10 gennaio 2025

Jeff Beck: il genio della chitarra raccontato da leggende del rock

Jeff Beck, genio della chitarra rock, celebrato attraverso le testimonianze di leggende come George Martin, Joe Satriani e Steve Lukather. Un’eredità unica.

Jeff Beck è stato un genio visionario della chitarra rock. Ha innovato questo strumento portandolo a livelli di espressività ancora oggi stupefacenti. Abbiamo raccolto e ricordato le testimonianze di leggende del rock, da George Martin, Joe Satriani e Steve Vai, passando per Steve Lukather, Jennifer Batten e Mike Stern. Le loro parole raccontano non solo l’influenza di Beck, ma anche il profondo impatto umano e artistico che ha lasciato su generazioni di musicisti.

Partito in seno a una delle scene più affollate della storia di geni della chitarra – da Jimi Hendrix a Eric Clapton, fino a Jimmy Page, con cui collabora a stretto contatto – Jeff Beck si distingue nella Londra degli anni '60  pur senza abbracciare (rispetto a questi nomi) una vocazione o un progetto più mainstream. Beck resterà sempre vicino alla musica strumentale, facendo della sperimentazione e della ricerca sonora la sua cifra distintiva. 

Jeff Beck: il genio della chitarra raccontato da leggende del rock
PHOTO CREDIT: Elena Di Vincenzo

I tratti distintivi di un genio

Tanti sono gli elementi di assoluta novità che Jeff Beck introduce nel mondo della chitarra rock: l’esplorazione di sonorità esotiche ispirate alla musica indiana, un utilizzo straordinario della leva del vibrato con cui ottiene inflessioni e sfumature inedite, e la capacità di affidare alla chitarra un ruolo da protagonista, non solo ritmico o solistico, ma narrativo ed espressivo, trasformandola in una sorta di "voce cantante”. Inoltre, Beck si distingue per la sua capacità di prendere strumenti iconici del rock – come la Fender Stratocaster, gli amplificatori Marshall, e effetti ormai classici come il fuzz e il wah-wah – già ampiamente utilizzati dai suoi colleghi, e portarli a un livello inesplorato di potenza e originalità sonora. Con una visione unica, Beck riesce a "spremere" questi strumenti, svelandone colori e potenziali ancora attuali, rendendoli protagonisti di un sound che resta sempre avanti rispetto ai tempi. Tra i tanti brani che testimoniano questa unicità, due emergono come esempi perfetti del genio di Beck.

"Cause We’ve Ended as Lovers", dall’album BLOW BY BLOW del 1975, è un capolavoro di sensibilità musicale: qui la chitarra non suona, ma letteralmente "piange". Senza bisogno di parole, Beck racconta una storia struggente e malinconica, accarezzando le corde con un’intensità tale che ogni bending (la tecnica di tendere le corde per modificare l’intonazione delle note) è un esempio di espressività tecnica e artistica inarrivabile.

 

"Where Were You", invece, brano strumentale tratto da GUITAR SHOP del 1989, è un esempio dell’innovazione e della complessità che hanno sempre accompagnato la sua musica. Su un pad rarefatto di synth, la chitarra di Beck vola ed esegue una melodia ultraterrena, sfoggiando una gamma di toni, colori, dinamiche ed espressioni che  trascendono la chitarra. In questa apparente semplicità si cela un virtuosismo incredibile, dove uomo e strumento si fondono in un’unica voce, diventando unicamente musica.

 

Il rock che celebra Jeff Beck

Celebrare Jeff Beck significa rendere omaggio a una delle figure più influenti e rivoluzionarie della storia della chitarra rock. Beck non è stato solo un musicista straordinario, ma un’istituzione, un riferimento che ha spronato alla ricerca e all'innovazione nel panorama musicale. Abbiamo pensato che il modo più suggestivo per ricordarlo fosse attraverso le parole di altre leggende del rock che hanno condiviso con lui esperienze, ispirazioni e ammirazione. Le loro testimonianze non solo delineano il genio di Beck, ma ci permettono di intravedere l’impatto che ha avuto su generazioni di musicisti e sul mondo della musica.

George Martin

(1926-2016), storico produttore dei Beatles, ha rivoluzionato la musica fondendo arrangiamenti orchestrali con il rock.

"Jeff per me è un re. Fa cose con la chitarra che non ho mai sentito fare a nessun altro. La fa cantare. Usa la chitarra come fosse una voce – e in effetti canta realmente insieme alle sue parti di chitarra. Fa anche tantissimo con i controlli della chitarra,  come giocare con sottili variazioni di volume e modificare di continuo i pickup selezionati (i microfoni sotto le corde che captano i suoni della chitarra NDR)...continua ad aggiustare tutto in tempo reale mentre suona! Davvero vola senza rete!

Steve Lukather

Chitarrista, cantante e compositore, è noto come membro fondatore dei Toto ma è anche uno dei session man più richiesti di sempre: Michael Jackson (Thriller), Paul McCartney, Elton John…

"Ho avuto l'onore di lavorare con Jeff in studio di registrazione e, senza che lui se ne rendesse conto, imparavo da lui ogni giorno. Ero accanto a lui mentre registrava take su take: non suonava mai la stessa cosa, ma tutto quello che suonava era geniale. Per quanto mi riguarda, Jeff è il chitarrista di Dio. Non c’è nessuno al mondo che possa eguagliarlo."

 

Jennifer Batten

Jennifer Batten, chitarrista solista e insegnante presso il Musician Institute di Los Angeles, è celebre per le sue collaborazioni con Michael Jackson e Jeff Beck. E’ una icona della musica strumentale per chitarra

"Jeff suona con una profondità senza pari, capace di catturare sempre l'attenzione. Non suona per ego, non cerca di impressionare nessuno: fa semplicemente ciò per cui è nato. Ogni nota che suona ha un significato, con un potere e una semplicità quasi zen che ti lasciano senza fiato. Mi sento privilegiata ad aver ascoltato tutte le sue improvvisazioni, quelle che il pubblico non potrà mai sentire."

Joe Satriani e Steve Vai


Esponenti di punta della chitarra strumentale, Joe Satriani e Steve Vai hanno spinto al massimo quanto Jeff Beck aveva iniziato. Satriani ha collaborato con artisti come Mick Jagger e Deep Purple, mentre Vai ha affiancato Frank Zappa, Whitesnake e David Lee Roth.

"Jeff Beck è magico. È un fenomeno musicale unico nel suo genere. Il suo suono è forse il più personale che si sia mai sentito da un chitarrista elettrico, e il suo approccio allo strumento è sempre audace ed emozionante. Non posso dire abbastanza su quanto sia straordinario come chitarrista... "Where Were You?" mi dà ancora un colpo al cuore ogni volta che l’ascolto!" (Joe Satriani)


"La prima volta che ho sentito Jeff Beck avevo 14 anni, e mi sono riempito di lacrime di gioia nella mia stanza a Long Island. Jeff è uno di quei rari musicisti che continuano a migliorare nel tempo. Il suo tocco sullo strumento è delizioso. Nessuno può stringere il manico di una chitarra e dominarlo come fa Jeff Beck."

Mike Stern 

E' uno dei chitarristi più influenti del jazz-rock, noto per la sua abilità nel fondere il linguaggio jazz con l'energia del rock. Ha collaborato con giganti come Miles Davis e Jaco Pastorius.

"John Scofield, Bill Frisell e io siamo cresciuti ascoltando Jeff Beck. Il suo fraseggio e la sua articolazione fanno parte integrante della chitarra jazz rock contemporanea. Oggi si sente molte più influenze rock e blues nel jazz: e tutto questo è in gran parte merito di Jeff Beck. È un classico!”