14 febbraio 2022

Gli Scorpions su come sopravvivere al grunge

Il chitarrista degli Scorpions Rudolph Schenker ha parlato di come la band tedesca ha affrontato l'esplosione di grunge a alternative negli anni '90

Rudolph Schenker, storico chitarrista degli Scorpions, ha raccontato in un'intervista di come la band tedesca è riuscita a superare indenne gli anni '90. Nonostante il rischio di essere schiacciati dall'esplosione del grunge e  della scena alternative, gli Scorpions hanno fatto in modo di evitare la collisione con una scena che nel giro di pochi anni ha completamente ribaltato i gusti dei giovani.

La risposta degli Scorpions al grunge

Quando negli anni '90 il grunge e l'alternative hanno preso con la forza il mercato discografico mondiale, molte band legate ad uno stile classico hanno rischiato di scomparire. Le band hard rock e classic rock, almeno, si sono viste davanti una nuova realtà totalmente diversa sia dal punto di vista del suono che da quello dello stile e dei valori. Uno stravolgimento che ha creato una frattura a volte difficile da gestire, una rivoluzione che mise in difficoltà le band della vecchia guardia che cercarono di affrontarla.

Per gli Scorpions, però, le cose andarono diversamente e sulla questione si è espresso lo storico chitarrista della band tedesca, Rudolph Schenker.
Intervistato da Metal Hammer, Schenker ha spiegato la strategia degli Scorpions per non soccombere davanti ad un fenomeno del genere.

La mossa attuata dalla band tedesca, infatti, fu quella di evitare l'uragano travolgente del grunge che stava colpendo America ed Europa, concentrandosi su altri scenari:"Quando la musica grunge e quella alternative sono esplose, noi suonavamo in Asia, in posti come la Thailandia e le Filippine, dove suonavamo ancora in degli stadi enormi" - ha spiegato Schenker - "Perché combattere il grunge in Europa ed in America quando potevamo fare degli show enormi in posti come Russia e Taiwan? C'era una nuova generazione di tedeschi che stava andando in Russia, non con i carri armati ma con le chitarre, per portare pace e amore".

Parlando ancora di quegli anni, il chitarrista degli Scorpions continua"C'è un'intervista dei Metallica in cui gli chiesero in quanti paesi avevano suonato e, non ricordo se James o Kirk, loro risposero 'non in tanti quanto gli Scorpions!'. Non avevamo paura e la cosa dava i suoi frutti: in Thailandia, ad esempio, abbiamo venduto più di Michael Jackson. Qualcosa come 20 dischi di platino".

Gli Scorpions su come sopravvivere al grunge

50 anni di successi e Rock Believer

Sono ormai passati 50 anni dal primo album degli Scorpions "Lonesome Crow" che usciva proprio nel febbraio del 1972.

50 anni in cui la band tedesca ha collezionato un successo dopo l'altro, una carriera importante che Schenker ricorda con grande gratitudine.

"A volte ci penso e mi viene da piangere, perché sono colpito da quanto abbiamo imparato e da cosa abbiamo passato insieme", ha detto il chitarrista, "Ad un certo punto eravamo il secondo artista di maggior successo dopo solo Peter Frampton. Era fantastico, davvero dei tempi incredibili".

Dopo 50 anni, però, gli Scorpions sono ancora qui e a fine mese uscirà il 19° album "Rock Believer".

La band ha trascorso molto tempo insieme in studio ad Hannover durante la pandemia, ricreando quell’energia unica che li ha sempre contraddistinti e creando brani destinati a divenire futuri classici del rock. “L’album è stato scritto e registrato nello stile classico degli Scorpions, con composizioni di Schenker/Meine. Siamo davvero tornati all’essenza della musica che ci ha caratterizzati fin dall’inizio” - ha raccontato il frontman Klaus Meine - : “abbiamo registrato questo disco come una band, live, in un’unica stanza, come si faceva negli anni ’80. Non vediamo l’ora di ripartire e suonare per i nostri fan, di nuovo”.

L'annuncio di Rock Believer era stato annunciato dal primo singolo 'Peacemaker', raccontato in diretta su  Radiofreccia proprio da Rudolf Schencker e Klaus Meine.

'Chi è il peacemaker, il pacificatore, nella band?', aveva detto a Radiofreccia Rudolph Schenker, "Penso che tutti noi lo siamo, siamo tutti per la pace. A proposito del pezzo è stato Klaus ad avere l'idea dei versi e sono piaciuti a tutti noi. Quindi io e gli altri abbiamo creato i riff, la melodia, è stato di ispirazione. Se hai un argomento o dei versi interessanti su cui lavorare è qualcosa di ispirazione. La cosa particolare per noi in questo disco è stato il comporre le canzoni partendo dai versi intorno ai quali abbiamo voluto creare una grande atmosfera. Prima funzionava al contrario ed è uno dei motivi per cui Rock Believer suona fresco".


Scorpions @ Radiofreccia