07 dicembre 2021

I Rolling Stones erano convinti del ritorno di Charlie Watts

Steve Jordan parla di come la morte di Charlie Watts abbia colto di sorpresa sia lui che tutti gli altri membri dei Rolling Stones

La morte dello storico batterista dei Rolling Stones Charlie Watts la scorsa estate ha sorpreso tutto il mondo del rock, inclusi i suoi compagni di band che, racconta il nuovo batterista Steve Jordan, si aspettavano di partire in tour con l'amico di una vita.

Pensavamo che Charlie sarebbe tornato

Quando i Rolling Stones annunciarono lo stop di Charlie Watts e il subentro di Steve Jordan l'impressione era che dovesse trattarsi di qualcosa di temporaneo. Il portavoce della band e quello di Charlie Watts avevano parlato, infatti, di una pausa forzata dovuta a problemi di salute con un passaggio di testimone temporaneo, a Steve Jordan, in attesa che la situazione si ristabilisse permettendo a Watts di tornare nuovamente sul palco con gli Stones.

Con il senno di poi tutti hanno pensato a quelle dichiarazioni come di una classica uscita da ufficio stampa volta a proteggere l'artista e le sue condizioni ma, pare, che le cose siano andate davvero così e che nessuno si aspettava la morte di Watts.

A rivelarlo è proprio Steve Jordan, il batterista che ha accompagnato i Rolling Stones per le date americane del No Filter Tour che in un'intervista a Rolling Stone spiega di come non immaginasse che il suo ingresso sarebbe diventato a tempo indeterminato:"Dovete capire che, la settimana prima della morte di Charlie, avevo ricevuto informazioni sulla sua salute, sembrava stesse migliorando. Quella settimana provammo in studio con un'energia differente perché eravamo sollevati dal fatto che stesse guarendo. Pensavamo che fosse fantastico, che sarebbe tornato in salute".

Una notizia che mise tutti gli Stones in una condizione mentale completamente differente rispetto ai giorni precedenti: "L'energia delle prove era positiva perché suonavamo con un peso in meno. Ci dicevamo che avremmo suonato questo o quello, che Charlie sarebbe guarito, sarebbe tornato con noi e tutto sarebbe andato alla grande".

I Rolling Stones erano convinti del ritorno di Charlie Watts

Il ruolo di Steve Jordan

Steve Jordan è un batterista di grande esperienza e un amico di Charlie e della band. Quando il batterista degli Stones ha annunciato che sarebbe stato lui a prendere il suo posto dietro i tamburi per il No Filter Tour non ci sono stati grandi sorprese e, nonostante uno stile totalmente differente, la scelta è sembrata molto naturale.

Quando gli è stata chiesta la sua disponibilità ad accettare l'incarico, però, lo stesso Steve Jordan è stato il primo a non immaginare che il suo compito sarebbe dovuto durare molto a lungo. Il batterista era infatti convinto che avrebbe dovuto sostituire Charlie solo in studio, per le prove che avrebbero portato al No Filter Tour, dove il legittimo proprietario avrebbe dovuto riprendersi le bacchette.

"Mi sono sorpreso perché, per prima cosa, non sapevo nemmeno che Charlie fosse in ospedale" - ha detto Jordan nell'intervista - "Per me è stata una novità, di quelle preoccupanti. Ma Charlie, in ogni caso, sembrava in ripresa e quindi ero convinto di doverlo sostituire solo per un po' di prove o magari avrei suonato parte dello show e lui si sarebbe occupato della parte acustica. Doveva trattarsi solo di questo. Pensavo che avrei fatto solo le prove e poi, una volta guarito, sarebbe tornato a suonare ai concerti".

Le cose, invece, sono andate diversamente e anche se per Jordan dal punto di vista lavorativo andare in tour con gli Stones è una grande opportunità, è ovvio che la causa della scelta è qualcosa che ancora continua a tormentarlo: "Il giorno in cui mi hanno comunicato la morte di Charlie è stato uno dei peggiori della mia vita. E lo è ancora" ha detto Jordan.