19 gennaio 2022

Helter Skelter, il White album in aula durante il processo a Charles Manson

Il 19 gennaio del 1971 il "White Album" dei Beatles veniva suonato in aula durante il processo a Charles Manson per cercare di carpire l'influenza di Helter Skelter

Il 19 gennaio 1971 Helter Skelter dei Beatles risuonava nell'aula di tribunale durante il processo a Charles Manson per la strage di Cielo Drive. Manson era completamente ossessionato dal "White Album" dei Beatles e utilizzò alcune delle canzoni contenute sul doppio album dei Fab Four come segnali in supporto della sua follia omicida.

Helter Skelter

Nel novembre del 1968 i Beatles pubblicavano il nono album in studio "The Beatles", meglio noto come il "White Album". Un doppio album che all'interno conteneva tutto il mondo dei Beatles in un mix di generi, incluso quello che viene considerato uno dei brani che anticiparono l'heavy metal: Helter Skelter.

Scritta da Paul McCartney, Helter Skelter voleva essere la risposta dei Beatles agli Who per la traccia più rumorosa mai registrata. Il brano dei Beatles, però, deve la sua fama anche al triste legame con Charles Manson per i tragici fatti di Cielo Drive. Manson, infatti, prendeva il "White album" dei Beatles come ispirazione, dando interpretazioni proprie della canzoni e parlava del quartetto di Liverpool come dei '4 dell'apocalisse'.

Proprio per questo, il 19 gennaio del 1971, Helter Skelter fu suonata in tribunale durante il processo a Manson e alla sua Family per la strage di Cielo Drive in cui furono brutalmente uccise l'attrice Sharon Tate, in dolce attesa, e altre quattro persone.

Durante il processo per la strage di Cielo Drive, il giudice fece risuonare nell'aula di tribunale le note dei Beatles. Il White Album fu riprodotto rispettando l'ordine della tracklist in modo da verificare che, mettendo insieme i versi dei Fab Four, non uscisse davvero una chiamata alle armi per Manson e la sua Family cosa che, ovviamente, non si verificò portando il leader della setta all'ergastolo.



La teoria di Helter Skelter e Manson

Il leader della setta, Charles Manson, interpretò infatti alcuni brani del "White Album", Helter Skelter in primis, come di un messaggio segreto riguardante una guerra razziale che avrebbe portato i bianchi razzisti e non razzisti ad uccidersi tra di loro. Le persone di colore, però, sarebbero state incapaci di governare e, quando Manson e la Family sarebbero emersi da una città nascosta nel sottosuolo come gli unici bianchi, avrebbero preso nuovamente il controllo. Questa serie di episodi veniva chiamato da Manson proprio Helter Skelter e, secondo lui, i versi della canzone dei Beatles descrivevano il momento in cui lui e la Family sarebbero emersi dal sottosuolo per governare il mondo e contenevano il percorso che avrebbero dovuto seguire per commettere la strage.

L'idea di Manson era quella di uccidere cittadini bianchi molto in vista per poi incolpare persone di colore e istigare uno scontro razziale.

Sul luogo del delitto, la frase (scritta male) "HEALTER SKELTER" fu trovata scritta con il sangue delle vittime sul frigorifero di casa.

Nel 1970, addirittura, i legali di Manson cercarono di coinvolgere John Lennon chiamandolo a testimoniare in tribunale ma l'artista disse di non aver nemmeno scritto il brano e che non sarebbe stato utile. Nella sua ultima intervista parlerà di Manson come di una versione 'estrema' del classico ascoltatore che vuole cercare messaggi inventati all'interno delle canzoni dei Beatles.


Helter Skelter, il White album in aula durante il processo a Charles Manson

Charles Manson e la musica rock

Sono in realtà numerosi i legami tra la musica rock e Charles Manson, che era un rocker mancato e, dopo aver imparato a suonare la chitarra in carcere nel 1961, fu sempre attivo in questo senso.

Oltre al rapporto con i Beatles ed Helter Skelter è noto quello avuto direttamente con artisti come Dennis Wilson dei Beach Boys e Neil Young.

Nel 1968 Dennis Wilson, batterista e membro fondatore dei Beach Boys, è di ritorno a casa quando incontra sul ciglio della strada due giovani ragazze, argomento sul quale era particolarmente sensibile. Le porta in casa e si reca in studio di registrazione. Tornando indietro, nel pieno della notte, vede uno strano individuo avvicinarsi: era Charles Manson che nel frattempo aveva portato in casa una dozzina di persone della sua Family, principalmente ragazze, che si insediarono a casa di Wilson a sue spese.

Il Beach Boy era in qualche modo affascinato da Manson e addirittura gli pagò uno studio di registrazione oltre a presentarlo a vari esponenti del mondo discografico losangelino e gli stessi Beach Boys inserirono un brano di Manson, 'Cease To Exist', nell'album del 1969 "20/20", riadattandolo come 'Never Learn Not To Love'.


Anche Neil Young, amico di Wilson, venne incuriosito dal 'talento'irregolare del Manson cantautore che considerava abbastanza bravo e affascinante, tanto da cercare di raccomandarlo ai discografici della Reprise, poco prima delle stragi di Cielo Drive.

Tra i membri della Family - diede il via all'estate degli assassini uccidendo il professore di musica Gary Hinman - c'era anche Bobby Beausoleil che faceva parte della primissima formazione dei Love e venne scelto dal regista Kenneth Anger per essere il protagonista di "Lucifer Rising", salvo poi essere accusato di aver rubato la pellicola. In un secondo tentativo di produrre il cortometraggio, Anger contattò Jimmy Page dei Led Zeppelin con il quale condivideva la forte passione per l'occultismo di Aleister Crowley, per creare la colonna sonora. Page iniziò a lavorare all'opera ma, dopo un litigio di Anger con la moglie del chitarrista, la scelta cadde di nuovo sull'incarcerato Beausoleil, questa volta in veste di musicista.

Le aspirazioni di Manson di diventare a tutti gli effetti un cantautore non erano mai dome e durante la permanenza in carcere nel 1968 incontrò il produttore Phil Kaufman che continuò a supportarlo al punto che - dopo i rifiuti di varie etichette discografiche - finanziò la stampa di 2000 copie di un album intitolato "Lie: The Love & Terror Cult", una raccolta di registrazioni avvenute tra il 1967 e il 1969 pubblicata nel marzo 1970. Negli anni '80 Manson continuò a registrare durante la sua permanenza in carcere, riuscendo a far arrivare all'esterno alcune copie dei nastri poi raccolti in svariate release non ufficiali.

L'influenza di Manson ricorrerà anche negli anni seguire: fu citato dai Ramones in 'Glad To See You Go', Ozzy Osbourne dichiarò che l'oscurità e la pericolosità data in pasto da Manson ai media diede in qualche modo una spinta all'immaginario dei Black Sabbath e lo usò come ispirazione nel brano 'Bloodbath In Paradise' del 1988.

Anche i Guns'n'Roses non restarono immuni alla fascinazione del macabro e in "The Spaghetti Incident?" includono un brano di Manson, 'Look At Your Game, Girl' come ghost track. Trent Reznor, addirittura, si trasferì nella tristemente nota villa di Tate per lavorare all'album dei Nine Inch Nails "The Downward Spiral" del 1994 e cercare di percepire le vibrazioni della psicopatia americana che hanno attraversato i secoli ammantando di nero tutti i pori della cultura pop.