07 ottobre 2020

Eddie Van Halen, il ricordo dei colleghi

Il mondo del rock si unisce nel ricordo di Eddie Van Halen, scomparso ieri dopo aver perso la sua lotta con il tumore

Ieri sera il mondo della musica è stato colpito a sorpresa dalla morte di uno dei suoi eroi, un guitar hero, un innovatore dello strumento: il chitarrista e fondatore dei Van Halen Eddie Van Halen. Il musicista, scomparso a soli 65 anni dopo aver perso la sua lunga battaglia con il cancro, è stato tributato da tutta la comunità rock che ha seguito suo figlio Wolfgang Van Halen in un tripudio di ricordi social.

Il ricordo dei Van Halen

I membri della band che Eddie Van Halen ha contribuito a mettere sulla mappa del rock hanno voluto rendere omaggio al loro amico in maniera molto discreta, senza particolari ricordi, proclami o aneddoti a partire dai due cantanti che hanno caratterizzato la carriera dei Van Halen: David Lee Roth e Sammy Hagar.

Lee Roth, che con Eddie aveva un rapporto abbastanza tumultuoso, ha semplicemente condiviso una foto di loro due accompagnata dalla didascalia 'Che gran viaggio è stato..." e così ha fatto anche Hagar che si è detto 'Con il cuore a pezzi e senza parole' .



L'eredità di Eddie Van Halen

Con il suo stile unico e rivoluzionario Eddie Van Halen ha influenzato intere generazioni di musicisti e di appassionati della sei corde, un'eredità la sua che ha colpito sia gli artisti più giovani che chi ha avuto negli anni la fortuna di incontrarlo sopra o dietro un palco.

Non colpisce allora l'immenso affetto che ha inondato la famiglia Van Halen in seguito alla notizia della morte di Eddie Van Halen, un affetto che è sembrato non solo di circostanza, come spesso accade in questi casi sul web, ma sinceramente sentito e rivolto tanto al geniale musicista quanto al Van Halen uomo.

Gli AC/DC che condividono con Van Halen le pagine rock di oggi con l'uscita del singolo 'Shot In The Dark' hanno voluto comunque ricordare il collega nelle parole di Angus Young che ha scritto: " Eddie era un fenomeno della chitarra, il suo modo di suonare era pura magia. Era un dono speciale a tutto il mondo della musica e, per quei fortunati che hanno potuto incontrarlo, una persona davvero speciale. Lascia un grande vuoto nei nostri cuori. Il mio cordoglio più sentito alla famiglia Van Halen. "


Anche Ozzy Osbourne e Geezer Butler dei Black Sabbath hanno voluto ricordare l'amico: "Eddie era una delle persone più belle con cui abbia mai lavorato - ha scritto Ozzy - e ci siamo fatti un sacco di risate insieme. La sua influenza sulla musica e specialmente sulla chitarra è incommensurabile. Era una leggenda. Eddie, amico mio, ci vediamo dall'altra parte. Ti voglio bene" mentre il bassista della formazione inglese ha sottolineato quanto questo 2020 continui a dare il peggio: "Quando pensavo che il 2020 non potesse andare peggio - ha scritto Geezer Butler - ho sentito che Eddie Van Halen è morto. Sono shockato, una delle persone più belle e alla mano che abbia mai incontrato e con cui sia mai andato in tour. Un vero gentilmente e un vero genio".



Nikki Sixx dei Motley Crue, invece, ha definito Eddie Van Halen come il Mozart della chitarra rock dicendosi 'completamente a pezzi' e ancora Steven Tyler degli Aerosmith che ne ha parlato come di uno che 'ha cambiato i giochi' mentre Flea dei Red Hot Chili Peppers ha scritto: 'Che sia benedetta il suo bellissimo cuore creativo. Ti voglio bene Eddie Van Halen, un ragazzo di LA, un vero rocker. Spero che stia facendo una Jam con Jimi lassù".

Billie Joe Armstrong dei Green Day, invece, ha passato le ore precedente a condividere innumerevoli foto di Eddie Van Halen nelle sue storie Instagram come a esorcizzare la morte sostituendo addirittura la sua foto profilo con l'iconica chitarra di Van Halen e Jimmy Page, un'altra leggenda della chitarra, ha ricordato come sia stato un pionere dello strumento con un gusto che lo faceva svettare sempre al di sopra di chi provava ad imitarlo.






Infine, tra i tanti altri, anche Billy Corgan degli Smashing Pumpkins ha voluto ricordare in un lungo post l'influenza avuta su di lui dal chitarrista di origini olandesi: "Nessuno mi ha fatto provare di più, mi ha fatto spingere oltre nella pratica della chitarra di Eddie. Ed è solo perché suonava in un modo che sembrava non preveddesse sforzo che ho cercato di fare lo stesso. Sono davvero, davvero triste per la sua scomparsa e non è strano che un uomo con uno strumento parlava direttamente a così tante persone in un modo senza pari come riuscivano a fare solo in pochi: Coltrane, Hendrix, Parker, Miles, Django. Non c'è modo di trovare le parole giuste per esprimere le sensazioni che provi quando sei in totale adorazione di qualcuno che allo stesso tempo non chiede di essere adorato come un eroe.

Una volta gli ho chiesto quando avesse capito di essere diventato ciò che era diventato e lui mi rispose 'Non lo so, semplicemente ero seduto sul bordo del letto con la chitarra e mi esercitavo continuamente'. La cosa divertente è che un esercito di chitarristi potrebbe sedersi sul suo letto ed esercitarsi senza riuscire a realizzare 1/100 di quello che aveva già fatto lui a 22 anni"


Il sentito ricordo di Gene Simmons

Tra i più colpiti dalla morte Gene Simmons dei Kiss che si è detto sconvolto dalla notizia aggiungendo che Eddie non era solo un Dio della chitarra ma un'anima genuinamente stupenda. Il Demone è poi stato raggiunto in collegamento video dalla BBC alla quale si è mostrato indossando gli occhiali da sole perché, nonostante la corazza da rocker, ha pianto tutto il giorno per una tragedia che lo ha colpito come un pugno in faccia: "Era un genio della chitarra e questo è un fatto che non si può discutere - ha detto Simmons - ma a parte questo, bastavano pochi minuti con lui per capire che bella persona fosse. Era uno più da 'hey, come stai?' che da ego nonostante il talento enorme che aveva. Vi invito a cercare in rete un qualsiasi video dal vivo dei Van Halen e vedere la gioia nei suoi occhi quando suonava".




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