Disturbed, tra improvvisazione e vecchia scuola: ecco “I Will Not Break”

Con “I Will Not Break”, i Disturbed riaccendono lo spirito di “Down With The Sickness”: un ritorno istintivo alla libertà e all’energia degli esordi.

“I Will Not Break”, nuovo singolo dei Disturbed attualmente in rotazione nella nostra Top 20, è una vera e propria dichiarazione d’identità della band. Lo sottolinea Dan Donegan, chitarrista e fondatore del gruppo, spiegando come questo brano dimostri che, anche dopo 25 anni, i Disturbed siano ancora profondamente legati tanto al suono aggressivo delle loro radici metal quanto a un approccio creativo libero, ispirato, tipico di una band che semplicemente si diverte a fare musica suonando insieme.

Proprio come accadde con il loro esordio folgorante “Down With The Sickness”, anche questo nuovo pezzo è nato così: suonando, jammando, improvvisando riff di chitarra e groove di batteria con lo stesso entusiasmo di una band di ragazzini, lasciandosi trascinare dall’energia collettiva senza seguire mode, né preoccuparsi di confezionare un brano con una struttura predefinita da “singolo” pensato per piacere al mercato discografico o assecondare le esigenze radiofoniche. 

Disturbed, tra improvvisazione e vecchia scuola: ecco “I Will Not Break”

Quattro metallari

Dopo un periodo di relativa quiete discografica, "I Will Not Break" è il primo assaggio del prossimo album in studio dei Disturbed. L’uscita del brano arriva in parallelo all’intensa attività live della band, impegnata in un tour celebrativo per il 25° anniversario dell’album d’esordio THE SICKNESS (2000), disco di straordinario successo con cui i Disturbed hanno portato una ventata di novità nel metal americano, realizzando una sintesi eccitante di tutto ciò che, a cavallo tra fine anni ’90 e inizio 2000, stava rendendo il rock più duro particolarmente elettrizzante. Le distorsioni estreme e l’approccio ritmico dark e cavernoso della nascente scena nu metal aggiungevano nuovi colori al linguaggio di quattro metallari cresciuti a pane Metallica, Judas Priest, Pantera e Iron Maiden. Allo stesso tempo, le influenze rap ed elettroniche mutuate dal crossover si aprivano a scenari di scrittura più melodici, grazie a una naturale vocazione per l’alternative rock che da sempre caratterizza l’identità dei Disturbed. E con "I Will Not Break", i Disturbed tornano a evocare quello stesso spirito e quella stessa energia, costruendo un brano che celebra la loro identità più autentica: una band capace di restare fedele alla vecchia scuola del metal, ma sempre aperta alle sue evoluzioni più melodiche, alternative e nu metal. Un’operazione che, grazie alla produzione fresca e dinamica di Drew Fulk (conosciuto anche come WZRD BLD), evita qualsiasi effetto nostalgia, restituendo una fotografia attuale e lucidissima della potenza sonora della band. L’intreccio tra i riff scavati e distorti di Dan Donegan e la batteria incalzante di Mike Wengren è uno degli elementi più travolgenti del brano, una spirale di groove metal tiratissimo e perfettamente bilanciato. È stato proprio Donegan a raccontare che l’ispirazione per la canzone è nata da un momento di creatività spontanea, durante le sessioni in studio a Los Angeles nell’autunno del 2024, in un clima di totale libertà espressiva. L’idea è sbocciata senza nemmeno la presenza iniziale del cantante David Draiman, e proprio questa assenza ha favorito un approccio ancora più libero, basato su una lunga e fluida improvvisazione strumentale.

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