08 luglio 2021

Guarda il trailer del documentario su Woodstock'99

Arriva il documentario su Woodstock'99, uno dei festival più disastrosi e caotici nella storia del rock. Guarda il trailer

Si chiama  "Woodstock 99: Peace, Love and Rage" il documentario sul disastroso festival del 1999 organizzato per i 30 anni del  primo Woodstock che andrà in onda negli USA su HBOmax. Nelle scorse ore è stato condiviso il trailer del film che racconta la storia di uno degli eventi più caotici e fallimentari nella storia della musica rock dal vivo.

Un tentativo fallito

Al nome 'Woodstock' la prima cosa che si associa è l'enorme raduno che nell'agosto del 1969 portò nei prati di Bethel una folla oceanica per la storica tre giorni di pace, amore e musica. Molti anni dopo, però, si tentò di prendere il marchio e ripetere quell'esperienza ma, come succede spesso in questi casi, un sequel è una cosa delicata e rischiosa da fare.

Accade con i dischi, con quei film blockbuster che hanno come sottotitolo 'il ritorno', e può succedere anche con gli eventi.

Quando gli organizzatori di Woodstock decisero di resuscitare lo spirito di un evento così leggendario 30 anni dopo e realizzare Woodstock '99 pensarono fosse una grande idea.

Niente si rivelò essere  più lontano dalla realtà e Woodstock'99 passerà alla storia come uno dei festival più disastrosi, violenti di sempre e ben distante da qualsiasi cosa l'edizione originale rappresentasse.


"Woodstock 99: Peace, Love and Rage"

Ora un documentario su quei giorni - inizialmente dato in produzione per Netflix - arriverà sul canale americano HBOMax con il titolo "Woodstock 99: Peace, Love and Rage" il 23 luglio.

Nelle scorse ore è stato pubblicato il trailer del documentario che racconta quei giorni caotici che iniziarono proprio il 23 luglio del 1999.  Sul palco salirono artisti di ogni tipo, come Metallica, Offspring, Limp Bizkit, RATM, Korn, Alanis Morissette, Bush, Red Hot Chili Peppers e Chemical Brothers, mentre sotto si scatenava un uragano fatto di violenza, schifo e follia.

Risse, incendi, stupri furono solo alcuni dei crimini commessi da un pubblico che si muoveva in un'atmosfera tesa ed estremizzata anche dalle numerose scelte sbagliate degli organizzatori. A partire dalla gigantesca distesa di asfalto scelta come location resa insostenibile a causa del caldo atroce, di un'umidità folle, bagni chimici subito inagibili, bottigliette d'acqua vendute a 4 dollari l'una e un crescente disagio che - unito ad un trionfo di alcool e droghe - generò quello che si rivelò essere un disastro annunciato.

Guarda il trailer di "Woodstock 99: Peace, Love and Rage":



Guarda il trailer del documentario su Woodstock'99

Woodstock'99

Per quattro giorni nel luglio del 1999 più di 400.000 persone si recarono all'ex base aerea Griffis a Rome, nello stato di New York, per vedere alcuni dei principali artisti della scena alternative americana dell'epoca. Sul palco, tra gli altri, salirono Rage Against The Machine, Korn, Creed, Red Hot Chili Peppers, Limp Bizkit, Metallica, Offspring, Alanis Morissette e Bush che si esibirono sotto il caldo rovente che funestò il festival sin dall'inizio.

Il disagio arrivò da molte parti, oltre alle temperature, i problemi organizzativi si manifestarono con il poco spazio utile per il campeggio, prezzi altissimi per cibo e bevande, numero insufficiente di toilette e docce che furono rese presto impraticabili. Tutti elementi che fecero scaldare ancora di più il pubblico che nel corso di tutto il festival diede il peggio di sé.

Dalle staccionate divelte a quelle incendiate con le candele distribuite da un gruppo di pacifisti, i bancomat saccheggiati, gli stand dei venditori devastati. L'idea iniziale era di accendere le candele per accompagnare 'Under The Bridge' ma durante lo show dei Red Hot Chili Peppers in molti pensarono di adoperarle come falò servendosi anche delle tante bottiglie di plastica sparse su tutta l'area e di alcuni pannelli di legno utilizzati come barriere perimetrali finendo per dare fuoco anche a parte del palco.

Come se non bastasse furono riportati anche numerosi crimini, dai banchi del merchandising derubati e vandalizzati alle violenze sessuali, un totale disastro per un evento che avrebbe dovuto celebrare la fratellanza e la musica e finì per rimanere nella storia per ben altri motivi.