Geezer Butler, bassista dei Black Sabbath, ha raccontato di come il termine 'heavy metal' sia stato associato per la prima volta alla band guidata da Ozzy Osbourne in modo poco lusinghiero.
Dopo una recensione che descriveva il sound dei Sabbath paragonandolo a quello di un mucchio di ferraglia, infatti, l'espressione utilizzata in futuro per definire un genere ed una sottocultura diventò una presa in giro per la band.
I Black Sabbath e l'heavy metal
Che si tratti del rock, del punk dell'heavy metal, i nomi che definiscono generi e sottoculture e sono ormai termini associati automaticamente con qualcosa che conosciamo bene, hanno le più svariate origini. Possono descrivere il movimento, la danza che unica musica può far fare, possono descrivere un'attitudine e possono anche nascere come qualcosa di completamente diverso dall'utilizzo che ne facciamo tutti i giorni.
E' il caso di un termine sacro come 'heavy metal', qualcosa che nella comunità musicale va automaticamente ad indicare un suono ben preciso e, ancora di più, uno stile e una sottocultura.
Stando a quanto dice il bassista dei Black Sabbath Geezer Butler, il termine 'heavy metal' in un primo momento non aveva per niente quel significato 'fico' che gli viene attribuito oggigiorno, anzi.
Parlando con Eddie Trunk nel suo podcast, Butler sostiene che la prima volta che venne accostato il termine 'heavy metal' ai Black Sabbath fu in modo sarcastico e per niente lusinghiero: "Quando eravamo in tour in America, penso che si trattasse del nostro secondo tour negli States, qualcuno ci recensì scrivendo 'Questa non è musica, suona come un mucchio di ferraglia pesante che si scontra", spiega Butler.
In un attimo quel rumore di ferro pesante, fu adottato anche in madre patria: "In qualche modo la cosa arrivò fino in Inghilterra e, da allora, diventò un modo sarcastico per etichettarci. Per qualche motivo ci è rimasto appiccicato".