Jay Weinberg in terapia per superare gli Slipknot
L'ex batterista degli Slipknot ha raccontato di essere in terapia per processare il licenziamento dalla band e di non essere ancora pronto ad affrontare l'esperienza
Jay Weinberg è andato in terapia dopo il licenziamento dagli Slipknot.
Quando a fine 2023 gli Slipknot annunciarono di aver deciso di interrompere il loro rapporto con Jay Weinberg, ci fu grande sorpresa da parte di tutti i fan ma, specialmente, da parte dello stesso interessato.
Dopo 10 anni da batterista degli Slipknot, anni in cui è riuscito anche a ritagliarsi un nome come tra i migliori batteristi metal del mondo, amato e apprezzato da tutta la scena, Weinberg si è visto dare il benservito alla fine del tour.
Il licenziamento di Jay Weinberg
La motivazione data dalla banda all'epoca parlava di un differente percorso artistico, un cambio di stile che ha portato gli Slipknot a dare il benvenuto in formazione all'ex sepultura Eloy Casagrande.
Come lasciato intendere più volta da Shawn 'Clown' Crahan, l'arrivo di Casagrande ha generato anche nuova musica che gli Slipknot sembrano intenzionati a pubblicare a breve, a partire dal brano Long May You Die.
Nel frattempo Jay è passato a suonare per i Suicidal Tendencies ma, come raccontato di recente, la separazione dagli Slipknot non è stata indolore.
Dall'annuncio dell'addio alla formazione di Corey Taylor, Weinberg non aveva mai parlato davvero di quanto accaduto, se non con una nota in cui si era detto meravigliato e grato per l'affetto dei fan.
Weinberg in terapia
Ora l'ex batterista degli Slipknot ha preso parte al podcast One Life One Chance With Toby Morse nel quale, tra le altre cose, ha anche raccontato di come ha affrontato la separazione improvvisa da una band che gli ha dato tanto.
Weinberg ha infatti rivelato di essere ricorso alla terapia per processare quanto accaduto.
"Ho un terapista fantastico che mi aiuta. Prima che ne possa parlare, è importante per me fare il giusto lavoro per processare quanto accaduto. Sai, passi 10 anni a dedicarti esclusivamente ad una cosa sola. C'è un sacco di roba da processare e credo che arriverà il momento in cui parlerò dell'esperienza che ho vissuto per dieci anni. Ma non sono ancora pronto".
Tra i mezzi adoperati per venire a capo delle sue emozioni, Weinberg dice di aver cominciato a scrivere e quanto messo nero su bianco potrebbe anche diventare un libro.