22 gennaio 2025

Don't Stop Believin', l'inno edificante dei Journey

Nel 1981 i Journey pubblicavano Don't Stop Believin', il singolo più venduto di sempre negli Stati Uniti e vero e proprio inno generazionale

Nel 2024 Don't Stop Believin' dei Journey è stata certificata da Forbes come la canzone più grande di tutti i tempi.

Pubblicata nell'ottobre del 1981 dai Journey, Don't stop Believin' è stata certificata come il singolo di maggior successo negli Stati Uniti e la canzone digitale più venduta del ventesimo secolo con ben 18 dischi di platino.

Seconda traccia da "Escape" dei Journey, è riuscita a diventare nel corso degli anni non solo una hit ma una vera e propria presenza fissa nella cultura pop a stelle e strisce in grado di spuntare fuori in ogni contesto, dallo sport al cinema.

Una canzone onnipresente che ha saputo diventare iconica anche grazie al suo spirito positivo.



Ma qual è la storia di Don't stop Believin' ?

Scritta da Steve Perry, Neal Schon e Jonathan Cain, Don't Stop Believin' è diventata subito una delle tracce rock più amate e riconoscibili di sempre.

Alla base del brano ci sono le esperienze personali di Cain, tastierista dei Journey, che ha attinto alla sua vita privata e alle difficoltà riscontrate quando era un ragazzo con il sogno di fare il musicisti.

Cain era un giovane musicista che, a Los Angeles, vedeva che tutti i suoi sforzi per diventare un professionista sembravano vani, una situazione che spesso affrontava in lunghe telefonate con suo padre.

Al verde e con grandi dubbi sul suo futuro all'interno dell'industria musicale, Cain trovò la forza di continuare a provare anche grazie ai consigli del genitore che, molto semplicemente lo invitò a non mollare, a non smettere di credere.

Don't stop believin', appunto.

Un messaggio tanto semplice quanto universale, come se il padre di Cain parlasse non solo a suo figlio ma a tutti i fan dei Journey che sapranno raccogliere in quelle parole la forza per andare avanti.

La storia di Cain è quella non solo di migliaia di musicisti ma di chiunque abbia un sogno o di qualsiasi persona si trovi a lottare con qualcosa o con se stessa, qualsiasi persona con un dubbio sulla possibile riuscita e sul senso dei propri sforzi.

Un balsamo spontaneo per lo sconforto umano che anche nell'utilizzo di dettagli come quello del fare riferimento ai ragazzi di una 'small town', facendo leva sullo svantaggio e la resilienza della provincia del mondo


Don't Stop Believin', l'inno edificante dei Journey

L'impatto culturale di Don't Stop Believin'

Pubblicata come parte dell'album Escape dei Journey, la canzone inizialmente si piazzò discretamente in classifica, raggiungendo il numero 9 nella Billboard Hot 100. Tuttavia, il suo impatto crebbe esponenzialmente nel tempo, consolidando il suo posto nella cultura pop e nella memoria collettiva. Oggi non è solo una canzone di successo, ma un fenomeno culturale che continua a ispirare ascoltatori in tutto il mondo.

Il fascino duraturo di "Don't Stop Believin'" non è dovuto esclusivamente ai suoi testi; la sua composizione musicale gioca un ruolo altrettanto significativo. La struttura della canzone non è convenzionale, con il famoso ritornello che appare solo verso la fine. Questo ritorno ritardato crea un senso di anticipazione, creando tensione e coinvolgimento mentre l'ascoltatore viaggia attraverso le strofe e il pre-ritornello. 

La musica rispecchia gli elementi tematici della canzone, con la sua melodia edificante e la progressione dinamica che riecheggia gli alti e bassi emotivi della vita. La combinazione di narrazione e maestria musicale rende la canzone un inno che risuona con il pubblico di diverse culture e generazioni

Nel corso dei decenni, “Don’t Stop Believin’” ha consolidato il suo posto nella cultura popolare. È apparso in film, programmi televisivi ed eventi sportivi, diventando un grido di battaglia di speranza e determinazione. In particolare, il suo utilizzo nella scena finale di I Soprano ha introdotto la canzone a una nuova generazione, mentre la sua interpretazione da parte del cast di Glee ha riacceso la sua popolarità tra il pubblico più giovane.

Il fascino universale della canzone l'ha resa una forza unificante, spesso cantata dalla folla ai concerti, nei bar karaoke e persino alle manifestazioni politiche. Il suo messaggio di speranza trascende i confini personali, unendo le persone in momenti di gioia condivisa e resilienza. Il fatto che continui a posizionarsi sulle piattaforme di streaming e rimanga un punto fermo nella coscienza pubblica è una testimonianza della sua qualità senza tempo.