Jimi Hendrix, la sorella Janie: "Altro che rockstar, era una persona timida e pacata"

La sorella del leggendario chitarrista parla del privato di Jimi Hendrix descrivendolo come una persona pacata e timida che amava stare con la famiglia

Janie Hendrix, sorella di Jimi Hendrix, e l'ingegnere del suono Eddie Kramer sono stati protagonisti di una sessione di Q&A con i fan del leggendario chitarrista.

Nel corso dell'evento, due delle figure più vicine ad Hendrix, hanno cercato di delineare il musicista di Seattle parlando sia dell'uomo lontano dal palco che dell'approccio di Hendrix in studio di registrazione.

Dal ritratto fatto da Janie e Kramer, emerge un Hendrix lontano dall'immagine festaiola, nel privato, e quella di un chitarrista tanto devastante dal vivo quanto curioso delle possibilità tecnologiche offerte in studio.

Hendrix, una star riservata

La sorella di Jimi Hendrix, Janie, e lo storico ingegnere del suono del chitarrista, Eddie Kramer, sono stati protagonisti di un evento di Q&A che si è tenuto a Londra.

Come riportato dal NME, nel rispondere alle domande dei fan, i due hanno consegnato un ritratto di Hendrix per certi tratti sorprendente, quantomeno per quanto riguarda il suo privato.

Parlando del privato di Jimi lontano dal palco, Janie Hendrix ha raccontato di quanto, in realtà, il chitarrista più grande della storia del rock fosse una persona estremamente tranquilla e riservata.

"Quando tornava a casa lo faceva senza chitarra. Voleva trascorrere tempo con la sua famiglia e ci mettevamo tutti in cerchio per fargli tonnellate di domande", ha raccontato Janie Hendrix. "Telefonava spesso a casa ma non era sempre per parlare della sua carriera. Era sinceramente interessato a sapere cosa stessimo facendo tutti noi perché, essendo in tour, pativa il fatto di perdersi i compleanni, le feste di natale e i vari eventi".

L'Hendrix musicista era quindi ben diverso da quello privato, come continua a raccontare: "Amava giocare a Monopoli e tutta la famiglia faceva notte a giocare. Non era certo uno che correva per casa urlando e comportandosi da pazzo o distruggendo cose come avrebbe potuto fare sul palco. Era molto timido e tranquillo e voleva solo passare del tempo con gli altri, parlare ed ascoltare. Era una persona pacata".

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Hendrix e la tecnologia

Parlando dell'Hendrix Musicista, lo storico ingegnere del suono Eddie Kramer, da sempre suo collaboratore, ha ricordato le sessioni di registrazione per "Electric Ladyland" avvenute ai Record Plant Studios nel 1968.

Kramer parla di Hendrix non solo come di un musicista geniale ma anche sottolineando la sua attenzione alle possibilità della tecnologia in studio di registrazione.

"C'è stato un momento in cui qualcosa con la console funzionava in modo bizzarro e impattava sul phasing al quale stavo lavorando. Jimi era lì, seduto accanto a me e facevamo insieme il missaggio. All'epoca non c'erano computer ma, all'improvviso, ci fu un suono che per errore fece succedere qualcosa di strano. La chitarra di Jimi fece 'woooof' proprio dietro le nostre teste e ci chiedemmo cosa fosse. Jimi mi guardò e mi chiese se potevo rifarlo. Gli risposti di no, che non aveva idea di cosa fosse successo. Si trattò di un errore che cercai di ripetere senza riuscire."

"Se fosse sopravvissuto, Jimi avrebbe vissuto in pieno le nuove, fantastiche tecnologie di registrazione. Era una persona molto acuta e amava la tecnologia, mi avrebbe chiesto di fare una panoramica del suono dell'alto e intorno la stanza", ha poi aggiunto.

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