Greta Van Fleet contro Gene Simmons: "Il rock è morto? Si sbaglia"

Il cantante dei Greta Van Fleet Josh Kiszka risponde a Gene Simmons dei KISS dicendo che il rock non è morto

I Greta Van Fleet hanno risposto al bassista dei Kiss Gene Simmons che da tempo rilascia interviste in cui dichiara che, secondo lui, il rock è morto. La giovane band americana è invece del parere opposto e, parlando con NME, ha deciso di raccontare la propria visione del genere rock che, dice Josh Kiszka, è tutto tranne che morto.

Per Gene Simmons il rock è morto...

Nel corso degli ultimi anni il bassista dei Kiss Gene Simmons ha più volte parlato dello stato di salute del rock dichiarando che per lui 'il rock è morto' e i colpevoli sono i giovani che, utilizzando i servizi di streaming, hanno scelto di non pagare sufficientemente gli artisti: "Il rock è stato ucciso perché è sempre più difficile guadagnare qualcosa dalla scrittura delle canzoni", aveva detto Simmons alcuni anni fa durante un'intervista con Esquire, concetto ribadito recentemente in un'intervista radiofonica in cui il Demone ha dichiarato: "l rock è morto in tutti i sensi e i responsabili sono i giovani fan. Avete ucciso la cosa che amate perché, nel momento in cui è arrivato lo streaming, avete spazzato via le possibilità per nuove, grandi band che sono nell'ombra e che non possono lasciare i loro lavori di tutti i giorni perché non guadagnerebbero un centesimo dal fare musica. Gli assassini sono i fan e il business è morto".

... per i Greta Van Fleet, no

Una risposta alle accuse di Gene Simmons non poteva che arrivare dai Greta Van Fleet, la band che più di tutte negli ultimi anni ha cercato di far avvicinare il mondo del rock classico a quello dei giovani. Il frontman della band Josh Kiszka, che di anni ne ha appena compiuti 25, ha voluto rispondere alle dichiarazioni del vecchio Simmons in una recente intervista concessa al NME per parlare dell'ultimo album della band, "The Battle At Garden's Gate": "Forse è il mondo del rock che si ricorda lui ad essere morto, non saprei - ha detto il cantante dei Greta Van Fleet - Io penso che il rock'n'roll sia un genere molto elastico, un genere molto eclettico. Ogni volta arriva una nuova generazione che lo reinterpreta a modo suo e nel corso degli anni ho sentito un sacco di volte la gente parlare di questa cosa. Secondo me il rock'n'roll può essere dormiente in alcuni momenti ma non puoi uccidere qualcosa che supera il concetto di tempo. E' un'attitudine, uno spirito, una celebrazione. Secondo me si passa il testimone e il tempo scorre".

"Penso che un sacco di persone non siano d'accordo con Simmons - ha concluso Josh Kiskza - ed uno, lo so per certo, è Elton John, perché ho sentito con le mie orecchie che lo diceva".

Sam Kiszka a Radiofreccia: "Importante che i giovani abbiano voce in capitolo"

Sull'importante dei giovani era tornato anche il fratello di Josh, il bassista dei Greta Van Fleet Sam Kiszka, intervistato da Radiofreccia. Parlando dell'ultimo album della band "The Battle At Garden's Gate", Sam ha voluto spiegare come l'armata pacifica protagonista del primo album della band "Anthem of The Peaceful Army" era scesa sul campo di battaglia perché attaccata dal vecchio mondo.

Un modo di ragionare e di comportarsi vecchio e negativo che sembra stridente messo accanto a quello dei tanti giovani che hanno sempre più qualcosa da dire e che si espongono per affrontare una serie di temi di attualità importanti: "Il nemico è il vecchio mondo, credo. Penso che sia la lotta contro quell'infrastruttura di malignità, avidità e ricchezza. Penso che lottare contro questo sia l'intera idea. Ed è molto reale in questo mondo, c'è qualcosa di davvero interessante nel sorpasso generazionale che sta accadendo in questo momento - ha raccontato a Radiofreccia Sam Kiszka - Ci sono sempre più giovani con voce in capitolo. E penso che questa sia una cosa super importante perché abbiamo delle cose incasinate da affrontare".

Sono molti i temi di cui bisogna subito prendersi cura secondo il bassista dei Greta Van Fleet che fa una vera e propria 'chiamata alle armi': "Cambiamento climatico, un sistema politico rotto. C'è molto di cui parlare e c'è molto da fare. E penso che il nostro compito sia quello di identificare il fatto che non tutto è perfetto e sarebbe bello se fosse perfetto. Ma è una specie di chiamata alle armi, una chiamata generazionale ad una sveglia per diventare parte di questa lotta per il nuovo mondo".

Guarda l'intervista integrale di Sam Kiszka dei Greta Van Fleet a Radiofreccia andando QUI.

Greta Van Fleet - Age of Machine (Official Video)

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