FANTASTICHEF: IL MENU DI "LED ZEPPELIN IV" DEI LED ZEPPELIN

Uno dei dischi più importanti della storia, il quarto lavoro dei Led Zeppelin ha subito il trattamento Fantastichef ed è stato trasformato in un menu rock'n'roll

Nel 1971 i Led Zeppelin decisero di rispondere alle incessanti critiche da parte della stampa, per i loro precedenti lavori, con un disco in grado di dimostrare la volatilità di quelle stesse parole: LED ZEPPELIN IV.

Esoterismo, sapienza musicale, mistero e canzoni che hanno stravolto le regole radiofoniche sono gli ingredienti che permisero a questo lavoro di rimanere in classifica per oltre 281 settimane, vendendo oltre 23 milioni di copie in tutto il mondo.

ANTIPASTO/GOING TO CALIFORNIA – DIVERSAMENTE AVOCADO TOAST (Luca Mussi, Illy Cafe Milano)

All’inizio degli anni 70 I Led Zeppelin aderirono al movimento vegetariano segnando un cambiamento importante nella loro storia. Evoluzione che il protagonista della canzone affronta ripartendo dalla California, andando alla ricerca della “ragazza con l’amore negli occhi e i fiori nei suoi capelli”

Ricotta al forno, guacamole, tuorlo marinato e prugne Californiane danzano in maniera sinuosa e armonica sotto la direzione di Luca Mussi, chef di Illy Cafe Milano.

PRIMO/STAIRWAY TO HEAVEN – LINGUINE CON ACQUA DI POMODORO, MOSCIOLI DI PORTONOVO E PECORINO ROMANO (Fabrizio Catana, Bosco 131 Perugia)

Stairway to heaven è un mondo troppo grande e delicato per poter essere spiegato.

Il punto è che er creare un’opera d’arte è necessario rispettare tre regole: trasgredire, innovare e dunque comunicare.

Proprio queste tre direttive rappresentano il punto di incontro tra la canzone ed il piatto di Fabrizio Catana, chef del ristorante Bosco 131 di Perugia.

SECONDO/ROCK AND ROLL - FIORENTINA DI CHIANINA CON PATATE PONTE NUOVO E MAIONESE ALLA SENAPE IN GRANI (Daniele Zennaro, Marciano Pub Venezia)

Rock and Roll è la chiara esemplificazione della necessità di andare dritti al punto, non dimenticando mai le proprie radici.

Movimento perpetuo ed incessante, sensualità vocale e potenza incontrollabile sono gli ingredienti del piatto di Daniele Zennaro, Chef del Marciano’s pub di Venezia.

DESSERT/BLACK DOG – PERA, LIQUIRIZIA, CETRIOLO E DRAGONCELLO (Marco Ambrosino, 28 posti Milano)

Il botta e risposta tra la voce di Robert Plant e le scorribande sonore di Jimmy Page, John Paul Jones e John Bonham rende Black dog una delle canzoni più riconoscibili del gruppo.

Marco Ambrosino, Chef del ristorante 28 posti di Milano, ha ricreato questa dinamica giocando con ingredienti e consistenze.