03 giugno 2022

I Deep Purple e il disco con cui il rock diventò 'hard'

Il 3 giugno del 1970 i Deep Purple pubblicavano "In Rock", il primo disco con la line up Mark II che spianò la strada all'hard rock e all'heavy

Il 3 giugno del 1970 i Deep Purple pubblicavano "In Rock", il primo album ad essere registrato con la formazione denominata "Mark II".

La line up della "Mark II" è sicuramente quella più nota tra quelle dei Deep Purple e includeva Ian Gillan, Ritchie Blackmore, Roger Glover, Jon Lord e Ian Paice.

Il cambiamento che definì i Deep Purple

Nel 1969 i Deep Purple avevano già pubblicato tre album, ottenendo un discreto successo in Europa, ma erano ancora ben lontani dal diventare una band di livello globale. Proprio con "In Rock", la band britannica riuscì a fare un passo in avanti e a consacrare definitivamente il suo nome nella storia della musica, oltre a cambiarne per sempre il corso.

A giocarono un ruolo importante nel successo dei Deep Purple fuorno i...Led Zeppelin o almeno ciò che avevano dimostrato con i primi due album: l'hard rock era una strada percorribile e commercialmente appetibile.

Per questo motivo Ritchie Blackmore, chitarrista dei Deep Purple, decise di sostituire Rod Evans con un cantante più muscolare e smaccatamente hard rock come Ian Gillan.

Se i Led Zeppelin erano riusciti a diventare un fenomeno spingendo sull'acceleratore, pur mantenendo le radici folk blues, anche i Deep Purple potevano riuscirci a colpi di chitarre distorte.

L'uomo giusto era Ian Gillan, cantante degli Episode Six che cercò di portare a bordo anche il bassista e cantautore Roger Glover. In un primo momento Glover decise di collaborare solo come autore esterno ai Deep Purple ma, dopo aver partecipato ad una sessione di registrazione come turnista, entrò ufficialmente a completare la line up Mark II.



I Deep Purple e il disco con cui il rock diventò 'hard'

In Rock, un album a tutto volume

La band cominciò a prendere le misure con questa nuova formazione cedendo alle velleità classiche del tastierista Jon Lord e il suo Concerto For Group & Orchestra.

Nell'ottobre del 1969, proprio mentre i Led Zeppelin pubblicavano "Led Zeppelin II", i Deep Purple entravano in studio di registrazione per dare vita ad un disco che cambiò per sempre le sorti del rock.

La band lavorò all'album agli IBC Studios di Londra mentre continuava ad esibirsi regolarmente dal vivo, sia per poter guadagnare che per poter lavorare in tempo reale sui nuovi brani. Il solo imperativo era: rumore, rumore e sempre più rumore.

Seguendo la linea ribelle tracciata da artisti apparentemente molto lontani, come Bob Dylan coinvolto nella svolta elettrica, Jimi Hendrix e i Doors, i Deep Purple capirono che per far arrivare il loro messaggio a più persone possibili bisognava alzare il volume.

Il risultato fu "In Rock", un lavoro di una violenza inaudita per l'epoca che si divideva equamente tra le cavalcate elettriche di Blackmore, la maestria di tutta la band e la presenza e potenza del nuovo frontman Ian Gillan.

I Deep Purple erano come un battaglione che si era riunito in camerata, alle spalle degli ex membri Nick Simper e Rod Evans, per fare gruppo e gettare le basi per la conquista del mondo.

Nonostante le sorti del disco vacillarono per un momento quando l'etichetta americana della band dichiarò bancarotta, rischiando che il disco non venisse pubblicato proprio nel mercato più appetibile, "In Rock" uscì il 3 giugno del 1970 cambiando per sempre il genere.