05 febbraio 2020

I Soundgarden rispondono alla causa di Vicky Cornell

I restanti membri della band hanno presentato una contro accusa nei confronti della moglie di Chris Cornell sui diritti di sette brani inediti

Sul finire del 2019 Vicky Cornell, vedova del frontman dei Soundgarden Chris, aveva intentato una causa contro la band del marito relativa ai diritti di alcuni brani inediti.

Vicky era passata per vie legali accusando i restanti membri dei Soundgarden di aver "Cospirato senza vergogna per trattenere con dolo decine di migliaia di dollari senza dubbio di proprietà della vedova di Chris e dei figli minorenni, in un tentativo fuorilegge di fare un braccio di ferro con gli eredi di Chris per alcune tracce audio registrate da Chris prima della sua morte".

Ora i Soundgarden hanno risposto alla Cornell con una contro accusa sulla proprietà delle canzoni.

Nella lettera presentata dai legali, Kim Thayil, Matt cameron e Ben Shepherd mettono in discussione il diritto di Vicky Cornell di esercitare alcuna pretesa sulle sette canzoni. Secondo i Soundgarden le tracce, a differenza di quanto sostenuto da Vicky, non sono opera del solo Chris Cornell. Gli inediti, infatti, non sarebbero stati registrati nel 2017 nello studio privato dell'artista scomparso ma sarebbero frutto di materiale scritto da tutta la band più di cinque anni prima, nel 2011. Le canzoni, si aggiunge, sarebbero state registrate tra Seattle e diverse location durante le tappe del tour e non nello studio casalingo di Cornell in Florida. Nel documento, inoltre, la band sostiene di essere in possesso di alcuni messaggi in cui Vicky Cornell si riferisce alle registrazioni come "SG files" oltre a ritagli di interviste e articoli in cui Chris parla di essere al lavoro con i Soundgarden su nuova musica.

"In parte - si legge nell'esposto - (i Soundgarden) vogliono confermare la credenza che c'è ancora sufficiente materiale registrato per un ultimo album dei Soundgarden, un progetto che i membri sopravvisuti credono debbano a Cornell, all'eredità della band e ai loro fan". Le uniche registrazioni multitraccia esistenti, però, sono in possesso di Vicky perché al tempo della morte di Chris i file erano conservati sul suo laptop.

A detta dei Soundgarden, inoltre, Vicky avrebbe vietato in modo forzoso al resto della band l'accesso ai social ufficiali.

Secondo Vicky Cornell, appunto, il marito avrebbe registrato i setti brani nel suo studio personale nel 2017 e nel suo reclamo si dichiarava che non ci sono evidenze - a differenza di quanto dice la band - che i pezzi fossero per i Soundgarden. Dopo la morte del cantante, Vicky promise ai Soundgarden i brani per un potenziale nuovo album, a patto che usassero uno dei produttori fidati di Cornell e la tenessero informata sulle possibili strategie. Un anno dopo, stando ai documenti, i Soundgarden avrebbero deciso di non adempiere e usare altri produttori, musicisti e non passare attraverso alcun tipo di approvazione. 

I Soundgarden rispondono alla causa di Vicky Cornell