I Beatles esclusero George Martin dal "White Album"?

A rivelarlo l'autore Kenneth Womack, che in una nuova biografia parla dei rapporti tesi tra la band e il 'quinto Beatles' al tempo delle registrazioni

Essere consegnato alla storia come il 'quinto Beatle', il produttore che ha definito il suono del quartetto di Liverpool, può essere costato a George Martin l'estromissione dalle registrazione del "White Album", nono album dei Beatles pubblicato nel 1968.

Stando a quanto contenuto in una nuova biografia scritta da Kenneth Womack (Sound Pictures: The Life of Beatles Producer George Martin, the Later Years, 1966–2016, secondo volume di una biografia dedicata a Martin in uscita a settembre) c'era della tensione nell'aria dovuta sia alla morte del manager Brain Epstein che all'eccessivo credito dato a Martin dalla critica per il successo dei Beatles con particolare attenzione ad un articolo pubblicato nel 1967 dal Time dove Martin viene considerato il vero genio dietro "Sgt.Pepper". Womack dichiara di aver ascoltato i racconti di alcuni ingegneri del suono presenti negli studi durante le fasi di lavorazione al "White Album" che narrano di un George Martin escluso e rintanato nel retro con pile di quotidiani e barrette di cioccolata che interveniva solo se specificamente interpellato. "Ho chiesto loro cosa faceva George mentre John registrava una particolare traccia di chitarra o quando Ringo lavorava ad alcuni passaggi di batteria e mi hanno risposto che non faceva niente, era nel retro della cabina, leggeva giornali condividendo le barrette di cioccolata in una specie di sciopero da cioccolata e giornali". 

Interpellato dal Guardian Mark Lewisohn, autore di molti libri sui Beatles, si è dichiarato sorpreso:"Negli anni ho parlato con praticamente tutti gli addetti ai lavori che hanno lavorato a quel disco e non ho mai sentito nulla de genere. Visto che Ken non è il tipo di autore che si inventa le cose sembra proprio che qualcuno gli abbia detto cose mai rivelate prima. Anche se sono ancora dubbioso e non ancora convinto della cosa, non è una possibilità così remota. C'era sicuramente del risentimento da uno o più Beatles quando i giornali intellettuali e le riviste hanno accreditato Martin per il loro lavoro più di quanto a loro sembrasse giusto".