Il management di Eric Clapton ha pubblicato una nota ufficiale per spiegare la vicenda legale che ha visto coinvolto il chitarrista e una donna tedesca trascinata in tribunale per aver tentato di mettere in vendita online un bootleg degli anni'80 acquistato dal marito in un centro commerciale.
Colpire il mercato tedesco dei bootleg
Probabilmente ricorderete la vicenda balzata all'onore delle cronache pochi giorni fa che ha visto per protagonista Eric Clapton e una donna tedesca. Attraverso i propri legali, il bluesman britannico aveva fatto causa ad una donna colpevole di aver tentato di vendere un suo bootleg degli anni '80 su eBay, riuscendo anche a vincere.
Ora il management di Clapton ha pubblicato una nota ufficiale per fare chiarezza sulla questione dal punto di vista dell'artista volendo discolpare Clapton e dichiarando di non voler colpire direttamente delle singole persone ma il sempre fiorente mercato tedesco dei bootleg.
Stando a quanto riportato nella nota, sarebbe stata la risposta della donna ad una prima lettera ad aver scatenato il tutto non consentendo di risolvere la questione in modo ordinario.
"La Germania è uno di quei paesi dove la vendita di dischi non autorizzati e di scarsa qualità è fiorente, danneggiando sia l'industria che l'acquirente" - si legge nella nota - "In un periodo di oltre 10 anni i legali in Germania di Clapton e di altri artisti famosi hanno perseguito con successo migliaia di bootleg seguendo le procedure standard in materia di copyright. Non c'è intenzione di colpire le singole persone che vendono dalla loro collezione ma i produttori di bootleg".
La volontà di Clapton
La procedura standard, viene spiegato, consiste in una lettera di 'cease and desist', un invito formale ad interrompere l'attività illegale che, si dice, nel 95% dei casi è bastato a risolvere le dispute e uscirne con una spesa minima o nulla. Invito al quale la donna avrebbe risposto con un rifiuto ed una sfida a procedere per vie legali. Cosa che è prontamente avvenuta risolvendosi nella vittoria di Clapton che, specifica il management, non è minimamente coinvolto nella questione a titolo personale.
Alla luce del putiferio nato sui media e, vista la situazione specifica, il management ha poi aggiunto di non aver intenzione di procedere con la richiesta di soldi alla donna: "Quando sono emersi i dettagli sulla vicenda ci è apparso chiaro che la persona in questione non fosse una di quelle che Clapton e la sua etichetta hanno intenzione di colpire"- viene chiarito - "Quindi Clapton ha deciso di non procedere con le azioni legali e non vuole ricevere la somma che gli è stata concessa dal Tribunale. Inoltre, l'artista spera che la donna non debba incorrere in ulteriori spese".