Eddie Vedder racconta le sue influenze a Springsteen in uno speciale

Eddie Vedder ha raccontato le sue principali influenze in un'intervista con Bruce Springsteen parte di uno speciale per il lancio del nuovo album solista, Earthling

Eddie Vedder e Bruce Springsteen sono i protagonisti di una conversazione realizzata per lanciare il nuovo album solista del frontman dei Pearl Jam, "Earthling".

Vedder e il Boss si sono incontrati per parlare di diversi argomenti in un'intervista esclusiva realizzata per una nota piattaforma di streaming online.

Vedder in conversazione con Springsteen

Lo speciale, girato nella tenuta di Springsteen in New Jersey, sarà trasmesso questa sera ma è stato già anticipato da un teaser.

Nelle prime immagini rese pubbliche, Vedder racconta al Boss alcune tra le sue principali influenze spiegando che è cresciuto con artisti come Jackson 5 e Beatles, prima di venire stregato dagli Who e dallo stesso Springsteen che risponde con un 'grazie'.

Tra le influenze arrivate più tardi nella sua vita, il frontman dei Pearl Jam cita alcuni nomi della scena alternative come Split Enz, Talking Head, Sonic Youth, Mudhoney e Fugazi. Un mix di influenze che, dice il Boss, si può chiaramente sentire in "Eearthling".

Le polemiche con i Motley Crue

Pochi giorni fa Eddie Vedder è stato al centro di una polemica scoppiata con i Motley Crue dopo alcune dichiarazioni rilasciate al New York Times. Il frontman dei Pearl Jam, che stava promuovendo proprio Earthling, ha voluto esternare tutto il suo disprezzo per le band della scena di Los Angels, specialmente per i Motley Crue.

"Lavoravo a San Diego in un club e mi capitava spesso di partecipare a concerti che non sarei mai andato a vedere, come le band che monopolizzavano MTV sul finire degli anni '80" - ha detto Vedder - "Quelle band metal che, e sto cercando di essere gentile, disprezzavo. Vaf*****lo a Girls Girls Girls e i Motley Crue. Li odiavo".

"Odiavo l'immagine che davano degli uomini e quella che davano delle donne. Era tutto così vuoto. Poi sono usciti i Guns N'Roses e, almeno, erano più tosti", ha contenuto Vedder, "Quello che apprezzavo della scena di Seattle è che le donne potevano indossare maglioni e anfibi, potevano avere le loro opinioni ed essere rispettate".

Nel giro di poche ore, come era facile immaginarsi, l'intervista è finita sotto gli occhi di Nikki Sixx che ha twittato: "Mi ha fatto ridere leggere come il cantante dei Pearl Jam odiasse i Motley Crue. Considerato che si tratta di una delle band più noiose della storia, è una specie di complimento. Giusto?".

Rispondendo ai tweet dei fan, Sixx ha poi continuato il suo attacco dicendo che Vedder canta come se avesse la bocca piena di sassi e che i fan dei Pearl Jam si riconoscono dalla loro faccia annoiata.

L'account dei Pearl Jam ha condiviso il video di un live della band con la didascalia "Amiamo i nostri fan annoiati" mentre nelle immagini scorrono fan impazziti che saltano e cantano. Vedder ha poi rincarato la dose durante uno show con gli Earthlings in cui, indicando la batteria di Chad Smith, ha sottolineato che il batterista dei Red Hot non ha bisogno di rotare e appendersi a testa in giù sul soffitto per essere bravo.

Un riferimento tutt'altro che indiretto proprio alle classiche performance del batterista dei Motley Crue, Tommy Lee.

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