07 settembre 2018

Imagine Dragons, 'feel the thunder'

Ieri a Milano Rocks la band americana ha sfidato il clima a suon di hit. Oggi The National e Franz Ferdinand e domani a Thirty Seconds To Mars e Mike Shinoda

'Thunder, feel the thunder, lightning and the thunder' sono i versi iniziali di uno dei brani più famosi degli Imagine Dragons che per l' unica tappa italiana dell' Evolve Tour, ieri all'Area Experience Expo Milano in occasione di Milano Rocks, hanno sfidato le profezie e il clima nefasto davanti a circa 60.000 coraggiosi.

Come dicono gli americani 'if life gives you lemons, make lemonade' e in un contesto che forse avrebbe rovinato la serata ai più il coriaceo Dan Reynolds e i suoi prodi compagni sono riusciti nell'impresa di usare il corso degli eventi a proprio favore e rendere il loro show ancora più epico.

Armato di soli pantaloncini e stivaletti il frontman della band di Las Vegas ha traversato il palco avanti e indietro sventolando la bandiera arcobaleno, incitando all'unità, mettendo in mostra il fisico possente per la gioia del pubblico più sensibile, senza risparmiare la potenza della sua voce in una scaletta che fa abbastanza impressione per i tanti successi infilati così, uno dietro l'altro.

Le band che recentemente, in così poco tempo, sono riuscite a collezionare una quantità di classici come quelli degli Imagine Dragons si contano sulle dita di mezza mano e provate voi a fare un set giocandovi 'Radioactive', 'Whatever It Takes', la nostra Top 20 'Natural', 'Walking The Wires', 'Demons', 'Thunder', 'On Top Of The World' e 'Believer' che chiude il set, e farlo suonandole al meglio. Nulla da prendere sottogamba o per scontato. 

In poco più di cinque anni gli Imagine Dragons si sono 'evoluti' e hanno trovato una loro personalità sonora, riportata fuori dallo studio in maniera addirittura più corposa a spiazzare tutti quelli che, puntando il dito in modo snob contro il loro essere 'mainstream', li aspettavano al varco senza rendersi conto che più che altro si tratta di una band trasversale, di quelle che possono attirare le urla delle ragazzine, delle mamme e tutto sommato anche dei papà nostalgici di quel mood da stadio che dopo i Coldplay pochi hanno saputo replicare. Piaccia o meno Reynolds riesce a convogliare nella sua musica il ritmo - base fondamentale di tutta la produzione degli Imagine Dragons che dei tamburi battenti hanno fatto un marchio di fabbrica imitato da praticamente da chiunque nel mondo pop/rock degli ultimi anni - e l'enfasi, il singalong e i ritornelli che si agganciano alla testa, trattando temi che vanno dall'amore, ai demoni personali, alle fragilità nonostante la fama in una 'bolla empatica' che racchiude praticamente il mondo intero. 

Proprio questo è il segreto live degli Imagine Dragons, gli inni a portata di mano da cantare a squarciagola senza fine e l'automatico senso di comunità che una qualsiasi esibizione dal vivo che resti deve prevedere, questa volta caricata anche del romanticismo drammatico calato dall'alto che, per quanto decisamente poco pratico tra ombrelli e incerate, ha donato quel tocco di poesia in più. 

Oggi, si torna in zona Expo per la seconda giornata di Milano Rocks che porta due nomi ormai storici dell'indie americano e di quello britannico: The National e Franz Ferdinand, prima dell'esordio da solista in Italia di Mike Shinoda dei Linkin Park e i Thirty Seconds To Mars previsti per domani


crediti foto: Elena Di Vincenzo

Imagine Dragons, 'feel the thunder'

Imagine Dragons - Natural

Imagine Dragons - Natural