Il 24 giugno del 1967 i Jefferson Airplane, fondamentale band della scena psichedelica californiana, pubblicavano uno dei loro singolo più famosi della loro carriera, White Rabbit.
Un inno alle droghe?
Un classico del rock, White Rabbit dei Jefferson Airplane è un viaggio acido e psichedelico scritto dalla cantante della band Grace Slick e ispirato al racconto di Lewis Carroll di "Alice nel Paese delle Meraviglie".
Inserita nell'album più famoso dei Jefferson Airplane, "Surrealistic Pillow", White Rabbit fu una delle colonne sonore della 'Summer of love' e uno degli inni della controcultura anni '60.
La canzone viene comunemente associata alle droghe e all'utilizzo dell' LSD, una sorte comune a diverse canzoni dell'epoca, sia per il suono che per l'invito a 'feed your head', a nutrire la mente. Senza contare il riferimento all'alterazione della percezione, alle immagini oniriche e ai cambi di stato protagonisti del racconto di Alice.
Per quanto il brano fosse perfetto per i tempi, il vero riflesso di una generazione, Grace Slick dichiarò che il riferimento alle droghe non era diretto come si pensava all'epoca. Il White Rabbit, secondo l'autrice, era la curiosità e la canzone voleva essere un invito a seguire la propria curiosità e a conoscere le cose, informandosi e, appunto, nutrendo la mente.
Secondo la Slick l'equivoco viene da un'altra parte, dall'ipocrisia dei genitori che puntavano il dito contro la condotta dei figli quando da bambini leggevano loro delle storie che, pur non dichiaratamente, avevano evidentemente, loro sì, a fare con le droghe. Proprio come "Alice nel paese della meraviglie.
In un'intervista di pochi anni fa Grace Slick affrontava proprio il tema dicendo di pessimi genitori che: "Non sembravano a conoscenza del fatto che molti dei libri che ci leggevano quando eravamo bambini avevano le droghe come sottofondo. Peter Pan utilizza la polvere e può volare, Dorothy e i suoi amici nel "Mago di Oz" passano in un campo di papaveri e finiscono stonati prima di crollare nel sonno".
Per non parlare della favola di Carroll: "La storia di Alice nel paese della meraviglie è palese - ha detto la cantante - Mangiami! E lei va letteralmente fuori di testa, diventa troppo grande per la stanza. E Il brucaliffo? E' seduto su un fungo psichedelico e fuma dell'oppio!".