Gli Eagles tornano sul palco dopo la morte di Glenn Frey

L'evento nei prossimi mesi per un festival. Forse il figlio Deacon prenderà il posto del chitarrista

Don Henley ci ha ripensato. All'indomani della morte del cofondatore degli  Eagles Glenn Frey, scomparso il 18 gennaio 2016 a 67 anni per complicazioni dopo una polmonite, il batterista aveva dichiarato la fine della storia della leggendaria band, iniziata nel 1971 per un percorso che nel tempo avrebbe fruttato ben 150 milioni di dischi. L'ultima performance live degli Eagles senza Frey era stata alla cerimonia dei Grammy Awards dello scorso anno. Henley disse poi: "Non credo ci vedrete mai più su un palco, questo è un addio finale, appropriato per celebrare Glenn". Ma il gruppo di "Hotel California" ci ha abituati a clamorosi cambi di passo: si erano già sciolti tra il 1980 e il 1994, salvo affrontare, in seguito, sporadiche tournée. E stavolta a riportarli in scena sarà un nuovo festival, denominato "Classic East Classic West", che si terrà nei prossimi mesi tra New York e Los Angeles, e che prevede in cartellone anche i Fleetwood Mac.

Un insider discografico ha precisato che la decisione di riunirsi non è stata presa a cuor leggero, e che "nessuno di loro ha bisogno di denaro, ma vista la pressante richiesta dei fans stanno pensando a come mettere su un tributo che rispetti la memoria di chi non c'è più". Gli Eagles stanno ancora valutando come sostituire Frey, e sembra abbiano già avviato trattative segrete con alcuni performer di rilievo. Una seconda ipotesi è che siano i membri superstiti a dividersi le sue parti sul palco (Glenn era anche fondamentale per le armonie vocali e il canto solista, oltre che alla chitarra), un'altra, ventilata proprio da Henley ("per me è l'unica che abbia un senso profondo"), è che sia il 22enne Deacon Frey a subentrare, viste le qualità tecniche che sembra aver ereditato dal padre.

Eagles - How Long

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