19 marzo 2021

Depeche Mode, il 19 marzo 1990 usciva il capolavoro "Violator"

"Violator", Il capolavoro dei "Depeche Mode", usciva il 19 marzo 1990 "Violator". Al suo interno classicicome 'Personal Jesus' ed 'Enjoy The Silence'

Il 19 marzo 1990 i Depeche Mode pubblicavano il loro settimo album, "Violator", che consegnò la formazione britannica definitivamente alla storia come una delle band più importanti di tutti i tempi trasformandola definitivamente in un fenomeno mainstream.

Anche musicalmente la transizione dei Depeche Mode da band synthpop a mix unico ed eccezionale di elettronica, rock e blues si completò in "Violator" che, proseguendo sulla strada tracciata negli anni precedenti che indirizzò Dave Gahan, Martin Gore e gli altri verso un territorio dalle tinte sempre più fosche, portò i Depeche Mode alla maturazione definitiva.

Registrato tra l'Italia, la Danimarca e il Regno Unito, "Violator" vide la band utilizzare un approccio alla scrittura meno sistematico rispetto al passato, lasciando che la creatività li guidasse e diventò l'album che fece dei Depeche Mode delle vere star mondiali grazie a classici come 'Personal Jesus' ed 'Enjoy The Silence'.

Per celebrare "Violator" a 31 anni dalla sua pubblicazione, vi sveliamo alcune curiosità sul disco capolavoro dei Depeche Mode.


Le registrazioni a Milano

Quasi tutto "Violator" dei Depeche Mode è stato registrato a Milano, nei Logic Studios di Via Quintiliano 40, in zona Mecenate. In quegli anni la vita notturna del capoluogo lombardo era al top e la band, sempre in cerca di novità per trarre ispirazione e incuriosita dalla possibilità di registrare al di fuori dei soliti posti, scelse proprio Milano per lavorare a gran parte del disco, completato poi tra Danimarca e Londra.

Di quei giorni Martin Gore ricorda di aver passato la gran parte del tempo uscendo la sera a fare festa tra le strade e i locali di Milano ma qualche dettaglio di più sulle registrazioni arriva da Carmelo La Bionda, produttore che proprio con il monicker La Bionda, insieme a suo fratello Michelangelo, fu tra i pionieri del genere italo disco.

Sono stati proprio i La Bionda, infatti, ad aver creato i Logic Studios e Carmelo La Bionda ha raccontato alcune curiosità sulle registrazioni di Violator in un'intervista con Claudio Biazzetti per Rolling Stone Italia.

La scelta degli studi milanesi, racconta La Bionda, avvenne 'per colpa' di Alan Moulder, fonico inglese che si era trovato bene a lavorare lì un anno prima per l'album "Malafemmina" di Gianna Nannini e li aveva consigliati al produttore dei Depeche Mode, Flood.

"Hanno registrato cinque o sei pezzi da noi, incluso Personal Jesus" - ricorda La Bionda "Sul disco c'erano molti campioni ma la particolarità è che erano sempre suonati da loro, campionavano loro stessi. Erano molto concentrati, inoltre gli avevamo allestito un grande spazio dove poter guardare la TV, vivere, svagarsi. Erano quasi tutti vegetariani e non è stato facile trovare cibo vegetariano in quegli anni. Erano molto riservati, educati".

E a proposito della creatività dei Depeche Mode e di un particolare suono di Personal Jesus aggiunge: "Le percussioni su Personal Jesus non sono altro che dei passi pesanti con gli scarponi registrati su una tromba delle scale dello studio. Quei 'Tum Tum' non sono di una batteria, è proprio qualcuno che batte per terra. Hanno campionato il suono e lo hanno utilizzato come una drum machine".


La copertina 'semplice' di Violator

Anton Corbjin è sicuramente un membro aggiunto della band. Fotografo, regista, per i Depeche Mode, forse ancor più che per band come U2 e Joy Division, l'artista olandese è stato fondamentale per dare una rappresentazione grafica al sound glaciale e caldo e passionale allo stesso tempo.

In questo senso "Violator" colpisce sin dalla copertina, un fiore rosso su fondo completamente nero, una semplicità di forme e colori che sembra esprimere benissimo le luci e le ombre che emergono dal disco, dalle sue tematiche e da quei suoni che fanno dei Depeche Mode, una formazione elettronica, una delle band blues più grandi di tutti i tempi.

A proposito della copertina Corbijn ha detto: "Lavorare con i Depeche Mode è diverso rispetto agli U2, non sono molto coinvolti nel processo. Ti chiedono se puoi fare l'album e io me ne vengo con un'idea. Per Violator ho semplicemente dipinto di rosso un fiore e l'ho attaccato su una lavagna nera scrivendo sotto Violator".


Depeche Mode, il 19 marzo 1990 usciva il capolavoro "Violator"

Un titolo per scherzo

Il titolo di Violator fu scelto da Martin Gore per scherzo, come già fatto per "Music For The Masses". Parlando con l'NME il compositore dei Depeche Mode ha raccontato di aver scelto un nome che potesse essere adatto ad essere il più estremo e follemente 'heavy metal' possibile. Solo e solamente uno scherzo come era già successo per "Music For The Masses", titolo che aveva portato qualcuno ad accusare la band di essere arrogante e spocchiosa: "In realtà il nostro era proprio uno scherzo sul fatto che fosse poco commerciale - spiega Gore - Era tutto fuorché musica per le masse".

Ironia della sorte ha voluto che tre anni dopo, in occasione dell'uscita  di"Violator", il pubblico americano fosse completamente impazzito per i Depeche Mode e quando il gruppo inglese si presentò a Los Angeles per una sessione di firmacopie il giorno dopo l'uscita dell'album, si trovò davanti una situazione inaspettata.

La loro musica era diventata per le masse e fuori dal negozio, il Wherehouse, c'erano qualcosa come 5000 fan accampati in attesa del loro arrivo, numero che si era moltiplicato fino all'orario dell'apertura delle porte, le 21.00, arrivando ad una cifra che si aggirava tra i 15.000 e i 20.000 fan.
"Pensavamo si presentassero 30 persone - disse Andy Fletcher ad una rete locale - e poi ce ne siamo trovati tipo 20.000, incredibile".

La sicurezza privata che si occupava dell'evento fu costretta ad allertare la polizia di Los Angeles per l'eccessiva calca e per controllare una fila che proseguiva per quindici isolati dal negozio. Si presentarono 130 agenti che alla fine scortarono fuori la band dopo solo un'ora dall'inizio dell'evento, cosa che causò una rivolta che costò al negozio quasi 20.000 dollari in danni.

L'annuncio di Personal Jesus

Il singolo di Personal Jesus fu pubblicato alcuni mesi prima dell'uscita di "Violator", il 28 agosto del 1989. I Depeche Mode e il loro management, però, decisero di utilizzare un metodo poco tradizionale per promuovere il nuovo singolo.
Nessuna affissione, spot, video o lancio pubblicitario di quelli che erano i canali promozionali standard alla pubblicazione di un disco.

I fan britannici della band, invece, notarono una curiosità nella pagina degli annunci dei quotidiani locali: un annuncio che diceva 'Your Own Personal Jesus' seguito da un numero di telefono.
Chiamando il numero di telefono indicato dall'annuncio, si sentivano due note seguite dall'iconico 'Reach Out and Touch Fait' e poi il riff di chitarra blues che ha reso immortale il brano.

Sicuramente un modo originale per dare ai propri fan un'anteprima di quello che sarebbe stato "Violator".


Depeche Mode - Enjoy the Silence

Depeche Mode's official music video for 'Enjoy The Silence'. Click to listen to Depeche Mode on Spotify: http://smarturl.it/DepMSpotify?IQid=DepMETS As featured on Best of Depache Mode, Vol. 1. Click to buy the track or album via iTunes: http://smarturl.it/DepMBOiTunes?IQid=DepMETS Google Play: http://smarturl.it/DepMETSPlay?IQid=DepMETS Amazon: http://smarturl.it/DepMBOAmazon?IQid=DepMETS More from Depeche Mode Heaven: https://youtu.be/Fy7FzXLin7o Soothe My Soul: https://youtu.be/bt-28iNQnwY Broken: https://youtu.be/urbmwI8APdo More great 90's Alternative videos here: http://smarturl.it/Alternative90?IQid=DepMETS Follow Depeche Mode Website: http://www.depechemode.com/ Facebook: https://www.facebook.com/depechemode Twitter: https://twitter.com/depechemode Instagram: https://instagram.com/depechemode/ Subscribe to Depeche Mode on YouTube: http://smarturl.it/DepMSub?IQid=DepMETS --------- Lyrics: Words like violence Break the silence Come crashing in Into my little world Painful to me Pierce rightthrough me Can't you understand Oh my little girl All I ever wanted All I ever needed Is here in my arms Words are very unnecessary They can only do harm