03 dicembre 2024

Do They Know It's Christmas? Storia di una hit realizzata per beneficenza

Il 3 dicembre del 1984 Bob Geldof e Midge Ure coinvolgevano i più grandi nomi della scena UK nel supergruppo Band Aid con l'intenzione di contrastare la carestia in Etiopia

Il 3 dicembre 1984 usciva Do They Know It's Christmas? , primo singolo di beneficenza ad entrare in classifica che vide Bob Geldof e Midge Ure mettere insieme un supergruppo composto da nomi come U2, Sting, Phil Collins, George Michael, Duran Duran, Boy George, Paul Weller e tanti altri. 

Un'operazione che sarà ripetuta altre volte nel corso degli anni, fino all'ultima ,quella del 2024 per l'anniversario dei 40 anni, che mette insieme virtualmente gli artisti che hanno preso parte a tutte le edizioni precedenti.

Il 1984 fu una grande annata per le canzoni natalizie pubblicate nel Regno Unito.

La prima è, ancora oggi, una delle più grandi hit festive di tutti i tempi, Last Christmas dei Wham! di George Michael. Un fenomeno di costume talmente potente - si divide il trono con Mariah Carey - da creare una vera e propria corsa ostacoli con il 'whammageddon', il gioco in cui bisogna cercare di 'evitare' di ascoltare l'onnipresente Last Christmas.

Ma in vista del Natale 1984, il 25 novembre Bob Geldof e Midge Ure riuscirono a mettere insieme alcune delle più grandi star del momento ai Sarm Studios di Notting Hill per realizzare un altro brano davvero speciale.

Stiamo ovviamente parlando di 'Do They Know It's Christmas?' singolo pubblicato sotto il nome Band Aid, etichetta che andava ad indicare un progetto ben più ampio di una semplice canzone da classifica.

Una Natale al primo posto

Il supergruppo messo insieme dalle voci di The Boomtown Rats e Ultravox e composto, oltre a loro, da alcuni dei più noti nomi della musica britannica e irlandese, aveva infatti come scopo quello di raccogliere fondi per sconfiggere la carestia che colpì l'Etiopia in quegli anni.

'Do They Know It's Christmas?' diventò il primo singolo di beneficenza ad entrare in classifica arrivando al primo posto delle UK charts, dove rimase per cinque settimane, inclusa quella di Natale.

Con un milione di copie vendute nella prima settimana diventò anche il singolo venduto più velocemente nella storia delle classifiche UK, record che conserverà fino al 1997, quando Elton John pubblicò Candle In The Wind in memoria di Lady Diana.

Un'intuizione felice quella di Geldof e Ure che, visto il successo, li spinse verso l'ambizioso progetto Live Aid dell'anno seguente ma che, pur essendo ripetuta anche in successive edizioni fino a quella di quest'anno, non mancherà di causare qualche controversia.

Do They Know It's Christmas? Storia di una hit realizzata per beneficenza

La carestia in Etopia e la nascita di Band Aid

Nel 1984, l'Etiopia era in preda a una carestia devastante causata da una combinazione di siccità prolungata, conflitti interni e cattiva gestione politica. La situazione era così grave che si stima che circa un milione di persone siano morte a causa della fame e delle malattie correlate. Le immagini trasmesse dalla BBC, con reportage del giornalista Michael Buerk, mostrarono al mondo la drammatica sofferenza della popolazione, suscitando indignazione e un'ondata di solidarietà globale.

Davanti agli schermi c'era anche Bob Geldof che, colpito profondamente dai reportage della BBC, pensò di agire e cercare di fare qualcosa per aiutare il popolo etiope.

Il leader dei Boomtown Rats contattò l'amico Midge Ure degli Ultravox e, con lui, pensò di scrivere una canzone per beneficenza per il progetto prese il nome di Band Aid, un gioco di parole che richiama sia le "band" musicali sia il termine inglese per "cerotto", simbolo di sollievo temporaneo per una ferita grave.




Le registrazioni di Do They Know It's Christmas?

Geldof e Ure riuscirono a riunire una schiera impressionante di stelle della musica britannica e irlandese per registrare il brano. Tra i partecipanti figuravano artisti come Bono e gli U2, George Michael, Sting, Boy George, Phil Collins, e molti altri. La registrazione avvenne il 25 novembre 1984 presso i Sarm West Studios di Londra dopo una veloce e intensa pianificazione da parte di Ure e Geldof che contattò personalmente gli artisti, spesso attraverso telefonate informali, invitandoli a far valere il loro senso di solidarietà.

La risposta fu immediata, trasformando quella giornata in un momento storico nella musica pop: circa 40 delle più grandi star britanniche e irlandesi si riunirono per un obiettivo comune, mettendo da parte rivalità artistiche e impegni personali, creando un'atmosfera che era un misto di eccitazione e semplicità.

I membri di Band Aid lavorarono sulla struttura della canzone stesa da Bob Geldof e Midge Ure e venne poi aggiustata direttamente in studio.

Fu Ure a occuparsi della parte di produzione, coordinando l'intera registrazione e assicurandosi che ogni parte venisse eseguita correttamente.

Di sicuro Phil Collins non ebbe alcun problema e riuscì a registrare la parte di batteria in un solo take che non necessitò di ulteriori aggiustamenti.

Tra parti affidate a solisti come George Michael e Boy George e cori fatti da nomi quali Sting e Paul Weller, uno dei passaggi più potenti fu il verso 'Tonight thank God it's them instead of you' cantato da Bono.

La canzone fu registrata interamente in un solo giorno. Midge Ure e i tecnici del suono si occuparono del mixaggio subito dopo la registrazione, lavorando fino a tarda notte per preparare il brano per la pubblicazione. L’urgenza del progetto era evidente: l’obiettivo era far uscire il singolo in tempo per le festività natalizie, sfruttando il potere simbolico del Natale per sensibilizzare il pubblico.


Do  They Know It's Christmas? La beneficenza, l'impatto duraturo e le critiche

Pur lodata per il suo impatto benefico, la canzone ha attirato critiche per alcune scelte liriche e per l'approccio occidentale alla beneficenza. Alcuni hanno sottolineato che frasi come "There won't be snow in Africa this Christmas time" semplificano eccessivamente la realtà complessa di un continente vasto e diversificato. Inoltre, si è discusso sull’efficacia degli aiuti umanitari di quel tipo, e sull’importanza di affrontare le cause profonde delle crisi.

Nonostante le critiche, il brano ha generato una consapevolezza duratura e ha dimostrato come il potere collettivo degli artisti possa fare una reale differenza nelle vite di chi soffre. È un promemoria del potenziale della solidarietà globale, soprattutto in tempi di crisi ed è stato in grado di di mobilitare milioni di persone e raccogliere fondi senza precedenti per combattere la carestia in Etiopia.

Grazie alle vendite del singolo e alle donazioni, Band Aid raccolse oltre 10 milioni di sterline solo nel primo anno. Tutti i proventi delle vendite, inclusi diritti d’autore, merchandising e contributi aggiuntivi, furono destinati direttamente agli aiuti per combattere la carestia in Etiopia.

I fondi raccolti furono utilizzati per fornire cibo, medicinali e risorse essenziali alle popolazioni colpite dalla carestia. Anche se vi furono critiche sull’efficacia degli aiuti, è innegabile che la visibilità offerta da Band Aid abbia sensibilizzato l’opinione pubblica mondiale sul problema della fame in Africa.

La canzone ispirò una serie di iniziative benefiche simili, come USA for Africa, che pubblicò nel 1985 "We Are the World", e il concerto Live Aid, tenutosi il 13 luglio 1985, che raccolse ulteriori centinaia di milioni di dollari.