A partire dal prossimo mese, tre testimonianze che raccontano il caotico tour fatto dai Sex Pistols negli Stati Uniti nel 1978 saranno disponibili per la prima volta.
Tre concerti inediti, quelli di San Francisco, di Atlanta e Dallas, verranno stampati su vinile colorato e saranno disponibili anche in digitale e in un cofanetto da 3CD.
Lo sbarco dei Sex Pistols negli Stati Uniti, poco prima dello scioglimento della band, restò negli annali del rock per la violenza e il caos portati dalla punk band inglese, resterà nella storia del punk.
Ad architettare il tutto, come sempre, il manager della band Malcolm McClaren che scelse appositamente di organizzare show nelle regioni più conservatrici e facilmente impressionabili degli Stati Uniti come gli stati meridionali e del Midwest.
In meno di 10 giorni, nel gennaio del 1978, i Sex Pistols misero letteralmente a ferro e fuoco tutte le venue suscitando scandalo e clamore nella comunità e nei media locali
I concerti dei Sex Pistols negli Stati Uniti
“Ah-ha-ha. Hai mai avuto la sensazione di essere stato imbrogliato?”, questa è la celebre frase con cui il frontman dei Sex Pistols, Johnny Rotten concluse l’ultimo show dei Sex Pistols sul palco del Winterland Ballroom di San Francisco il 14 gennaio 1978.
A partire dal prossimo 28 febbraio i tre album saranno pubblicati in vinile colorato con cadenza di uno al mese, per primo lo show di San Francisco, quindi le esibizioni di Atlanta (South East Music, 5 gennaio 1978) e Dallas (Longhorns Ballroom, 10 gennaio 1978); in coincidenza con l’ultima uscita in vinile (24 Aprile 2025) i concerti saranno pubblicati anche in un box di tre CD e in digitale.
Anche se i Sex Pistols non si fossero sciolti poco dopo, il tour avrebbe comunque ottenuto un posto nella storia del rock and roll, considerando la reputazione che accompagnava la band, soprattutto nelle zone più conservatrici d’America.