14 ottobre 2021

Green Day, la scialuppa di salvataggio di Nimrod

Il 14 ottobre 1997 il trio californiano pubblicava Nimrod, l'album che li salvò dal disastro

Il 14 ottobre 1997 i Green Day davano alle stampe "Nimrod", un album inusuale che consentì alla band di riprendere in mano la propria vita e trasformarsi nuovamente in una delle formazioni rock più popolari del mondo.

Una scialuppa di salvataggio

Quando uno pensa ai Green Day l'associazione è subito con il punk rock californiano, un genere che il trio della Bay Area ha ampiamente contribuito a popolarizzare portandolo in tutte le classifiche.

Se si scorrono poi le canzoni più celebri e amate tra quelle scritte da Billie Joe Armstrong c'è una buona probabilità di trovare in Top 5 un brano come 'Good Riddance (Time Of Your Life)' un grande vaffanculo all'amata di turno in chiave acustica.

Un apparente controsenso che, però ha in qualche modo segnato una svolta definitiva nella carriera dei Green Day grazie all'album che la conteneva, "Nimrod".

Pubblicato il 14 ottobre del 1997, "Nimrod" è stato infatti una vera e propria scialuppa di salvataggio per i Green Day che dopo il successo interplanetario di "Dookie" erano rimasti impigliati in loro stessi.



Una band esausta

Grazie al primo lavoro con una major uscito tre anni prima i Green Day erano diventati una delle band rock emergenti più popolari del mondo, con tutto il carico di soddisfazioni ma anche di stress e aspettative da soddisfare che ne consegue.Un treno in corsa che cercarono di tenere ad alta velocità con il successivo "Insomniac" che non andò male ma non riuscì certo a mantenere alta l'asticella delle vendite.

I Green Day erano allo stremo e cancellarono le ultime date del tour di Insomniac, incapaci di gestire la pressione, esausti da quegli anni esaltanti ma devastanti, per tornare a casa dalle loro famiglie.

Una pausa era necessaria e proprio da quella pausa nacque la consapevolezza che la band dovesse prendere una nuova direzione, uscire dalla comfort zone di quel mostro punk rock a tre teste e prendersi dei rischi prima che la nave si schiantasse nella punta dell'iceberg.

Quella consapevolezza obbligò Billie Joe, Mike e Tré Cool ad affrontare la musica in modo diverso, concedersi più tempo concentrandosi più sul songwriting, dandosi delle possibilità. Quattro furono i mesi che i Green Day passarono a Los Angeles per realizzare il disco.



Green Day, la scialuppa di salvataggio di Nimrod

La nuova consapevolezza dei Green Day

In questo contesto prendeva forma un disco come Nimrod, ben lontano dai precedenti lavori della band, molto meno limitato in termini di palette sonora e aperto a influenze di ogni tipo.

Dal punk che li aveva resi famosi al rockabilly alla ballata acustica i Green Day non avevano mai sperimentato così tanto. Anche dal punto di vista dei versi Nimrod fu l'album del cambiamento, della maturità per Billie Joe che dal cazzeggio puro cominciò ad essere più intimo e personale.

Una scelta che se da una parte spiazzò i fan della prima ora e che non pagò immediatamente in termini di vendite, fu fondamentale per fare uscire la band dall'empasse in cui si era cacciata e diede il via alla nuova vita dei Green Day che da lì presero il volo diventando, di nuovo, una delle più grandi rock band in circolazione.