03 gennaio 2025

Heart Of Glass, l'amore perduto dei Blondie a ritmo di disco

Nel gennaio del 1979 i Blondie pubblicavano Heart Of Glass, hit che portò la band di Debbie Harry ad abbracciare la disco per cantare l'amore perduto

I Blondie sono una delle band più importanti e innovative ad essere uscite da New York nella metà degli anni '70.

Glam nell'immagine della splendida Debbie Harry ma figli della scena punk che popolava la città in quegli anni, i Blondie riuscirono ad unire riff stradaioli alla sensibilità new wave e alle ritmiche disco tanto in voga in quel periodo.

L'esempio più maestoso è sicuramente "Parallel Lines", l'album capolavoro del 1978 che, al suo interno, contiene alcuni singoli diventati classici come One Way Or Another o la cover dei The Nerves Hanging On The Telephone e Picture This.

Le origini di Heart Of Glass

Tra questi anche uno dei brani di maggior successo della band, un piccola gemma pop intitolata Heart Of Glass.

Pubblicata come terzo singolo da "Parallel Lines" e scritta da Debbie Harry e il chitarrista Chris Stein, Heart Of Glass mutò diverse volte prima di raggiungere la forma definitiva che tutti conosciamo, pur essendo tra le prove di scrittura più vecchie della band.

Il brano venne scritto inizialmente nei primi anni '70 e nella sua prima incarnazione aveva un andamento lento, con un ritmo di ispirazione reggae, e si chiamava Once I Had A Love.

Nel corso degli anni i Blondie giocarono con il sound e le ritmiche, cercando di trasformare quella nata come una ballata quasi malinconica, in qualcosa che potesse andare bene per i club di New York in cui imperversava la disco, tanto da cominciare ad indicare la traccia nelle successive demo come 'The Disco Song'.


La svolta durante le sessioni di "Parallel Lines"

L'ispirazione dal punto di visto sonoro per le prime versioni del brano arrivavano, effettivamente, da una hit del dancefloor come Rock The Boat di The Hues Corporation che, dopo un inizio difficile, entrò in pianta stabile nelle selezioni dei club newyorkesi.

Come spesso accade in questi casi, per quelle canzoni che hanno una gestazione lunga e sembrano non arrivare mai davvero da qualche parte, anche Heart Of Glass necessitò di un intervento dall'esterno per sbocciare definitivamente.

In una tarda demo realizzata dalla band, il sound cominciò ad assumere delle caratteristiche maggiormente pop, pur rimanendo in archivio fino a quando Mike Chapman, produttore di "Parallel Lines", chiese di ascoltare tutto il materiale e, colpito dalla demo, decise di concentrarsi per ottenerne qualcosa di convincente.


Fu lui che, partendo dalla demo, riuscì a sgrezzarla e farne uno dei focus principali nel corso delle lavorazioni per l'album ai Record Plant Studios.

Chapman cercò di spingere i Blondie ad osare e allontanarsi dal sound punk e wave al quale erano legati per abbracciare senza paura le classiche ritmiche disco.

Un suono, quello di Heart Of Glass, che in qualche modo rappresentò il passato, il presente e il futuro della scena newyorkese, anche grazie all'utilizzo di strumenti innovativi per l'epoca, specialmente in un ambito del genere, come la drum machine Roland CR-78, i synth e gli effetti applicati alla voce della Harry.

"Nel nostro giro fare musica disco non era cool. Alla fine abbiamo pensato che fosse perfetto perché noi non volevamo essere cool".


Heart Of Glass,  l'amore perduto dei Blondie a ritmo di disco

Il significato di Heart Of Glass e il successo in classifica

Il testo di Heart Of Glass ha un significato molto chiaro, dove il 'cuore di vetro' del titolo indica la fragilità dell'amore che, da un momento all'altro, può rompersi in mille pezzi.

Debbie Harry ha specificato, nel corso degli anni, che al di là dell'ispirazione avuta dalle esperienze personali, la storia raccontata in Heart Of Glass non è un riferimento diretto ad una sua relazione ma vuole essere un messaggio universale.

L'effetto creato da un testo del genere, definito un 'lamento su un amore perso', su una struttura ritmica upbeat aggiunse ironia e particolarità ad una canzone che riusciva a ballare sui sentimenti negativi.

Una nota curiosa riguarda il verso "soon turned out he was a pain in the ass" che, inizialmente, aveva una rilevanza particolare e causò alcuni problemi alla band.

La prima versione del brano si apriva proprio con i versi 'Once I Had a Love and it was a gas/Soon turned out, he was a pain in the ass', dove l'espressione indica una 'spina nel fianco', qualcosa di fastidioso ma resta che il significato di 'ass' è 'culo'.

Qualcosa che sicuramente non avrebbe fatto impazzire le radio, specialmente la BBC, obbligando Debbie Harry a trovare l'alternativa che diede vita al titolo definitivo.

Dopo aver trovato la versione ideale di Heart Of Glass, i Blondie inserirono il brano in Parallel Lines, pubblicandolo come terzo singolo nel gennaio del 1979 e fu un successo.

"Parallel Lines" andò al primo posto in classifica nel Regno Unito e al sesto negli Stati Uniti mentre Heart Of Glass riuscì nell'impresa di essere il primo singolo dei Blondie a raggiungere il primo posto sia negli USA che in UK, dove diventò il nono singolo più venduto di tutti gli anni '70.




Il testo di Heart Of Glass

Once I had a love and it was a gas

Soon turned out had a heart of glass

Seemed like the real thing, only to find

Mucho mistrust, love's gone behind

Once I had a love and it was divine

Soon found out I was losing my mind

It seemed like the real thing, but I was so blind

Mucho mistrust, love's gone behind

In between

What I find is pleasing and I'm feeling fine

Love is so confusing there's no peace of mind

If I fear I'm losing you. it's just no good

You teasing like you do

Once I had a love and it was a gas

Soon turned out had a heart of glass

Seemed like the real thing, only to find

Mucho mistrust, love's gone behind

Lost inside

Adorable illusion and I cannot hide

I'm the one you're using, please don't push me aside

We coulda made it cruising, yeah

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la, la

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la, la

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la

Yeah, riding high on love's true bluish light

Ooh, oh, ooh, oh

Ooh, oh, ooh, oh

Once I had a love and it was a gas

Soon he turned out to be a pain in the ass

Seemed like the real thing only to find

Mucho mistrust, love's gone behind

In between

What I find is pleasing and I'm feeling fine

Love is so confusing there's no peace of mind

If I fear I'm losing you it's just no good

You teasing like you do

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la, la

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la, la

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la, la

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la, la

La, da, da, la, la, la, la, la, la, la