David Gilmour risponde a Roger Waters sul remix di "Animals"
Secondo Gilmour il ritardo nella pubblicazione del remix di "Animals" è solo colpa di Waters
David Gilmour ha risposto alle accuse di Roger Waters sul ritardo della versione rimasterizzata di "Animals", album pubblicato nel 1977 dai Pink Floyd, la cui uscita sarebbe impedita da una disputa tra il chitarrista e l'ex bassista della band a proposito di alcune note di copertina.
Qualcuno sta puntando i piedi
Pochi giorni fa Roger Waters si era scagliato per l'ennesima volta contro l'ex collega nei Pink Floyd David Gilmour accusandolo di essere il responsabile per il ritardo della versione remix dell'album "Animals".
Ora il chitarrista della leggendaria band inglese ha risposto alle parole di Waters in un'intervista concessa all'edizione USA di Rolling Stone in cui, parlando dell'atteso remix di "Animals", respinge le accuse al mittente individuando nell'ex bassista l'unico vero responsabile dei ritardi:
"Abbiamo fatto un remix di Animals davvero bello - ha detto Gilmour - ma qualcuno ha cercato di imporre alcune note di copertina che io non ho approvato e quel qualcuno sta puntando i piedi perché non venga pubblicato".
Il qualcuno, inutile dirlo, è proprio Waters che aveva raccontato la sua versione della vicenda pochi giorni fa in un lungo post sul suo sito.
Le accuse di Waters
Parlando del ritardo nella pubblicazione della versione rimasterizzata e remixata di "Animals", ritardo che va avanti ormai da un paio di anni, il bassista che ha lasciato i Pink Floyd a metà degli anni '80 ha puntato il dito contro David Gilmour, in una faida che sembra non voler finire.
"Ci sono dei nuovi mix stereo e 5.1 di Animals fatti da James Guthrie ma sono rimasti inediti a causa di una disputa a proposito di alcune note di copertina scritte da Mark Blake per questa pubblicazione" ha detto Waters.
Il motivo, infatti, sarebbe l'opposizione di Gilmour che non vuole riconoscere il legittimo ruolo di Waters nella storia dei Pink Floyd: "Gilmour ha vietato la pubblicazione fino a quando le note non fossero state cancellate, non perché discuta la veridicità della storia ma vuole che la stessa rimanga segreta - ha detto l'ex bassista - Questa è solo una piccola parte della campagna messa in atto dai Gilmour/Samson per reclamare più meriti del dovuto rispetto al lavoro fatto da Dave nei Pink Floyd fino al 1985. Certo, era ed è un grande chitarrista e cantante, ma per gli ultimi 35 anni ha detto un sacco di sciocchezze su chi ha fatto cosa nei Pink Floyd mentre io ero ancora alla guida Ci sono un sacco di discussioni su io ho fatto questo e tu quello".
La verità verrà a galla
Dal canto loro David Gilmour e sua moglie Polly Samson hanno detto a Rolling Stone che la questione delle note di copertina non è mai stata un problema per la band, fino ad ora, perché i Pink Floyd non ne hanno mai avute: "Qualcuno ora le vuole e chiama un giornalista per scriverle ma io non le ho approvate - dice Gilmour - e quindi quel qualcuno si innervosisce. Lo conoscete ormai, poveraccio".
"Ci sono un sacco di informazioni errate - ha poi continuato il chitarrista dei Pink Floyd a proposito del suo rapporto con Waters - E non mi va di stare costantemente a ribattere ad ogni falsità che sento su di me e sul mio lavoro. Ci sono un sacco di bugie e cose dette a cui ho permesso di rimanere in circolazione ma di solito tendo a mandare giù...la verità verrà a galla un giorno, in un modo o nell'altro".
Nel corso dell'intervista Gilmour ha anche confermato di voler lavorare ad un nuovo album ora che è vaccinato e pronto ad incontrare altri musicisti. Un disco che, secondo le sue speranze, vorrebbe pubblicare entro i prossimi due anni.