Foo Fighters, Dave Grohl parla del rapporto anomalo tra i membri dei Nirvana

Dave Grohl ha descritto come anomalo il rapporto con Cobain e Novoselic all'interno dei Nirvana, a differenza di quello con i membri dei Foo Fighters

Uscirà venerdì 5 febbraio il nuovo album dei Foo Fighters, "Medicine At Midnight" e per l'occasione Dave Grohl sta parlando in giro dell'album affrontando anche, inevitabilmente, il suo passato con i Nirvana. In una recente intervista con Big Issue, Grohl ha paragonato la sua band con quella in cui è diventato famoso come batterista alle spalle di Kurt Cobain descrivendo il rapporto anomalo con lui e Novoselic.

In attesa del decimo album dei Foo Fighters, intanto, la band americana ha anche iniziato a pubblicare una serie di brevi teaser delle canzoni contenute nel disco che danno chiaramente idea del suono che i fan potranno trovare ascoltandolo.

I Nirvana erano anomali

Parlando con Big Issue di "Medicine at Midnight", Dave Grohl si è trovato a mettere a paragone Foo Fighters e Nirvana, le due band della sua vita, sottolineando le differenze tra le due formazioni, specialmente per quanto riguarda il rapporto tra i membri.

Le cose tra Grohl, Krist Novoselic e Kurt Cobain, infatti, andavano diversamente rispetto al rapporto che ora c'è tra i vari membri dei Foo Fighters: "Ovviamente ci volevamo bene, eravamo amici. Allo stesso tempo, però, all'interno dei Nirvana c'era un' anomalia che band come i Foo Fighters non hanno".

Entrando nel dettaglio, Grohl sottolinea come il suo rapporto con Kurt Cobain fosse ben differente rispetto a quello con il batterista dei Foo Fighters Taylor Hawkins: "Dovete considerare che da quando sono arrivato nei Nirvana a quando la nostra avventura è finita sono passati all'incirca solo quattro anni. Non è tanto tempo, se ci pensate. Mi chiedete se ero così intimo con Kurt come lo sono con Taylor Hawkins? Beh, no".

"Vivevo con Krist e sua moglie quando sono entrato per la prima volta nella band - continua il frontman dei Foo Fighters - è durato un mese e poi mi hanno cacciato via, ma abbiamo sempre avuto una sorta di connessione che è andata crescendo dopo la morte di Kurt. Quando vedo Krist, ora, lo abbraccio come se fosse un mio parente ma all'epoca eravamo giovani e il mondo era un posto strano".

Una volta che la band si trovava insieme sul palco, però, le cose cambiavano: "Quell'anomalia emotiva dei Nirvana, però, passava appena imbracciavamo gli strumenti. Se la musica non avesse funzionato non saremmo stati lì tutti insieme e credo davvero che ci esistano delle persone con le quali si può comunicare solo attraverso la musica. In certi casi, anzi, quella può essere un tipo di comunicazione ancora più intensa e profonda".

"Ci sono alcune persone con cui posso sentirmi un po' a disagio - conclude Grohl - ma una volta che indossiamo gli strumenti diventano l'amore della mia vita".

Le nuove anticipazioni da "Medicine At Midnight", 'Making A Fire' e 'Cloudspotter'

Si avvicina sempre di più la data di pubblicazione di "Medicine At Midnight", attesissimo decimo album dei Foo Fighters in uscita venerdì 5 febbraio e la band di Dave Grohl ha deciso di rendere meno amara l'attesa pubblicando i teaser di due nuove canzoni dal disco: 'Cloudspotter' e 'Making A Fire'.

Come promesso nelle numerose dichiarazioni fatte da Grohl negli ultimi mesi, il sound del nuovo album riesce a mantenere le aspettative di avere i riff dei Foo Fighters ma con tanto, tanto groove in più.

Per quanto, sulla carta, sembrerebbe difficile far coesistere il rock della banda americana con ritmi funky, quello che si ascolta nei circa 30 secondi dei nuovi inediti è davvero la sintesi perfetta partorita dalla mente di Grohl per il suo 'party album'. Ancora più di quanto lasciato intendere in brani abbastanza atipici come i singoli 'Shame Shame' e 'Waiting On A War'.


Sognando i Nirvana

Il tema Nirvana ricorre spesso nelle interviste condotte da Dave Grohl per parlare di "Medicine At Midnight" e nonostante gli oltre 25 anni di militanza nei suoi Foo Fighters, la band di Kurt Cobain sembra essere un pensiero ricorrente che non riesce a uscire dalla sua testa.

Parlando con Classic Rock del suo periodo all'interno dei Nirvana, la voce dei Foo Fighters ha detto che la band di "Nevermind" è ancora nei suoi pensieri e spesso sogna di essere ancora su di un palco a guardare le spalle di Kurt: "Continuo a sognare i Nirvana - ha detto Grohl - sogno di essere ancora in una band con loro e che c'è un'arena vuota in attesa del nostro show. Ma non mi metto mai ad ascoltare canzoni come 'Smells Like Teen Spirit' da solo, in modo nostalgico. Per me è solo il ricordo che chi ha scritto quelle bellissime canzoni non è più tra noi. Una sensazione agrodolce".

Cobain, però, resta insostituibile e Grohl ha sottolineato di non sentirsi a proprio agio nel cantare i brani della sua vecchia band: "Non penso riuscirei a cantare le canzoni di Kurt - ha detto - ma mi fa stare bene poter suonare la batteria, esibirmi con Krist e Pat (Smear) e con qualcun altro ad occuparsi della voce".

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