30 giugno 2022

I Kiss hanno salutato il pubblico di Vienna con la bandiera dell'Australia

Errore diventato virale per il team dei Kiss che, alla fine dello show nella capitale austriaca, ha mostrato il logo della band decorato con la bandiera dell'Australia

I Kiss si sono resi protagonisti di un divertente equivoco pochi giorni fa durante una delle tappe europee dell'End Of The Road tour.

Il quartetto rock americano era impegnato nel suo ultimo giro di saluti davanti ai fan austriaci - l'11 luglio toccherà a quelli italiani con la data unica all'Arena di Verona - quando qualcosa è andato storto.

Prima di lasciare il palco, infatti i Kiss, hanno ringraziato il pubblico di Vienna con una grafica sul ledwall alle loro spalle ma qualcuno del loro team ha sbagliato la scelta della bandiera spostando lo stato mitteleuropeo dall'altra parte del mondo.

I Kiss, l'Austria e i suoi surfisti

C'è una scena in Almost Famous (Quasi Famosi), film del 2000 diretto da Cameron Crowe che documenta la vita di una rock band fittizia, gli Stillwater, in cui il chitarrista saluta il pubblico leggendo il nome della città in cui sta suonando scritto sul dorso della sua sei corde.

Una mossa previdente per non sbagliare ed esaltare la folla che impazzisce sempre per un saluto personalizzato o, se si è all'estero, addirittura nella lingua locale.

E' una delle regole non scritte di quelli che sanno come tenere la platea in pugno da un palco, uno di quei trucchetti che band come i Kiss conoscono a menadito.

Del resto Simmons, Stanley e soci hanno fatto del 'volete il meglio, vi daremo il meglio', uno stile di vita.

Qualcosa è però andato storto qualche giorno fa quando l'End Of The Road Tour ha fatto tappa a Vienna.

I Kiss stavano concludendo il loro show alla Wiener Stadthalle Arena di Vienna quando, come da copione, alle loro spalle è apparso il logo della band con i ringraziamenti per il pubblico: "KISS LOVES YOU VIENNA".

Fin qui tutto corretto, peccato che il logo della band fosse stato decorato non con le fasce bianche e rosse della bandiera austriaca ma con  il blu, le stelle e la Union Jack presenti sulla bandiera australiana.


Un errore che fa sorridere ma che, ovviamente, è diventato virale in rete scatenando una serie di prese in giro per le quattro rockstar mascherate.

Ci deve essere proprio un conto aperto tra gli staff delle rock band e l'Australia. Già alcuni anni fa, ad esempio, il tecnico delle chitarre dei Guns N'Roses introdusse la band salutando il pubblico di Sydney, pur essendo a Melbourne. Un po'come dare del laziale ad un romanista o viceversa.

L'11 luglio i Kiss suoneranno all'Arena di Verona e chissà che alla fine il 'thank you Verona' non presenti nel tricolore qualche dettaglio come l'aquila con serpente della bandiera messicana.


I Kiss hanno salutato il pubblico di Vienna con la bandiera dell'Australia

Le pretese di Frehley e Criss

L'End Of The Road tour porterà i Kiss a concludere la propria carriera sui palchi, pur non mettendo definitivamente fine ad uno dei marchi più amati e celebri nella storia del rock.

Un tour di addio che, a più riprese, ha avuto come argomento centrale il possibile coinvolgimento dei due membri storici della band, il chitarrista Ace Frehley e il batterista Peter Criss.

A più riprese Gene Simmons e Paul Stanley hanno parlato dell'opportunità di tornare a suonare, eccezionalmente per il tour di addio, con due musicisti che hanno fatto la storia dei Kiss.

La posizione dei due veterani è sempre stata quella di apertura, senza particolare apprensione per la questione.

Recentemente Simmons è tornato nuovamente sulla possibilità di vedere ancora Frehley e Criss sul palco con i Kiss almeno per l'ultimo concerto previsto a New York il prossimo anno.

In un'intervista con la testata finlandese Chaoszine, il Demon ha detto che dei tentativi sono stati fatti ma, ad ora, senza che andassero a buon fine: "Abbiamo provato a coinvolgerli, lo stiamo facendo ancora. Paul e io abbiamo incontrato Ace e abbiamo cercato di convincerlo. Continua ad avere richieste e pretese che non possiamo soddisfare. Ho chiesto sia ad Ace che a Peter di partecipare al documentario (Biography: KISStory) e non hanno voluto perché volevano il controllo totale della produzione ma nemmeno noi ce l'abbiamo. Gli ho detto che non avremmo avuto da ridire sulle loro parole, avrebbero potuto dire tutto quello che volevano ma, ancora una volta, la risposta è stata negativa".

Anche per quanto riguarda il live le richieste di Frehley sono impossibili da soddisfare, ha dichiarato Simmons, e il chitarrista non sarebbe comunque in grado di mantenere il ruolo: "Gli ho chiesto di partecipare almeno durante i bis ma Ace pretende di riprendersi la maschera di Starman e mandare via Tommy (Thayer, attuale chitarrista die Kiss) e questo non accadrà. Mi importa di Ace ma non è nemmeno fisicamente in grado di suonare in quel modo. Ci interessa di lui e di Pete, abbiamo iniziato insieme e hanno avuto lo stesso ruolo mio e di Paul nella formazione della band. Gli anni passano e non tutti sono in grado di correre una maratona, ci sono persone che sono fatte per stare in una band uno, due o un tot di anni. Entrambi sono entrati e usciti dalla band ben tre volte, quante possibilità ti dà la vita? La porta è sempre aperta e se vogliono salire sul palco e suonare i bis con noi sarebbe fantastico ma no, non ci sbarazzeremo di Tommy o di Eric (Singer, oggi batterista dei Kiss). Tommy ed Eric ci hanno dato una nuova linfa vitale".