28 febbraio 2022

Gli U2 e la svolta politica di War

Usciva il 28 febbraio 1983 "War", terzo album degli U2 che segnò la svolta politica della band e gettò le basi per una carriera 'da stadio'

Il 28 febbraio 1983 gli U2 pubblicavano il terzo album, "War". Il disco segnò un momento cruciale per la carriera della band irlandese, diventando la base su cui gli U2 avrebbero costruito la loro carriera di band da stadio. Un album dalle tematiche importanti e dal suono ricco che portò gli U2 ad un nuovo livello.

War, la svolta degli U2

In giorni questi, un album intitolato "War", guerra, sembra tanto straniante quanto attuale.

Il terzo album degli U2 fu pubblicato il 28 febbraio del 1983, un disco che segnò una svolta decisa e decisiva nella carriera della band irlandese.

Dopo la spiritualità di "October", Bono Vox era pronto a tornare con una versione della band più decisa e più apertamente politica, già a partire dal primo singolo che ne anticipava la pubblicazione: New Year's Day.

Nata come una canzone scritta dal frontman degli U2 per la sua Ali, New Year's Day si è presto trasformata in un brano politico ispirato dal Sindacato autonomo dei lavoratori polacchi, Solidarność.

Uno sguardo all'Est Europa che in queste ore è drammaticamente il punto focale dell'interesse internazionale. Al centro la guerra, la battaglia, i diritti civili, la sofferenza proveniente dal conflitto e i suoi strascichi, visti da una band proveniente da un territorio che gli scontri armati li conosceva bene.



Gli U2 e la svolta politica di War

Una band da stadio

Bono cominciò a scrivere i testi mentre era in luna di miele in Giamaica, dopo il matrimonio con Ali avvenuto nell'agosto del 1982. Un momento di pausa dopo la routine del tour e dei festival che si rivelò essere ugualmente prolifico per la band.

War fu registrato, come Boy e October, ai Windmill Lane Studios di Dublino e fu prodotto da Steve Lillywhite. Rispetto al precedente lavoro, però, gli U2 alzarono il tiro, non solo dal punto di vista dei temi. Se October sembrava un album con dei pezzi buoni ma un po'insipidi, War regalò alla band un rinnovato vigore, gettando le basi per il futuro negli stadi.

E in tour gli U2 cominciarono a presentare le canzoni del disco, suonandole in alcune date fatte sul finire del 1982, un test perfetto per vedere l'effetto di alcune delle canzoni più rappresentative.

War era un disco che suonava in modo 'ampio', una colonna sonora che si apriva con il ritmo marziale di Sunday Bloody Sunday, il brano più politico mai pubblicato dagli U2. Il riferimento, ovviamente, è alla situazione politica dell'Irlanda del Nord e nello specifico al massacro di Bogside del 1972.

Temi, quelli affrontati in War, che sembrano volersi allontanare dall'innocenza e spiritualità del precedente album. La sfera emotiva è presente, sì, ma sempre legata agli effetti del conflitto, la guerra intesa dal punto di vista politico, la guerra come violenza, ma anche e soprattutto dal punto di vista umano.

Gli stessi concetti sembravano insediarsi anche nel suono, meno riverberato, più crudo, più vicino alle origini punk della band.

E proprio il suono di War diventò il suono che avrebbe definito gli U2 nei decenni a seguire, un suono ricco, intenso, pieno, la base di inni da cantare in uno stadio.

War si rivelò essere un successo, il più grande successo commerciale fino ad allora per gli U2, e andò dritto al primo posto in classifica nel Regno Unito, spodestando "Thriller" di Michael Jackson. Si trattò di un successo forse inaspettato, almeno nelle proporzioni, che gli U2 replicarono anche dall'altra parte dell'Oceano dove raggiunsero la 12° posizione nella classifica degli album più venduti negli Stati Uniti.

Un trampolino che avrebbe lanciato gli U2 nell'Olimpo dei più grandi, per sempre.