01 marzo 2022

Jim Morrison e l'incidente durante lo show dei Doors a Miami nel 1969

Il 1° marzo 1969 Jim Morrison fu protagonista dell'incidente di Miami quando la polizia accusò il leader di Doors di atti osceni in luogo pubblico

Il 1° marzo 1969 Jim Morrison viene portato via dal palco durante uno show dei Doors a Miami. Il frontman viene denunciato dalla polizia per atti osceni e ubriachezza molesta dopo aver mostrato le parti intime al pubblico.

La questione, in realtà, è dubbia e non si è mai chiarito se effettivamente Morrison abbia davvero compiuto quei gesti. Un caso, quello dell'incidente di Miami, che non si è mai concluso e che in qualche modo ha dato il via alla fine della bnad.

Jim Morrison e l'incidente di Miami

Era il 1° marzo del 1969 quando i Doors erano attesi a Miami per uno show al Dinner Key Auditorium, un hangar per aeroplani convertito in luogo per concerti nel quartiere di Coconut Grove.

I Doors avevano già all'attivo tre album, il quarto, The Soft Parade, sarebbe uscito solo pochi mesi dopo. Un successo, quello della band californiana, che era messo in difficoltà dalla stessa persona che lo aveva reso possibile: Jim Morrison.

Il leader dei Doors era sempre più preso dai suoi vizi e, dall'alcol e, dopo aver bevuto tutto il giorno, mancò il volo che lo avrebbe portato a Miami. L'Auditorium era un carnaio, il promoter aveva tolto tutti i sedili per stipare più persone possibili nell'hangar, che non aveva nemmeno un impianto di areazione funzionante.

12.000 persone impazienti, quasi il doppio del consentito, attesero l'arrivo sul palco dei Doors che, per colpa di Morrison, si presentarono con oltre un'ora di ritardo dall'inizio annunciato.

Quando i Doors salirono sul palco, era chiaro che non sarebbe stato un concerto come gli altri, almeno per Jim. La musica, quella era ipnotica come sempre, ma il Re Lucertola aveva deciso di iniziare lo show incitando la folla, ora invitandola ad amarsi, ora insultandola, oppure spingendola a salire sul palco a festeggiare e a toccarlo. Tutto pur di avere una reazione forte dal pubblico, nel tentativo di fare qualcosa di 'rivoluzionario' come i performer del Living Theater visti in uno spettacolo la sera prima. Con una mano dall'alcol.

E' in questa atmosfera che Jim Morrison fu scortato lontano dallo stage. Il motivo, come si scoprirà alcuni giorni dopo, è l'aver mostrato le proprie parti intime al pubblico, addirittura simulando la masturbazione, come riportato da alcuni giornali. Poco più di un anno prima, durante uno show a New Haven, Jim Morrison fu arrestato stabilendo il record come prima rockstar portata via dal palco in manette. 


I dubbi sulla vicenda

Sull'accaduto ci sono dei dubbi: Jim Morrison ha davvero compiuto degli atti osceni sul palco, come sostenuto dagli agenti, oppure è stata una manovra preventiva ? Di sicuro Morrison aveva provocato alcuni poliziotti, cosa che forse aveva indispettito ancora di più lo sceriffo locale.

Molti, compresi i compagni di band e il manager dei Doors, giurano che Jim si sia limitato a sistemarsi la camicia. Nel farlo, forse, avrebbe abbassato troppo la zip dei pantaloni ma non intenzionalmente. Secondo altre versioni Morrison si era tolto la camicia dopo che qualcuno gli aveva versato dello champagne addosso.

Uno dei promoter, Ken Collier, ha invece dichiarato di aver visto Morrison invitare il pubblico a salire sul palco e toccarlo durante 'Touch Me' e che, seppur non lo abbia visto con i suoi occhi, di essere sicuro da fonti certe che il cantante abbia mostrato le sue parti intime alla platea.

Collier cercò di attirare l'attenzione della band che stava continuando a suonare mentre Jim faceva il suo show ma, non riuscendo a farsi sentire, decise di staccare e rompere gli strumenti dei musicisti per interrompere il concerto.

A quanto pare, furono lo stesso Collier e suo fratello a fermare uno scatenato Morrison con le cattive, in attesa che la polizia interrompesse lo show dopo meno di un'ora dal suo inizio.

Le accuse, però, non furono presentate se non pochi giorni dopo, mandano all'aria tutti i piani dei Doors.

Vista la tensione delle ultime ore, la band aveva deciso che sarebbe stato meglio allontanarsi dall'America per qualche giorno per rilassarsi prima di una nuova serie di date.

Jim Morrison e l'incidente durante lo show dei Doors a Miami nel 1969

Un processo fino alla morte

Densmore e Krieger avevano intenzione di andarsene in Giamaica prima di tornare on the road ma, il 5 marzo, lo sceriffo di Dade County emise un mandato di arresto nei confronti di Jim Morrison. Le accuse erano di comportamenti osceni e di ubriachezza; secondo la polizia locale il frontman dei Doors aveva mostrato le sue parte intime, aveva simulato sesso orale su Robbie Krieger, aveva urlato oscenità alla folla.

La non immediatezza del provvedimento colse tutti alla sprovvista e poco importava allo sceriffo locale se quelle cose Jim Morrison le avesse fatte davvero. Era una prova di forza, un braccio di ferro tra la rockstar e la pubblica decenza da difendere in uno stato conservatore come la Florida.

Inizialmente fu proposto come risarcimento di eseguire un concerto gratuito a Miami, un patteggiamento rifiutato da Morrison che decise di andare a processo.

Nel settembre del 1970 Morrison fu condannato a pagare una multa di 500 dollari e a scontare sei mesi di carcere.

Il cantante dei Doors pagò una cauzione di 50.000 dollari per evitare di andare in prigione e diede mandato ai suoi legali di fare ricorso. Un processo che, però, non fece in tempo a vedere il suo imputato uscirne vincitore.

Otto mesi dopo, nel luglio del 1971, Jim Morrison morì a Parigi mentre la causa era ancora in corso.

Bisognerà aspettare addirittura il 2010 per la conclusione della faccenda quando il Florida Clemency Board diede la grazia a Morrison cancellando le sue condanne per reati minori.