07 febbraio 2025

Gavin Rossdale ha il "cuore a pezzi" per i giovani musicisti

Il leader dei Bush è sconfortato dall'attuale situazione del mercato musicale, molto più difficile del passato, quando già era 'impossibile'

La situazione per i giovani musicisti è molto difficile al giorno d'oggi ed è ben chiara anche ad artisti affermati e con uno storico importante.

Cosa succederebbe se i Bush si affacciassero oggi sul mercato discografico? Gavin Rossdale non ha forse una risposta ma, di sicuro, sa che sarebbe molto più faticoso che in passato.

La rockstar britannica - che pochi mesi fa aveva svelato in anteprima a Radiofreccia di un nuovo album dei Bush - ha parlato con la canadese CBC a proposito delle differenze tra il mondo della musica oggi e quello che ha incontrato in passato.

Tra piccoli club che chiudono, etichette che non investono in progetti a lungo termine e costi per andare in tour sempre più folli, per non parlare dei mancati ricavi dalla vendita dei dischi a causa delle piattaforme di streaming, essere musicisti oggi è qualcosa di ancora più complicato e frustrante che una volta e chiunque voglia cimentarsi in questa impresa deve essere ancora più incosciente e appassionato di un tempo.

Gavin Rossdale ha il "cuore a pezzi" per i giovani musicisti
PHOTO CREDIT: Christopher Johnson

Gli artisti fregati

Gavin Rossdale, che con i Bush è attivo ormai da moltissimo tempo, ha mostrato tutta la sua simpatia e preoccupazione nei confronti dei giovani musicisti che si trovano ad affrontare difficoltà enormi in un ambiente, se non ostile, sicuramente poco supportive.

"Sono stato un musicista per tutta la mia vita e non riesco a trovare le parole per spiegare a qualcuno come farlo, come cresci partendo dal basso, come riesci a fare una carriera del genere", ha detto Rossdale a proposito di possibili consigli da dare ai giovani. "Credo sia terrificante perché, come fanno i musicisti, le giovani band ad essere pagate? Non riesco a capirlo, non lo so. Forse riesci a fare una canzone con un sacco di streaming ma poi sappiamo che Spotify paga a malapena e, qualsiasi cosa paghino, le case discografiche si accertano di prendersi la maggior parte prima che i soldi arrivino all'artista. Quindi è lo stesso affare: artisti che vengono fregati, case discografiche che fanno una fortuna e prendono tutti i soldi. ".




Con il cuore a pezzi

Il problema è che la musica per qualcuno è una questione di soldi ma per altri è passione e una necessità. Per questo motivo gli artisti sono in una ulteriore posizione di svantaggio, pronti ad essere vittime del loro stesso amore per la musica.

"Sono sempre gli stessi schifosi affari ma, se ti piace, cosa fai? Fai semplicemente del tuo meglio. Ovviamente si possono fare dei soldi andando in tour ma ci vuole un po' per farsi un reperotrio, quindi avere un pubblico è sempre giocare con la sorte", ha aggiunto Rossdale. "La differenza è che penso che ora sia molto più difficile fare musica e già alla mia epoca era quasi impossibile. Non sono quali siano le probabilità ma non è una bella sensazione per i giovani musicisti, il che mi spezza il cuore perché abbiamo sempre bisogno di musica. Abbiamo bisogno delle opinioni delle persone".

La soluzione, ovviamente, non può mai essere l'intelligenza artificiale. "Può prendersi cura di molte cose ma qua si tratta di persone che si relazionano con altre persone o riuscire a scrivere delle parole oneste con le quale il pubblico possa relazionarsi, trarre forza. Questo scambio non scomparirà mai perché le persone continueranno ad essere arrabbiate e a cercare altre persone che le capiscano".