Gene Simmons: "I 20enni non sanno chi siano Nirvana e Pearl Jam"
Il bassista dei KISS è tornato con il mantra de 'il rock è morto' e si dice convinto che i giovani di oggi non conoscano il rock degli ultimi 40 anni
Siete giovani e amate la musica rock? Bene, Gene Simmons è convinto che non siate in grado di riconoscere artisti come Nirvana o Pearl Jam.
Il bassista dei KISS, certamente non estraneo a dichiarazioni controverse, ha da tempo intrapreso una sorta di personale battaglia contro i giovani ascoltatori di musica che, in qualche modo, vede come tra i principali responsabili della crisi di settore.
In passato spesso Simmons aveva decretato la morte del rock e, parlando in una recente intervista della questione, ha insistito nuovamente sulla totale mancanza di cultura rock per una generazione che non ha potuto vivere di prima mano le più grandi band del genere.
Il rock è morto? Gene Simmons ne è sempre convinto
Il rock è morto. Questo è il mantra che Gene Simmons dei KISS ripete ormai da diversi anni e non sembra aver cambiato idea.
Intervistato nel podcast The Zak Kuhn Show, Simmons è tornato sulla sua argomentazione secondo cui l'epoca recente non ha visto band in grado di avere un impatto tale da cambiare il corso della storia.
Come già spiegato in passato, secondo Simmons dal 1958 al 1988 il mondo ha potuto testimoniare la venuta di band artisti leggendari come Elvis, Beatles, Rolling Stones, Hendrix, Pink Floyd, Bowie, AC/DC, Led Zeppelin, Prince.
"Dal 1988 ad oggi, invece, dopo 40 anni almeno, 35 di sicuro, chi sono i nuovi Beatles?", si è chiesto.
Quando l'intervistatore ha nominato i Nirvana, Simmons ci ha tenuto a precisare come il paragone non regga: "Smettila! Io sono un grande fan ma siamo accecati. Se camminassi per strada e chiedessi ad un ventenne 'Chi è il bassista dei Nirvana?' non saprebbe di cosa stai parlando. Oppure, 'Sai cantare una canzone dei Nirvana'? No. I Beatles e, in maniera leggermente minore, gli Stones ed Elvis...tutti li consocevano. Tutti conoscevano i Beatles, anche se odiavi la musica rock".
Dimmi tre canzoni !
Stesso discorso vale per la band di Eddie Vedder. "Se cammini per strada e, a caso, chiedi al primo giovane che incontri, un ventenne, di nominarti qualcuno dei Pearl Jam, beh, buona fortuna! Nominami o parlami di una canzone, canticchiala. Non sono in grado! Le masse non hanno idea di chi sia nei Phish, una delle mie band preferite, o nei Pearl Jam. A meno che tu non sia un fan non ne avrai la minima idea!".
La prova del fuoco sarebbe arrivata con la classica tecnica delle 'tre canzoni' che vedrebbe protagonista ogni persona con indosso la t-shirt di una band rock, possibilmente acquistata nel più vicino negozio di fast fashion.
Simmons ha infatti raccontato di quando suo figlio Nick avvicinò una ragazza che indossava una t-shirt dei Rolling Stones chiedendole se fosse una fan e lei rispose che non aveva idea di chi fossero ma che amava il design. Quando Simmons Jr. nominò Mick Jagger, la ragazza esclamò: "Ah, certo! Il serial killer!".
Le accuse di Simmons ai giovani
Nel corso degli ultimi anni il bassista dei Kiss Gene Simmons ha più volte parlato dello stato di salute del rock dichiarando che per lui 'il rock è morto' e i colpevoli sono i giovani che, utilizzando i servizi di streaming, hanno scelto di non pagare sufficientemente gli artisti: "Il rock è stato ucciso perché è sempre più difficile guadagnare qualcosa dalla scrittura delle canzoni", aveva detto Simmons alcuni anni fa durante un'intervista con Esquire, concetto ribadito poi anche in altre interviste.
"Il rock è morto in tutti i sensi e i responsabili sono i giovani fan. Avete ucciso la cosa che amate perché, nel momento in cui è arrivato lo streaming, avete spazzato via le possibilità per nuove, grandi band che sono nell'ombra e che non possono lasciare i loro lavori di tutti i giorni perché non guadagnerebbero un centesimo dal fare musica. Gli assassini sono i fan e il business è morto".
Dichiarazioni, quelle del bassista dei KISS, che hanno ovviamente suscitato nel tempo diverse reazioni, sia da parte di colleghi della stessa generazione che, ovviamente, da parte di giovani artisti.
Le risposte di Alice Cooper e Greta Van Fleet
Uno dei primi a rispondere alle 'accuse' di Simmons fu Alice Cooper che, sottolineando il fiuto degli affari di Simmons, prese le difese di tanti giovani musicisti
"Vorrei che Gene mi facesse da commercialista perché è un grande uomo d'affari e, dal punto di vista del business dire che il rock è morto è forse un discorso valido. Però vi garantisco che proprio ora, da qualche parte a Londra, in qualche garage stanno imparando le canzoni degli Aerosmith, quelle dei Guns N'Roses. Da qualche parte c'è un gruppo di ragazzini che sono lì con le loro chitarre e la loro batteria e stanno cercando di imparare l'hard rock", ha detto in un'intervista il re dello shock rock."E anche negli Stati Uniti i sono un sacco di giovani band che vogliono riportare in vita tutta l'idea dell'hard rock e quindi, in qualche modo, il rock è proprio dove dovrebbe essere. Non siamo nei Grammys, nel mainstream, il rock and roll è lì fuori con tutta la sua attitudine da fuorilegge. All'epoca eravamo tutti degli outsiders e poi siamo diventati mainstream e, se ci pensate, l'unica musica a non essere mai morta è proprio l'hard rock che ha saputo passare attraverso l'epoca del punk, della disco, dell'hip hop. Siamo dei sopravvissuti e fra 30-40 anni questo genere funzionerà ancora".
Una risposta alle accuse di Gene Simmons non poteva che arrivare anche dai Greta Van Fleet, la band che più di tutte negli ultimi anni ha cercato di far avvicinare il mondo del rock classico a quello dei giovani. Il frontman della band Josh Kiszka che si è espresso in questi termini al NME:
"Forse è il mondo del rock che si ricorda lui ad essere morto, non saprei - ha detto il cantante dei Greta Van Fleet - Io penso che il rock'n'roll sia un genere molto eclettico. Ogni volta arriva una nuova generazione che lo reinterpreta a modo suo e nel corso degli anni ho sentito un sacco di volte la gente parlare di questa cosa. Secondo me il rock'n'roll può essere dormiente in alcuni momenti ma non puoi uccidere qualcosa che supera il concetto di tempo. E' un'attitudine, uno spirito, una celebrazione. Secondo me si passa il testimone e il tempo scorre".
"Penso che un sacco di persone non siano d'accordo con Simmons - ha concluso Josh Kiskza - ed uno, lo so per certo, è Elton John, perché ho sentito con le mie orecchie che lo diceva".