraverso Twitter, augurava all’artista di ottenere le medesime condizioni - molto favorevoli - ottenuto da Bob Dylan.

“Non c’è rischio”, ha replicato laconicamente Crosby.

E a un altro utente che, incredulo, gli ha chiesto stupito “Quindi non vali milioni?”, il cantautore ha risposto semplicemente: “No”.


Una problematica condivisa

È proprio una delle frasi di Crosby, “Sono sicuro che anche altri siano nella mia stessa situazione, che spinge a pensare che l’intuizione di Dylan a cui il cantautore intende accodarsi non sia priva di fondamento logico e commerciale e che questa situazione riguardi e coinvolga anche molti altri esponenti del mondo musicale.

Crosby ha infatti fotografato con una certa lucidità la situazione di una buona parte di artisti che, costretti dalla pandemia da Covid-19 a rinunciare all’attività dal vivo, loro principale fonte di reddito, hanno dovuto fare ricordo a canali differenti per monetizzare e portare a rendimento il loro patrimonio artistico, ad esempio attraverso le grandi piattaforme digitali.

I corrispettivi di questi nuovi mezzi, però, non si avvicinano neanche lontanamente a quelli che si potevano maturare attraverso il vecchio e tradizionale mercato fisico e a soffrirne di più sono paradossalmente proprio quegli artisti che hanno costruito la loro carriera e il loro successo quando queste piattaforme non esistevano ancora.


David Crosby verso la vendita del suo catalogo: “Non ho altra scelta”