David Gilmour stufo dell'eccesso di devozione nei suoi confronti
Il leggendario chitarrista dei Pink Floyd non sopporta l'eccesso di rispetto e devozione nei suoi confronti che frena gli altri da dirgli le loro vere opinioni
David Gilmour si è detto sorpreso da quanto rispetto e devozione la gente mostri nei suoi confronti.
In procinto di tornare con il suo nuovo album solista "Luck And Strange", in uscita il 6 settembre, il chitarrista dei Pink Floyd ha parlato al The Sun della difficoltà di convivere con il timore reverenziale che anche musicisti e collaboratori hanno nei suoi confronti.
Un peso storico enorme per gli appassionati di musica quello messo in campo da Gilmour che sembra mettere a volte in difficoltà anche il diretto interessato.
David Gilmour e l'eccesso di rispetto nei suoi confronti
Come si fa a dire a David Gilmour che, magari, sta sbagliando a fare qualcosa, che quell'idea avuta in studio di registrazione potrebbe essere diversa o che, semplicemente, potrebbe cercare una nuova soluzione?
Non è sicuramente facile, anche per il diretto interessato che, pur avendo un enorme peso nella storia del rock, si trova lui stesso in difficoltà nel doversi confrontare con collaboratori che lo rispettano a tal punto da non contraddirlo.
Un rispetto che, come dichiarato al The Sun da Gilmour, reputa eccessivo e lo mette in difficoltà, specialmente perché lui ama collaborare.
"Dopo le vette vertiginose raggiunte con i Pink Floyd la gente ti mostra fin troppa devozione e diventa difficile recuperare l'impostazione che avevi da giovane", ha detto Gilmour. "All'inizio dei Pink Floyd potevamo essere maleducati e offensivi l'uno con l'altro quanto volevamo, parlando di musica e personalità ma alla fine andava tutto bene. Nessuno se ne è mai andato definitivamente, fino a quando non lo ha fatto quel tizio".
Quel tizio è ovviamente Roger Waters che, dopo l'addio nel 1985, ha lasciato la guida della band nelle mani del solo Gilmour: "Mi sono trovato ad essere obbligato a diventare il leader dei Pink Floyd e, successivamente, ad essere un artista solista. Ma penso che un approccio collaborativo per me sia la cosa migliore".
La collaborazione con Charlie Andrew
Proprio per questo motivo, quando si è trattato di scegliere un produttore per il suo nuovo album solista "Luck And Strange", in uscita il 6 settembre, Gilmour si è orientato verso qualcuno che non fosse un fan dei Pink Floyd.
Si tratta di Charlie Andrew, produttore che in passato ha lavorato con nomi come Alt-J, Marina Hackman, Wolf Alice e London Grammar.
"Ho pensato a tutte le persone che conoscevo ma sono arrivato in un punto della mia vita in cui volevo andare in una direzione diversa e sono entrato in contatto con Charlie. E' venuto da me, con una completa mancanza di conoscenza della musica dei Pink Floyd e di quella parte di industria discografica dalla quale provengo".
Questo, spiega Gilmour, gli ha permesso di essere molto più onesto di tanti altri quando si è trattato di esprimere i propri pareri sulla lavorazione del disco: "E'stato una boccata di aria fresca grazie alle sue opinioni. E' stato fantastico lavorare con lui".
Luck And Strange e i live al Circo Massimo di Roma
"Luck And Strange" è il quinto album solista di David Gilmour e uscirà il prossimo 6 settembre.
Principale fonte di ispirazione del disco, dice Polly Samson, moglie del chitarrista e autrice dei testi, è la quarantena: "E' scritto dal punto di vista di un uomo che invecchia, con il costante pensiero della mortalità. Abbiamo passato un sacco di tempo durante e dopo il lock down a pensare e parlare di queste cose".
Dal disco sono già stati estratti i singoli 'The Piper's Call', 'Between Two Points' e 'Dark And Velvet Nights'.
David Gilmour ha annunciato i suoi primi spettacoli dal vivo in Italia dopo otto anni, a sostegno del suo nuovo album “Luck and Strange”.
Gli show, che si preannunciano già come uno degli eventi live più importanti del 2024, si svolgeranno al Circo Massimo di Roma il 27, 28 e 29 settembre e l'1, 2 e 3 ottobre e saranno anteprima mondiale e unici spettacoli nell' Europa continentale.
All’interno del Circo Massimo verrà allestita un’arena costruita appositamente per l’occasione con tutti posti a sedere, una struttura che offrirà agli spettatori la possibilità di godere del concerto nella massima comodità, circondati da uno scenario mozzafiato.