19 maggio 2022

Florence suona gli Stooges di Iggy Pop

Search and Destroy degli Stooges di Iggy Pop è stata rivisitata in chiave acustica da Florence + The Machine per l'edizione deluxe di "Dance Fever"

Mentre il nuovo album "Dance Fever", si appresta ad esordire al primo posto nella classifica degli album più venduti in UK, Florence + The Machine hanno pubblicato un'inedita cover degli Stooges di Iggy Pop.

Florence ha infatti condiviso una versione acustica di "Search And Destroy", classico degli Stooges che apre l'album del 1973 "Raw Power".

Proprio Iggy è stato citato dall'artista britannica tra le sue maggiori influenze per "Dance Fever", insieme ad altri artisti come Leonard Cohen e Nick Cave.

Florence + The Machine e la cover degli Stooges

Raw Power è uno dei grandi capolavori mai abbastanza celebrati del rock. Un concentrato di violenza e potenza sonora con cui, nel 1973, Iggy Pop e i suoi Stooges spiegavano dove sarebbe andato il punk, prima ancora che il genere venisse riconosciuto.

Un'aggressione esplosiva che difficilmente si potrebbe immaginare uscire dalle flautate corde di Florence Welch. Nonostante questo, proprio una cover di Search And Destroy è stata inserita nell'edizione deluxe di "Dance Fever", il nuovo album di Florence + The Machine uscito la scorsa settimana che sembra destinato al primo posto nel Regno Unito dopo una battaglia serrata con Kendrick Lamar.

Inutile dire che la versione di Florence è molto distante dall'originale e stravolge il brano di Iggy rivisitandolo in chiave acustica, pur mantenendo in qualche modo intatto in termini di intensità.



Florence suona gli Stooges di Iggy Pop

L'impatto di Iggy, Nick Cave e Leonard Cohen su King

Florence Welch ha parlato di "Dance Fever" in un'intervista con Zane Lowe, rivelando quanto Iggy Pop, insieme a Nick Cave e Leonard Cohen, sia stato un'influenza per l'ultimo album.

L'impatto dei tre artisti è stato particolarmente importante sul primo singolo 'King', che parla proprio della differenza di genere all'interno della società, sottolineando le difficoltà che le donne dell'industria musicale si trovano a dover affrontare, a differenza degli uomini.

Parlando di King, Florence ha detto: "Pensavo che non sarei più riuscita a scrivere una canzone. King è nata da una reale conversazione avvenuta davvero nella mia cucina e poi è arrivata in questo mondo metafisico ricco di archetipi. In mente avevo questi performer uomini che ho sempre idolatrato, pensavo a Nick Cave, Leonard Cohen".

Dei modelli da seguire che, però, in quanto uomini non devono preoccuparsi di elementi esterni alla sfera musicale, come può essere la maternità per una donna: "Pensavo a come, anche se tutti attraversano grandi cambiamenti, i loro corpi, specialmente andando in tour, hanno la possibilità di rimanere intatti, possono dedicarli completamente al palco. Ho provato a seguire esattamente i passi di queste persone ma mi sono resa conto che non sarei mai potuta essere come loro, che avrei dovuto fare delle scelte, in quanto donna".

Nonostante queste differenze, ha spiegato Florence, il loro impatto dal punto di vista musicale e vocale è comunque percepibile nel brano.

"La cosa divertente è quando canto, cerco ancora di incarnarli", ha concluso Florence, "Lo faccio con la bassa voce baritonale, cerco di imitare Leonard, Nick o Iggy Pop, che è stata una grande influenza. E' questa disperazione del cercare di mantenere l'idea che avevo di me stessa, mentre per tutto il tempo è stata addirittura superata dalla canzone stessa".