26 novembre 2019

David Gilmour racconta dei Pink Floyd senza Waters

Il chitarrista ha parlato del momento in cui decise di proseguire da solo con Mason

Intervenendo nel podcast The Lost Art Of Conversation il chitarrista dei Pink Floyd David Gilmour ha raccontato del momento in cui, nella seconda metà degli anni '80 capì di poter proseguire senza Roger Waters. Fu la scrittura di 'Sorrow' e il lavoro all'album "A Momentary Lapse Of Reason" a fargli fare chiarezza e prendere coscienza della possibilità di andare avanti nonostante la decisione di Waters di lasciare la band - con tanto di legali coinvolti - circa un anno e mezzo prima. 

"Avevo passato un po' di tempo in studio lavorando ad alcune canzoni. Ciò che sarebbe poi successo era già nell'aria da un po'e, in attesa di capire se Roger decidesse o meno di andarsene a fare in culo nell'etere o meno e cosa avrebbe fatto poi, io mi sono messo semplicemente a scrivere sperando che le cose andassero da qualche parte".

"E' stato un periodo allarmante, è una cosa bella grossa da accollarsi e continuare a fare qualcosa del genere, senza Roger, una gran parte del tutto e, ovviamente, un grande talento e il nostro principale autore di testi. Eravamo nel bel mezzo di una grossa causa legale e, tra una cosa e l'altra, ero sempre al telefono con gli avvocati e la cosa stava divorando me, noi e il nostro tempo."

Gilmour continua rivelando il momento in cui ha trovato la fiducia per portare avanti la band: "Pensavo che se avessimo messo insieme un disco avremmo trovato qualcuno che l'avrebbe pubblicato se fosse stato buono ed ero determinato a continuare con la mai carriera sulla quale lavoravo da tanti anni. Ricordo il momento in cui ho scritto i versi di 'Sorrow', che sembravano essere arrivati magicamente dal nulla. Mi sono seduto e ho scritto cinque versi per una canzone di cui non avevo ancora la musica, non avevo mai lavorato in quel modo, era sempre prima la musica. Poi registrai una demo e misi tutti i pezzi insieme nello studio e per me, quello, è stato il momento in cui ho pensato che fosse tutto a posto, era la direzione che volevamo prendere ed era un buon pezzo. Diede il contesto alle altre canzoni e mi fece diventare più sicuro del nostro percorso".

David Gilmour racconta dei Pink Floyd senza Waters