Gibson nella bufera per il video di un ex impiegato
Nel filmato emerso online decine di chitarre distrutte da un mezzo pesante
L'ex dipendente di Gibson BJ Wilkes ha recentemente pubblicato in rete un video in cui un cingolato passa sopra decine di chitarre Firebird X distruggendole. L'uomo, che per sei anni si è occupato di testare e riparare gli strumenti, sostiene che lo 'scempio' sia stato effettuato a causa delle scarse vendite dello strumento.
"Gibson letteralmente non riusciva a vendere quelle chitarre, che però erano nei registri - ha dichiarato Wilkes al canale Guitologist - aggiungendo che la nuova proprietà stava "cercando di sistemare il casino prima della fine dell'anno fiscale".
Entrando nello specifico, nell'intervista Wilkes aggiunge che: "Firebird X era una chitarra orribile con troppa tecnologia basata su Windows 98 o qualcosa del genere. Alla Gibson ho visto prendere 10, 20 ES chitarre al giorno dipinte e pronte e distruggerle solo perché c'era qualche piccolissima imperfezione".
Il modello Firebird X era stato lanciato nel 2011 durante la presidenza del ex CEO Henry Juzkiewicz, sostituito da James Curleigh poco meno di un anno fa in seguito a problemi di debiti e seguente bancarotta.
Inutile sottolineare come il video abbia fatto piovere una serie di critiche per l'opportunità di riallocare le chitarre donandole a scuole e associazioni che si occupano di educazione musicale o semplicemente di riutilizzarle invece che distruggerle.
Dalla casa di produzione non arriva smentita sulla veridicità del video ma una giustificazione che sottolinea come qulle fosse. "Un gruppo isolato di Firebird X costruite tra il 2009 e il 2011 che erano irrecuperabili e danneggiate a causa di componenti poco sicuri. Non era possibile donare questo gruppo isolato di Firebird X perché inutili per qualsiasi causa e quindi sono state distrutte".
Che sia vero o meno l'impatto sull'azienda si è fatto sentire tanto da spingere la Gibson ad annunciare l'impegno di dare una "chitarra al giorno per i prossimi 1000 giorni per aiutare i programmi di educazione musicale con poche risorse, supportare la cultura musicale e incoraggiare la creazione di musica".
