10 febbraio 2022

Il debutto esplosivo dei Van Halen

Il 10 febbraio 1978 i Van Halen debuttavano con l'album omonimo stravolgendo il mondo del rock e presentando un nuovo guitar hero

Il 10 febbraio 1978 i Van Halen irrompevano nella scena musicale con il loro primo lavoro discografico, "Van Halen", cambiando per sempre il mondo dell'hard rock e della chitarra elettrica.

Al suo interno alcune delle canzoni più famose della band come 'Ain't Talkin' 'bout Love', 'Runnin' With The Devil' e la cover di 'You Really Got Me' dei Kinks.

Una band esplosiva

Pensare una relazione tra i Van Halen e Van Morrison, a parte il 'Van', risulta veramente difficile ma è proprio grazie ad un musicista del cantautore irlandese che una delle più grandi band hard rock di sempre è riuscita ad esprimere il proprio potenziale.

Doug Messenger, che di van Morrison era il chitarrista, era venuto a conoscenza  del fatto che il produttore della Warner Ted Templeman fosse alla ricerca di una band tutta assoli di chitarra e virtuosismi da aggiungere al proprio roster.

C'era una band che Messenger aveva visto dal vivo ad Hollywood e che sembrava fare proprio al caso di Templeman, tali Van Halen, una band emergente che sul palco sembrava essere esplosiva. Così il chitarrista di Van Morrison cominciò a tempestare di telefonate il discografico per convincerlo a dare un ascolto, e ci riuscì. Lo staff della Warner si presentò allo Starwood di Hollywood per vedere con i propri occhi questi Van Halen.

Oltre a loro e agli addetti del locale, il pubblico si contava sulle dita di una mano ma questo non impedì alla band guidata da David Lee Roth di mettere su uno show incredibile, energico, devastante. Talmente incredibile che, pare, i discografici abbozzarono su di un tovagliolo una prima proposta che sarebbe stata poi formalizzata nel giro di una settimana.



Il debutto esplosivo dei Van Halen

Il debutto dei Van Halen

Da quel momento i Van Halen erano pronti a prendere il volo, tutto ciò che bisognava fare era registrare un disco. Per farlo la band si trasferì ai Sunset Sound studios di Hollywood dove passò parte dell'autunno a mettere giù il biglietto di presentazione da mostrare all'alta società del rock'n'roll. In cabina di regia proprio Templeman, che in quegli studi aveva registrato alcune hit dei Doobie Brothers.

I Van Halen avevano già dello demo incise circa un anno prima con il supporto di Gene Simmons che, stregato dalla loro capacità dal vivo come supporter dei Kiss, aveva deciso di aiutare la band. Anzi, come rivelato recentemente, era proprio convinto di prenderli nella sua etichetta prima che Paul Stanley lo convincesse a rimanere focalizzato sulla carriera dei Kiss. Se le demo registrate con il bassista dei Kiss non erano servite a molto, le cose con il primo album sarebbero andate diversamente.

Non avendo molto materiale inedito su cui lavorare una volta entrati in studio, i Van Halen decisero di fare quello che sapevano fare meglio e cercarono di mettere su nastro il meglio del loro show dal vivo. In un periodo in cui le principali band rock erano solite affidarsi a incisioni su più tracce, post produzione e pulizia sonora, i Van Halen adottarono un approccio punk alla cosa. Con David Lee Roth alla voce in cabina e tutta la band che suonava dal vivo intorno, il devastante effetto live era assicurato.

Dalle sessioni per "Van Halen" vennero fuori 25 canzoni in tre settimane ma solo 11 finirono nella versione definitiva dell'album. Tra  esse anche la cover di You Really Got Me dei Kinks che diventò una delle canzoni più famose dei Van Halen ma che riuscì ad esserlo solo dopo un sprint all'ultimo munito per superare un'altra band, gli Angel.

Eddie Van Halen aveva infatti fatto ascoltare la sua versione del brano al batterista di una band rivale, gli Angel, che andarono subito in studio per registrare la loro versione nel tentativo di battere i Van Halen. Tentativo che non riuscì e che spinse Templeman a pubblicare subito You Really Got Me come primo singolo che arrivò fino al posto 36 in classifica.

La critica acclamò da subito i Van Halen come i nuovi salvatori dell'hard rock ed Eddie Van Halen come il guitar hero del momento. Il disco entrò nella Top 20 della classifica USA e arrivò al 34° posto nel Regno Unito, diventando disco di platino in meno di un anno.

Nel 1996 "Van Halen" è stato certificato album di diamante e, ad oggi, ha venduto circa 20 milioni di copie.