28 settembre 2021

Glastonbury, le tracce di droga nelle urine del pubblico danneggiano la fauna locale

Uno studio riporta che il terreno e le acque intorno il festival di Glastonbury sarebbero in pericolo a causa degli stupefacenti versati dal pubblico

Una ricerca condotta da un'università gallese afferma che la natura nei dintorni del Festival di Glastonbury sarebbe in pericolo per l'eccessivo quantitativo di sostanze stupefacenti presenti nel terreno e nelle acque del vicino fiume Whitelake.


Tracce di droga

Sono alcune le caratteristiche tipiche di ogni festival britannico che si rispetti: musica di ogni genere, molti palchi, pozze di fango e stivali di gomma, litri di birra e quantità importanti di stupefacenti.

Ecco che arriva allora una notizia dal Festival di Glastonbury, uno tra gli eventi simbolo della stagione festivaliera che avrebbe festeggiato i 50 anni di attività nel 2020.

Le celebrazioni per l'anniversario, per ora, sono rimandate al 2022 ma c'è da chiedersi se al ritorno del pubblico nell'area di Worthy Farm ci sarà un numero raddoppiato di toilette chimiche.
Il motivo è da ricercarsi in uno studio condotto da alcuni scienziati secondo cui le tracce di sostanze illegali rilevate nelle acque del vicino River Whitelake starebbero mettendo in pericolo la fauna locale.

A riversare le tracce di droga nel fiume sarebbero gli stessi spettatori che, invece di utilizzare i bagni chimici, si affidano alle rive del Whitelake e ai prati circostanti.

La quantità di droga presente nelle urine del pubblico versate nelle acque del fiume sarebbe tale da poter danneggiare tutta le forme di vita del River Whitelake, specialmente una rara specie di anguilla tipica della zona.


Glastonbury, le tracce di droga nelle urine del pubblico danneggiano la fauna locale

L'indagine e la campagna del Festival di Glastonbury

Entrando nello specifico, l'indagine riporta che dopo l'edizione 2019 del festival di Glastonbury, il quantitativo di MDMA che andava dalla venue alla foce seguendo il corso del fiume era maggiore di 104 volte rispetto a quella nel verso opposto.

La spiegazione sulla vicenda arriva direttamente dal ricercatore Dan Aberg dell'Università gallese di Bangor che al The Guardian ha spiegato: "La contaminazione illecita di droghe derivante dalla minzione pubblica avviene in ogni festival musicale. Purtroppo la vicinanza di Glastonbury al fiume, fa sì che le droghe rilasciate dal pubblico abbiano poco tempo per degradarsi nel terreno prima di entrare nel fragile ecosistema di acqua dolce".

L'organizzazione del festival si è fatte sentire sulla questione dicendo che l'analisi dei corsi d'acqua viene sempre fatta durante i festival insieme all'Agenzia per l'ambiente che dopo l'edizione del 2019 non ha sollevato alcuna preoccupazione in merito.

La minzione pubblica è però un vero problema per il festival di Glastonbury che prima dell'edizione 2019 aveva addirittura lanciato una campagna chiamata "Don't Pee On The Land" per invitare il pubblico ad utilizzare correttamente i bagni chimici e i servizi igienici approntati nella venue per non contaminare il terreno.

Campagna che però, pare, non ha dato i frutti sperati.