Arriverà a giugno nei cinema di tutto il mondo "Elvis", film sul 'King of Rock'n'Roll' diretto da Baz Luhrmann.
Dopo il primo trailer presentato due mesi fa, il regista ha dato ora alcuni nuovi dettagli sul film.
Stando a quanto riportato da Luhrmann, infatti, "Elvis" sarà più simile a "Rocketman" che a un biopic classico e includerà elementi di fantasia all'interno della trama.
Elvis, il primo supereroe
Se tutti parlano di Elvis come del 'Re', del 'King of Rock'n'Roll', un motivo ci sarà. Al di là dell'invenzione o meno del genere, Elvis Presley è quello che ha preso il rock'n'roll, lo ha popolarizzato e ha prestato il suo volto a qualcosa di più grande.
Un'icona che Baz Luhrmann descrive come vicina a quella di un vero supereroe.
Proprio per questo motivo, il regista dietro la macchina da presa per "Elvis", film in arrivo nelle sale di tutto il mondo il prossimo 24 giugno, ha deciso di raccontarlo in una maniera diversa dal solito.
Chi si aspetta un classico biopic perfettamente aderente alla realtà resterà deluso, spiega Luhrmann: "Se avrete l'impressione di essere davanti ad una specie di film sui supereroi, avete ragione", ha detto il regista ad un incontro con i media, "Elvis è il primo, vero supereroe. Vola altissimo, poi trova la sua kryptonite e precipita rovinosamente. Da lì prende forma una bella e potente tragedia".
Così come già accaduto per "Rocketman", il film su Elton John, "Elvis" prende forma da eventi successi davvero ma non vuole essere un biopic tradizionale e includerà elementi di fantasia: "Gran parte del film si basa su fatti reali, ma una parte del film rappresenta i sogni del Colonnello Tom Parker sotto morfina".
Proprio il manager di Elvis darà uno dei punti di vista principali sulle vicende del film che, attraverso il 'King', racconterà la cultura americana dell'epoca.
Per quanto riguarda la colonna sonora di Elvis, invece, all'interno del film saranno presenti tutte le più grandi hit di Elvis rivisitate in chiave moderna: "Ascolterete i classici, vedrete la storia di Elvis, ma abbiamo tradotto il tutto in un linguaggio comprensibile alle nuove generazione", ha spiegato il regista.