05 gennaio 2022

Dio, in arrivo nel 2022 un nuovo documentario

Il 'documentario definitivo' su Ronnie James Dio in arrivo nel 2022. Tra gli artisti coinvolti ci sono Jack Black, Geezer Butler e Rob Halford

Uscirà nel 2022 quello che è stato descritto come il 'documentario definitivo' su Ronnie James Dio, una delle voci più iconiche del metal con Dio, Rainbow e Black Sabbath.

Il documentario su Dio

A distanza di due anni dall'annuncio avvenuto nel febbraio del 2020, il documentario ufficiale sulla vita e la carriera di Ronnie James Dio vedrà la luce nel 2022.

La pellicola è diretta da Don Argott e Demian Fenton e viene descritta come ' il documentario definitivo' su Ronnie James Dio.

Al suo interno ci saranno numerose immagini di archivio inedite, foto personali e interviste con artisti e collaboratori che hanno amato la sua musica, da Rob Halford dei Judas Priest, a Geezer Butler dei Black Sabbath, Lita Ford e Jack Black.

Un documentario che la vedova di Dio - scomparso nel 2010 - ha definito come 'molto emozionante'. Intervistata a proposito del documentario al The Lucas H.Gordon Show, Wendy Dio ha detto:"Attraversa tutte le fasi della sua vita fino alla fine. L'ho visto con il mio addetto stampa e un incaricato della BMG, che finanzia il documentario, e siamo tutti scoppiati a piangere."

Nel documentario saranno presenti anche dei passaggio dall'autobiografia di Dio, Rainbow In The Dark, completata dopo la morte del cantante dal biografo Mick Wall con il supporto della famiglia.

Al momento non sono stati dati ulteriori dettagli sul titolo e l'esatta data di uscita del documentario.

Dio, in arrivo nel 2022 un nuovo documentario

Quando Tony Martin stava per sostituire Dio in Dehumanizer

Parlando di Dio, pochi giorni fa Tony Martin - tra i cantanti dei Black Sabbath nel tormentato periodo a cavallo tra gli anni '80 e '90 - ha raccontato di come la band avesse pensato di richiamarlo per "Dehumanizer" del 1992, album registrato con Ronnie James Dio.

Martin, che dei Sabbath è stata la voce tra il 1987 e il 1991 prima di lasciare il microfono a Dio, ritornato dopo 10 anni per "Dehumanizer", ha detto che Iommi aveva pensato di interrompere le sessioni per richiamarlo.

Martin ha infatti rivelato di aver registrato alcune tracce vocali di "Dehumanizer":"Mi hanno licenziato e io non me lo aspettavo proprio, stavo letteralmente uscendo dalla porta per andare in studio e lavorare al nuovo album quando il mio manager mi ha telefonato annunciando che la band non mi voleva più".

Ma, con ancora maggior sorpresa, Tony Iommi lo chiamò a rapporto poco dopo perché scontento di come stavano andando le cose con Dio:"Mi chiese se potevo tornare e gli risposi di no, perché mi ero già messo all'opera su del materiale da solista. Dopo alcuni mesi ci provò di nuovo perché le cose con Dio non funzionavano. A quel punto accettai".

Martin andò in studio con i Sabbath per provare i brani di Dehumanizer ma la collaborazione non andò in porto: "Ho provato delle melodie, del materiale, ma dissi che se dovevo farlo dovevo riscrivere tutto e lavorarci. Mi dissero che non c'era tempo e allora me ne andai invitandoli a continuare con Dio. Ho ancora delle demo di pessima qualità registrate da qualche parte. Se devo incidere qualcosa deve suonare come me, non come altri, quindi abbiamo deciso di lasciar perdere e non credo avrei potuto migliorare la loro versione delle canzoni".