27 luglio 2022

I Metallica e il passo in avanti di Ride The Lightning

Il 27 luglio 1984 i Metallica pubblicavano il secondo album "Ride The Lightning", un passo in avanti verso la maturità musicale nato dai peggiori presupposti

Usciva il 27 luglio 1984 "Ride The Lightning", secondo album dei Metallica che mostrava una crescita esponenziale della band rispetto al debutto di "Kill'Em All".

Se il primo album dei Four Horsemen era una cavalcata thrash dritto per dritto, in "Ride The Lightning" i Metallica - grazie soprattutto al maggiore contributo di Cliff Burton e al produttore Flemming Rasmussen - cominciano a spostarsi verso territori più complessi, pur mantenendo la pesantezza degli esordi.

Il 1984 non cominciò nel migliore dei modi per i Metallica. La band si era appena esibita al Channel Club di Boston, era gennaio, quando tutta l'attrezzatura venne rubata dal furgone parcheggiato fuori il locale. Un vero e proprio dramma vissuto malissimo da Hetfield, che i Metallica cercarono di superare grazie agli amici Anthrax che gli prestarono la strumentazione necessaria per terminare il tour nel quale stavano cominciando a testare le prime canzoni dell'album.

Dopo il tour di Kill'Em All, un insicuro James Hetfield, insieme ai compagni, aveva cominciato a scrivere le prime demo delle canzoni che sarebbero finite in "Ride The Lightning".

Paradossalmente la sicurezza nei propri mezzi è proprio una delle caratteristiche che emerge maggiormente dal secondo album dei Metallica. Dopo il tour in supporto al disco di debutto, Hetfield cominciò a sentirsi inadeguato e non sicuro di poter cantare e suonare la chitarra ritmica in maniera dignitosa, tanto da proporre a John Bush degli Armored Saint di diventare il nuovo frontman dei Metallica. Bush rifiutò perché, in quel momento, gli Armored Saint erano in rampa di lancio e più avanti nella carriera rispetto ai Metallica.

Forse proprio per questo, Hetfield si concentrò ancora di più sulle proprie qualità e sul suo progetto, acquisendo man mano sempre più confidenza nei suoi mezzi.



Le registrazioni di Ride The Lightning

Da questo background nasceva "Ride The Lightning", registrato dai Metallica a 'casa' di Lars Ulrich, Copenhagen, all'interno degli Sweet Silence Studios.

Le condizioni non erano delle migliori, gli strumenti erano stati tutti rubati, inclusi gli amplificatori sui quali i Metallica basavano tutto il loro suono. La band si affidò al produttore Flemming Rasmussen che in passato aveva lavorato a "Difficult To Cure" dei Rainbow, un album che aveva un sound pazzesco per la band, ma che non aveva mai sentito parlare dei Metallica.

Fu proprio Rasmussen a tentare di mettere insieme la nuova attrezzatura e a telefonare a tutti i negozi di Copenhagen per raccogliere quanti più amplificatori Marshall possibili in modo da ottenere il suono voluto dalla band.

Gli studios diventarono per i Metallica una seconda casa. Senza quattrini e con tutti quelli in loro possesso per finanziare l'album, i quattro passarono le settimane a dormire nelle piccole sale dello studio di registrazione danese

Fu sempre Rasmussen ad insegnare alla band alcune basi di teoria musicale che gli consentirono di sviluppare e ampliare il proprio suono.

Un altro elemento che contribuì a complicare la situazione fu il tempo. Meno di un mese dopo i Metallica si sarebbero dovuti rimettere in tour e bisognava completare il tutto al più presto.

Nel corso dei mesi precedenti, la band si era servita di alcuni nastri per conservare idee e riff, incisi singolarmente per strumento. Una tecnica che semplificò la ricerca dei passaggi migliori e più efficaci da assemblare per realizzare le otto canzoni poi finite sul disco.



Problemi di etichetta

I mesi che portarono alla pubblicazione di Ride The Lightning furono frenetici e caotici anche da un punto di vista discografico.

L'etichetta della band, la Megaforce di Jon Zazula, era una piccola etichetta indie senza i fondi sufficienti per consentire il grande salto. Fu l'etichetta europea dei Metallica infatti, la Music For Nations, a pagare il conto dello studio di registrazione e la scarsa promozione che Zazula avrebbe poi garantito all'album, convinse la band a raccogliere offerte.

Dopo un'esibizione alla Roseland Ballroom di New York di spalla ai Raven, i Metallica vennero contattati dai discografici della Elektra Records che gli fecero firmare un nuovo contratto.

L'album fu pubblicato il 27 luglio del 1984 e, senza alcun supporto promozionale, arrivò alla posizione 100 nella classifica Billboard 200. In Europa il disco vendette 85.000 copie entro la fine dell'anno e consentì ai Metallica di finire per la prima volta sulla copertina del magazine specializzato Kerrang! Ad oggi "Ride The Lightning" ha venduto 6 milioni di copie nei soli Stati Uniti.

I Metallica e il passo in avanti di Ride The Lightning

Alcune curiosità su Ride The Lightning:

  • Il titolo si deve a Kirk Hammett e alla sua passione per l'horror. Il chitarrista dei Metallica fu colpito da un'espressione utilizzata nel libro "The Stand" di Stephen King. In un passaggio del libro, un condannato si riferiva alla sedia elettrica con l'espressione 'ride the lightning'che fu poi presa in prestito dalla band per il disco.
  • L'intro acustico di Fight Fire With Fire è opera di Cliff Burton che, come rivelato da Kirk Hammett a Guitar World, continuava a suonarlo a ripetizione ovunque si trovasse: "Sapeva suonare bene la chitarra e appena abbiamo sentito questa parte, l'abbiamo attaccata a Fight Fire With Fire. Sapevamo che sarebbe stata la traccia di apertura".
  • La campana di For Whom The Bell Tolls non è una campana. Il suono che si sente all'interno del brano, infatti, era stato realizzato da Lars Ulrich martellando un incudine di ferro messi all'interno di una stanza con un pavimento in cemento.
  • Per un errore poche centinaia di copie furono stampate con una copertina verde diventando oggetto di collezione.