Evan Rachel Wood:"Marilyn Manson mi ha violentata sul set"

L'attrice ha presentato al Sundance Film Festival il documentario sulla sua vita, 'Phoenix Rising', che affronta anche la relazione con Manson

E' stato proiettato in anteprima al Sundance Film Festival  "Phoenix Rising", il documentario realizzato dall'attrice Evan Rachel Wood sulla sua vita. Nella prima parte della pellicola mostrata in questi giorni alla stampa, la donna che per prima nel 2021 ha pubblicamente accusato Marilyn Manson di violenze, ha raccontato di essere stata letteralmente violentata sul set durante le riprese del video per il singolo del 2007 'Heart Shaped Glasses'.

UPDATE : I Legali di Manson hanno risposto alle accuse

Dopo le accuse di Evan Rachel Wood di aver subito violenze da parte di Marilyn Manson durante le riprese del video per Heart Shaped Glass, i legali della rockstar hanno risposto con una nota ufficiale: "Manson non ha fatto sesso con Evan su quel set, e lei sa che è la verità. Di tutte le false affermazioni che Evan Rachel Wood ha fatto su Brian Warner, la sua rivisitazione fantasiosa della realizzazione del video musicale 'Heart-Shaped Glasses' 15 anni fa è la più sfacciata e facile da smentire, perché c'erano più testimoni. Evan non solo era completamente coerente e impegnato durante i tre giorni di riprese, ma era anche fortemente coinvolto in settimane di pianificazione della pre-produzione e giorni di montaggio post-produzione del montaggio finale. La scena di sesso simulata ha richiesto diverse ore per essere scatta con più riprese utilizzando diverse angolazioni e diverse lunghe pause tra le impostazioni della fotocamera".

L'anteprima di Phoenix Rising

A un anno esatto di distanza dall'accusa di abusi fatta pubblicamente nei confronti di Marilyn Manson, l'attrice Evan Rachel Wood ha presentato il suo documentario Phoenix Rising. Nelle immagini proiettate in anteprima al Sundance Film Festival, non mancano ovviamente i riferimenti alla relazione con il Reverendo e agli abusi di cui la rockstar è accusato dalla Wood e da decine di altre donne che sono emerse dopo la sua testimonianza.

Si chiama "Phoenix Rising - Part I: Don't Fall", il primo episodio del documentario realizzato da Amy Berg (già dietro il documentario nominato agli Oscar "Deliver Us From Evil" sugli abusi nella Chiesa) sulla vita dell'attrice Evan Rachel Wood presentato in questi giorni al Sundance Film Festival.

In attesa che le due parti che compongono il documentario siano trasmesso nei prossimi mesi sul canale americano HBO, il pubblico del Sundance ha potuto avere un assaggio della pellicola che contiene anche i dettagli delle accuse a Manson.

Nello specifico ha molto colpito i presenti la testimonianza on screen della Wood a proposito del video per Heart Shaped Glasses, singolo pubblicato da Manson nel 2007 come estratto dall'album "Eat Me, Drink Me" che vede proprio il coinvolgimento della Wood.

Le accuse nei confronti di Manson

Evan Rachel Wood uscì allo scoperto esattamente un anno fa quando accusò Marilyn Manson di aver abusato di lei ripetutamente durante la loro relazione. Era la prima volta in cui la Wood, che pure precedentemente aveva fatto riferimento alle violenze domestiche subite durante una sua relazione, si è espressa pubblicamente sulla questione facendo il nome del Reverendo.

Dal momento in cui la Wood è uscita allo scoperto, decine di donne hanno preso la decisione di seguirla in questa strada e, a loro volta, accusare pubblicamente Manson di abusi e violenze fisiche, verbali e psicologiche.

Tra loro anche l'attrice di Game Of Thrones Esmé Bianco e una ex assistente personale di Manson, e molte altre donne che hanno anche fatto legalmente causa alla rockstar. Manson si trova attualmente al centro di una serie di indagini da parte della polizia di Los Angeles per abusi domestici e pochi mesi fa si è visto anche una squadra di agenti fare irruzione nella sua villa di Hollywood alla ricerca di indizi.

I legali dell'artista hanno più volte negato ogni coinvolgimento nei fatti, descrivendo le accuse come un modo per estorcere denaro facendo leva sul personaggio controverso portato sul palco. 

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