02 marzo 2020
di Wally
Wally

Fantastichef 4: il menu di "(What's the story) Morning Glory?"

Protagonista di febbraio è il più celebre album degli Oasis:quattro canzoni, quattro chef e quattro piatti che ci portano al centro del fenomeno britpop anni'90

Certe cose si avvertono.

Difficilmente si riesce a scappare da se stessi e dai propri sogni.

Questo concetto è ancora più pressante quando il sogno si chiama Rock’n’Roll.

Nel 1995 gli Oasis pubblicarono il loro secondo disco, quello che gli permise di entrare nell’Olimpo degli dei del rock britannico: "(What’s the story) Morning glory?".

Se nel loro primo disco, Definitely Maybe, la luce venne alimentata dalla speranza di poter vivere della propria musica, in (What’s the story) Morning glory? i fratelli Gallagher raccontarono la vita da rockstar: ispirazione improvvisa, eccessi, inni e tanta, tantissima sfrontatezza.

Ed è proprio basandosi su questi concetti che i nostri #Fantastichef4 hanno creato il menu di questo mese in abbinamento al secondo album degli Oasis. ROCKAPPETITO A TUTTI!


         Fabrizio Catana (Chef del ristorante Bosco 131 di Perugia)


La magia che scorre in queste canzoni è dettata dalla creativa inconsapevolezza con la quale queste vennero scritte. L’esempio lampante è Don’t look Back in Anger di cui, ancora oggi, i Fratelli Gallagher non conoscono il significato.

Paul McCartney, però, l’ha definita come “una delle melodie più belle di tutti i tempi”.

La melodia dell’antipasto è morbida e gustosa proprio come quella della canzone.







PRIMO / WONDERWALL - Risotto al sedano rapa con ricotta, gamberi, fave di cacao, zucca i suoi semi

Luca Mussi (Chef di Illy Cafè Monte Napoleone, Milano)


«Un wonderwall può essere tutto, è solo una bellissima parola. È come quando cerchi il biglietto del bus, e chissà dov'è finito quel bastardo, dove cazzo è andato. E poi finalmente lo trovi: Wow, that’s my wonderwall!».

Liam Gallagher interpreta così la composizione di suo fratello.

Questa sensazione sta alla base della creazione di Luca Mussi (chef di Illy cafè Monte Napoleone), il quale ha ricreato un “muro delle meraviglie” con una citazione visiva della copertina del singolo.






SECONDO / CHAMPAGNE SUPERNOVA - Rombo al sesamo nero con spinaci al profumo di zenzero e ravanelli in agrodolce

Daniele Zennaro (chef del Marciano pub di Venezia)


Creativa inconsapevolezza dicevamo, già.

Noel Gallagher disse: ”Slowly walking down the hall/faster than a cannonball non significa nulla. Ma dimmi, quando hai di fronte 60.000 persone che la stanno cantando, non sanno forse cosa significa? Significa qualcosa di diverso per ognuno di loro.”

Questa è la magia di una canzone in grado di farti sentire il re del mondo ed allo stesso tempo strapparti l’anima.

Che piatto potrebbe ispirare?

Daniele Zennaro (chef del Marciano pub di Venezia) la vede così: Rombo al sesamo nero con spinaci al profumo di zenzero e ravanelli in agrodolce.






DESSERT / ROLL WITH IT - Ricotta, polline, cenere e bottarga

 Marco Ambrosino ( Chef 28 posti Milano)


La chiusura del menu è affidata a Roll with it che è un vero e proprio inno alla necessità di rispettare la propria identità e la propria creatività:

You gotta roll with it

(Devi affrontare la situazione)

You gotta take your time

(Devi prenderti il tuo tempo)

You gotta say what you say

(Devi dire quello che devi).

Marco Ambrosino (chef del ristorante 28 posti di Milano) ha trovato un’identità culinaria a questo pezzo: ricotta, polline, cenere e bottarga.

 










Fantastichef 4: il menu di "(What's the story) Morning Glory?"

Fantastichef 4: Oasis - "(What's the story)Morning Glory?" @ Radiofreccia

Fantastichef 4: Oasis - "(What's the story)Morning Glory?" @ Radiofreccia