Deep Purple, Ian Gillan parla di una possibile reunion con Ritchie Blackmore

Il cantante dei Deep Purple chiude ad un possibile ritorno dello storico chitarrista in seguito all'addio di Steve Morse
il cantante dei Deep Purple Ian Gillan ha rilasciato un'intervista in cui ha parlato di un possibile ritorno in formazione di Ritchie Blackmore. Blackmore, sicuramente il chitarrista più iconico della rock band inglese, ha dato l'addio a metà degli anni '90 per lasciare il posto a Steve Morse.

Arrivato nel 1994 dopo l'addio di Ritchie Blackmore, Morse si è fatto carico della chitarra solista dei Deep Purple per quasi 30 anni. Anni in cui era riuscito a ritagliarsi un ruolo speciale all'interno del cuore dei fan e dato stabilità alla band che ha cambiato solo Don Airey per Jon Lord nel 2002. La scorsa estate, però, Morse ha deciso di abbandonare a sua volta la band per stare accanto a sua moglie gravemente malata. Al suo posto Simon McBride che i fan italiani hanno potuto apprezzare anche durante gli ultimi concerti dei Deep Purple nel nostro paese.

I Deep Purple e Blackmore

I Deep Purple sono forse una delle band che, per un motivo o per un altro, ha cambiato più volte formazione nel corso della storia.
Se quella indicata come Mark II viene riconosciuta la formazione storica della rock band inglese, sono stati tantissimi i musicisti ad aver far parte dei Deep Purple.

Una delle aggiunte più durate alla line up è avvenuta nel 1994 con l'ingresso di Steve Morse al posto dello storico chitarrista Ritchie Blackmore. Dopo quasi 30 anni di attività, la scorsa estate Morse ha lasciato i Deep Purple per stare accanto alla moglie malata e l'ennesimo cambiamento ha fatto aprire le discussioni su un possibile ritorno di Blackmore.

Parlando all'emittente spagnola RockFM in una recente intervista, il cantante dei Deep Purple Ian Gillan ha voluto fare chiarezza sulla possibilità di rivedere Blackmore all'interno dei Deep Purple: "I Deep Purple erano già una famiglia prima che arrivassi io. Nel '68 c'erano Blackmore, Jon Lord, Ian Paice, Nick Simper e Rod Evans. Nel '69 siamo arrivati io e Roger Glover. Nei periodi successivi ci sono stati nomi come David Coverdale, Glenn Hughes, e qualcun altro. E poi siamo cresciuti, quando ci siamo stabiliti e l'alchimia umana era giusta, abbiamo cominciato ad andare d'accordo. Con Perfect Strangers abbiamo avuto una reunion ma era una cosa un po'diversa. Ritchie era diverso e penso che lo fossimo tutti noi", ha detto Gillan. "Ritchie e io eravamo compagni di stanza nei Deep Purple, facevamo festa insieme e non mi piace pensare agli aspetti negativi. Abbiamo un sacco di bei ricordi di quello che è un fantastico chitarrista con uno strano senso dell'umorismo e, dal punto di vista professionale, un'ottima persona".



Una mancanza di rispetto

Le cose, però, non sono sempre andate bene tra Gillan e Blackmore: " Quando siamo tornati insieme qualcosa è cambiato in lui e tutti noi siamo cambiati, non c'era più la stessa chimica ed è diventato difficile. Alla fine c'erano degli scontri e io sono stato cacciato perché io volevo andare di più in tour mentre lui no. Volevo andare in tutto il mondo, perché siamo una live band. Il giorno dopo è andato dal management e ha detto di scegliere tra me e lui e hanno scelto lui. Hanno fatto un disco con un altro cantante e poi l'etichetta ha detto che avrebbe strappato il contratto se non avessero riportato me. Sono tornato e lui è impazzito ed allora è andato via. In termini familiari, perché siamo una famiglia, potresti parlare di divorzio. E' andato via ma voleva mantenere il controllo anche dopo e da allora è stato un problema. Oggi andiamo più d'accordo".

Nonostante i rapporti siano quantomeno più distesi, Gillan si dice però convinto che pensare ad un reintegro dei vecchi musicisti sia qualcosa da non poter prendere in considerazione.

"Penso che l'idea di organizzare una grande reunion o qualcosa del genere sarebbe una grandissima mancanza di rispetto nei confronti dei Deep Purple attuali che sono vivi e vegeti. Sarebbe terribile. L'atmosfera sarebbe terribile, finta. Sarebbe qualcosa fatto solo per i soldi e nient'altro perché non ci sarebbe amore e affinità", ha concluso Gillan."Il 25 % dell'essenza dei Deep Purple oggi viene dall'improvvisazione e abbiamo dei musicisti incredibili oggi. Non so quanto Ritchie stia suonando al momento. Potrei continuare a parlarne ma la realtà è che l'unica risposta è: no. Sarebbe come parlare di una ex moglie, non voglio tornarci insieme".


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