In America si spendono in media 300 dollari al mese per i concerti
Stando ad alcuni recenti studi gli americani spendono circa 300 dollari al mese in biglietti per concerti. Primato alla Gen Z, a costo di indebitarsi
I fan americani sarebbero pronti a spendere tra 150 e 300 dollari al mese per assistere ai concerti, dice uno studio.
Stanno facendo il giro delle testate americane i risultati di alcui studi - come quello della Bank Of America - che vorrebbero le nuove generazioni e, in generale, i fan statunitensi sempre più propensi a spendere per i concerti.
L'incremento del costo dei biglietti è sotto gli occhi di tutti e, complici un aumento dei costi su più livelli e altre dinamiche interne al mercato discografico e all'industria della musica.
Questo non ha impedito che gli eventi dal vivo diventassero sempre più irrinunciabili per i fan che, addirittura, sono pronti ad indebitarsi pur di vedere gli artisti preferiti dal vivo.
Gli esperti suggeriscono che l'attesa di assistere a un concerto possa innescare il rilascio di dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere e alla gratificazione. Questo "effetto di anticipazione edonica" fa sì che l'eccitazione che precede l'evento possa essere piacevole quanto l'evento stesso, spingendo gli individui a dare priorità a queste esperienze nonostante le difficoltà finanziarie.
Gli americani spendono in media 300 dollari al mese per i concerti
Stando allo studio presentato da Bank Of America, gli americani spendono in media 150 dollari al mese per l'intrattenimento con i superfan pronti a raddoppiare questa cifra.
Nell'analisi sono state prese in considerazioni le abitudini di spesa di 69 milioni di clienti ,tra cui privati e piccole imprese, con il risultato che l'intrattenimento dal vivo è una delle categorie di spesa principale.
Le spese raggiungerebbero tranquillamente i 300 dollari al mese per i concerti, specialmente in periodi di tour importanti come l'estate o periodi festivi.
Tutto questo nonostante i prezzi dei biglietti per i concerti negli Stati Uniti siano aumentati di circa il 32% nel giro di soli cinque anni.
Secondo le indagini di Pollastar, infatti, il prezzo medio di un biglietto per un concerto nel 2024 era di 135,92 dollari ma l'aumento dei prezzi non ha scoraggiato i fan più accaniti che hanno più che raddoppiato la spesa tra il maggio 2024 e l'aprile 2025.

Il primato della Gen Z
In questo contesto c'è chi - pur avendo apparentemente minore capacità di acquisto - ha dato un boost enorme all'economia della musica dal vivo: ovvero i giovanissimi appartenenti alla Generazione Z.
Secondo un sondaggio condotto da The Harris Poll per la società di portafoglio digitale Cash App, prendendo a campione oltre 2000 americani, la Gen Z ha speso in media 2100 dollari in biglietti di concerti negli ultimi due anni, con il 75% disposto a pagare anche prezzi di rivendita più alti.
Cifre che spesso - e qui torniamo al primo punto - finiscono però per essere al di là delle capacità di spesa dei giovani americani, con il 19% degli intervistati che dichiara di pagare più di quanto si possa realmente permettere, finendo per indebitarsi.
Un dato che, secondo il consulente finanziario di Cash App, andrebbe ad indicare un approccio alla vita, in generale, completamente diverso rispetto alle generazioni precedenti.
"Se risparmiare per una casa potrebbe sembrare irraggiungibile, un festival di un weekend è fattibile", dice Lindsay Bryan-Podvin. "Apprezzo il fatto che spendano in linea con i loro valori come la comunità, le esperienze e la creazione di ricordi, ma incoraggio sempre a integrare i risparmi per le emergenze mentre si risparmia per spettacoli memorabili".