Darryl Jones, da tempo bassista con i Rolling Stones, ha parlato delle pretese della band in vista del tour 2024 che li porterà ad esibirsi (per ora) in Nord America.
Le richieste delle rockstar quando sono on the road sono spesso bizzarre ed eccessive (vene avevamo parlato QUI) ma anche quelli che possono sembrare lussi ragionevoli, a volte, vengono ridotti con il passare del tempo.
E questo certo non perché gli artisti in questione abbiano perso in popolarità, anzi, ed è proprio ciò che è successo con gli Stones.
Gli Stones e le pretese ridotte per il tour
A volte le star possono essere davvero difficili da gestire e accampano pretese in grado di far impazzire anche il promoter più preparato.
Gli Stones, da questo punto di vista, hanno spesso avuto delle pretese sì da band del loro livello ma mai davvero folli. Ognuno, del resto, ha le proprie passioni, le proprie necessità per rilassarsi prima di salire sul palco e le coccole che sono spesso superflue, se non per accarezzare l'ego.
Da questo punto di vista la leggendaria rock band britannica, che si appresta a partire per l'ennesimo tour, sembra aver tirato i remi in barca.
A parlarne è stato Darryl Jones, da tempo bassista degli Stones, in un'intervista a Rolling Stones in vista delle date a supporto del nuovo album "Hackney Diamonds" che la band ha annunciato per il Nord America.
Una volta, ad esempio, una delle richieste principali di Jagger e Richards era una enorme sala giochi attrezzata con tutto il necessario per svagarsi, dal biliardo ai videogame.
Richieste che sembrano essere state messe da parte conservando, però, un punto fondamentale del camerino di Keith Richards.
"Realizzavano delle stanze ad hoc utilizzando tende e cose del genere. Avevamo una sala giochi attrezzata di tutto punto, con tantissimi videgiochi da corse, di quelli dove ti puoi sedere e cose del genere. Adesso quelle cose sono state un po'ridotte ma Keith ha ancora ciò che ama, ovvero la Shepherd Pie".
Il piatto, un pasticcio di carne e verdure tipico della cucina britannica, sembra essere l'unica cosa a cui il chitarrista non sa rinunciare. Il cibo, come spiegato da Jones, sembra essere davvero la cosa più importante: "Anche io e il tastierista abbiamo il nostro rider. C'è davvero tantissimo cibo nel backstage".