INXS, KICK e Michael Hutchence: un tributo nel giorno della sua scomparsa
Nel giorno della scomparsa di Michael Hutchence, celebriamo KICK (1987), l’album che ha portato gli INXS al vertice della scena pop-rock mondiale
Nel giorno della scomparsa di Michael Hutchence, ricordiamo il frontman degli INXS, figura magnetica e talentuosa. Con KICK (1987), la band australiana ha raggiunto il picco del successo, fondendo pop, rock e funk in un suono distintivo. Guidati dal geniale produttore artistico Chris Thomas, gli INXS hanno lasciato un segno profondo nella musica degli anni ’80.
Michael Hutchence degli INXS sfoggiava tutto quello che definisce un grande frontman rock: talento musicale uniti al fascino, sex appeal e carisma tormentato del grande artista. Le sue relazioni con celebrità come Kylie Minogue e Helena Christensen lo hanno reso una figura al centro dell’attenzione mediatica, mentre la sua vulnerabilità, emersa nella lotta con le pressioni della fama, lo ha trasformato in un personaggio complesso e affascinante. La sua tragica scomparsa nel 1997 ha conferito un’aura leggendaria alla sua figura, contribuendo alla creazione del mito che ancora oggi circonda la sua vita e la sua musica.
Rock, funk e pop
Noi, però, crediamo che la maniera migliore per ricordare un grande artista come Michael Hutchence sia, piuttosto che concentrarsi sulle controversie legate alla sua scomparsa e alle suggestioni della sua immagine di icona rock, celebrare la musica che ha scritto. Hutchence, infatti, prima ancora che frontman magnetico dotato di una presenza scenica sbalorditiva, era un songwriter ispirato e capace, che ha contribuito in maniera rilevante alla scrittura dei successi degli INXS, componendo, oltre ai testi, anche le melodie delle sue parti di cantato. Più di tutto, Hutchence ha favorito l’amalgama tra attitudine rock, influenze funk e suono pop che resta la cifra distintiva della musica degli INXS.
KICK e la produzione di Chris Thomas
L’album da ascoltare, che rappresenta la dichiarazione musicale più importante della band, è KICK (1987), un disco che porta gli INXS al vertice del panorama musicale mondiale. Questo primato è amplificato dal fatto che il disco riesce a brillare in maniera trasversale tra pop e rock, ritagliandosi visibilità in una scena che, in quegli anni, era affollata su entrambi i fronti. Il 1987 è l’anno di THE JOSHUA TREE degli U2, di APPETITE FOR DESTRUCTION dei Guns N’ Roses e di HYSTERIA dei Def Leppard. Sul versante pop, Michael Jackson pubblica BAD, George Michael lancia FAITH e Whitney Houston esplode a livello mondiale con WHITNEY. Eppure, con KICK (79 settimane consecutive nella Billboard 200 americana, 22 delle quali nella Top 10), gli INXS riescono a imporsi in maniera autorevole su entrambi i versanti, conquistando l’attenzione e l’amore di entrambi i pubblici. Il merito va soprattutto a Chris Thomas, produttore artistico geniale che aveva già lavorato con Beatles, Pink Floyd, Roxy Music e Sex Pistols. L’eleganza e l’abilità di Thomas si riflettono nel sound di KICK, che, pur essendo apparentemente un frullato degli stereotipi del pop anni ’80 (drum machine, distorsioni “di plastica” dei riff di chitarra, sintetizzatori ovunque), riesce a non risultare mai stucchevole. Gli elementi sono dosati con una tale accuratezza e scolpiti nel suono in modo così preciso da rendere questo album non datato, ma ancora fresco e potente. Così come Thomas era stato un visionario nella produzione di NEVER MIND THE BOLLOCKS (1977) imponendo una disciplina e pulizia pop alla furia sonora punk dei Sex Pistols, qui vince appiccicando un temperamento rock agli ingredienti pop, funk e persino dance della musica degli INXS.
Need You Tonight
Il capolavoro di KICK è, naturalmente, "Need You Tonight", uno dei manifesti più eccitanti del suono anni ’80, che accomuna tanti dischi di Madonna, Prince e Duran Duran. Su un pattern di drum machine Roland 707, si sovrappongono tre maledetti accordi che, nella loro disarmante semplicità, formano uno dei riff di chitarra più riconoscibili di sempre. Poi, entra una linea di basso synth, e iniziano a intrecciarsi contrappunti di tastiera e groove funk degni della chitarra di Nile Rodgers, musa della band, che aveva anche co-prodotto il loro quarto album, THE SWING (1984). Su un arrangiamento del genere, l’intuizione geniale di Michael Hutchence è quella di orchestrare una parte di cantato fatta di ansimi, sussurri, falsetti e grida. Sarebbe folle, infatti, cercare di cantare “più forte” di un groove del genere.